• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
mercoledì, 5 Novembre, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home CULTURA INTERVISTE

Andreas Gursky: dietro le quinte di una mostra capolavoro

Il curatore Urs Stahel racconta a fotocult.it l’ideazione e la realizzazione di “Visual Spaces of Today” al MAST di Bologna.

Jessica Barresi di Jessica Barresi
2 Luglio 2023
in INTERVISTE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
Una squadra lavora all'installazione di "Salinas" sulla parete di una delle prime sale del percorso della mostra.
Una squadra lavora all'installazione di "Salinas" sulla parete di una delle prime sale del percorso della mostra. Cortesia Fondazione MAST

Viene istintivo supporre che il processo di ideazione e installazione di una mostra del calibro di Visual Spaces of Today richieda il prolungato lavoro di un esercito di operatori. Urs Stahel, curatore dell’esposizione presso la Fondazione MAST di Bologna, ci ha raccontato in un’intervista il backstage del suo lavoro al fianco di Andreas Gursky, un artista d’eccezione su tutti i fronti. Ecco il resoconto della loro produttiva collaborazione e di un allestimento sorprendentemente rapido.

Com’è nata l’idea di esporre Visual Spaces of Today presso la Fondazione MAST?

Solitamente si comincia decidendo se esporre una monografica, una collettiva o una mostra tematica. Le tre opzioni richiedono procedure di preparazione nettamente diverse.
Questa volta si è trattato di un caso speciale per via di una concomitanza di celebrazioni: nel 2023 cade il centenario della G.D – azienda leader nella produzione di macchinari impiegati nel settore del packaging – insieme al decennale della Fondazione MAST, che con G.D condivide la filosofia di valorizzazione della cultura del lavoro. Isabella Seragnoli, uno dei soci fondatori del MAST, mi ha chiesto di organizzare qualcosa di prestigioso per l’occasione e insieme abbiamo pensato ad Andreas Gursky.

Andreas Gursky, in primo piano sulla destra, assiste al montaggio di "Apple" sulle pareti della Fondazione MAST.
Andreas Gursky, in primo piano sulla destra, assiste al montaggio di "Apple" sulle pareti della Fondazione MAST. Cortesia Fondazione MAST

Avevo conosciuto l’artista alla fine degli anni ’90 in occasione di una sua mostra alla quale avevamo lavorato insieme, così l’ho contattato invitandolo a visitare il MAST. Gli spazi espositivi della Fondazione sono ben diversi da quelli di un museo classico e Gursky li ha ritenuti da subito compatibili con le sue fotografie.

Dunque possiamo dire che Visual Spaces of Today si piazza tra una monografica e una mostra tematica?

Sì, esatto. È sicuramente una monografica, ma dal mio punto di vista funziona bene proprio in funzione di una coerenza tematica. Abbiamo selezionato dalla produzione di Gursky i lavori collegati agli argomenti solitamente trattati dal MAST: principalmente l’industria, la tecnologia e il lavoro, che poi abbiamo esteso all’economia, la finanza, l’industria del turismo e la scienza.
Il lavoro del fotografo, in generale, è perfettamente in linea con queste tematiche, quindi si è creato un percorso espositivo fluido in cui si passa con coerenza da una fotografia alla successiva, in un perfetto dialogo con l’ambiente che ospita la mostra.

Ogni grande formato della mostra "Visual Visual Spaces of Today" è stato appeso da una squadra di almeno tre operatori.
Ogni grande formato della mostra "Visual Visual Spaces of Today" è stato appeso da una squadra di almeno tre operatori. Cortesia Fondazione MAST
banner vetrina libri fotocult.it
Nonostante il grande formato delle sue opere Andreas Gursky conserva tutta la sua produzione fotografica nell’archivio sottostante il suo studio, a Düsseldorf.
Urs Stahel

Avevate già pianificato la disposizione delle stampe prima che raggiungessero la Galleria?

Dopo la sua visita al MAST Gursky aveva deciso di non esporre più di sedici stampe di grande formato. Di contro, gli ho risposto che io avevo pensato a trenta e si è innescato un intenso e costruttivo confronto sul numero effettivo di immagini che avrebbe dovuto portare a Bologna. Sono abituato a buttar giù dei bozzetti corrispondenti alla mia previsualizzazione della mostra, ma quando ho mostrato a Gursky i miei schizzi di Visual Spaces of Today ho avuto la sensazione che non condividesse a pieno la mia visione. Alla fine ci siamo accordati quasi esattamente sulla media aritmetica, optando per ventiquattro grandi fotografie.

Andreas Gursky (a sinistra) e Urs Stahel (a destra) si scambiano opinioni durante l'allestimento della mostra "Visual Spaces of Today".
Andreas Gursky (a sinistra) e Urs Stahel (a destra) si scambiano opinioni durante l'allestimento della mostra "Visual Spaces of Today". Cortesia Fondazione MAST

Abbiamo aggiunto un paio di immagini più piccole per evitare il rischio di staticità: la variazione del formato stimola l’osservatore a muoversi ulteriormente nello spazio, inducendolo ad avvicinarsi alle stampe più piccole, ad allontanarsi per apprezzare le fotografie più grandi per poi riavvicinarsi a quest’ultime per scrutarne i dettagli. Gursky è stato entusiasta della scelta di esporre tre o quattro immagini in ogni sala.

Qualcosa è cambiato in corso d’opera?

Il camion ha portato le stampe che abbiamo collocato lungo il percorso espositivo secondo i miei bozzetti e devo dire che è stato un buon punto di partenza. Successivamente abbiamo apportato delle modifiche insieme, ma la procedura di allestimento è stata sorprendentemente rapida. Lo stesso Gursky mi ha confessato di non essere mai riuscito ad appendere una fotografia il primo giorno di allestimento in tutta la sua carriera. Nel nostro caso in quel primo giorno abbiamo appeso un terzo dell’intera mostra. Abbiamo montato tutte le fotografie in tre giorni esatti, avvalendoci di due squadre, ciascuna composta da tre persone. C’erano sempre almeno tre persone ad appendere ogni immagine e tutto è stato molto scorrevole, ha funzionato alla grande.

Foto scattata da Urs Stahel durante l'allestimento della mostra. In basso a destra, Andreas Gursky; in piedi dietro al treppiedi l'assistente tecnico e l'assistente personale dell'artista.
Foto scattata da Urs Stahel durante l'allestimento della mostra. In basso a destra, Andreas Gursky; in piedi dietro al treppiedi l'assistente tecnico e l'assistente personale dell'artista. Cortesia Fondazione MAST

La mostra si compone prevalentemente di grandi formati. Questa peculiarità ha richiesto lavoro extra?

Al contrario, su molti fronti è stato più semplice del solito. Nonostante il grande formato delle sue opere Andreas Gursky conserva tutta la sua produzione fotografica nell’archivio climatizzato sottostante il suo studio a Düsseldorf. Fatta eccezione per una fotografia, che abbiamo dovuto far trasportare dal Burda Museum di Baden-Baden a Düsseldorf, siamo riusciti a far arrivare a Bologna tutte le opere con un unico grande trasporto a bordo di un camion enorme. Solitamente è necessaria una lunga pratica di richieste a diversi musei per ottenere ventiquattro immagini di un artista famoso e occorre organizzare più trasporti da varie capitali in giro per il mondo. Un artista che conserva l’intero archivio nel proprio studio, in formato da esposizione, è una vera rarità.

Una gru solleva le stampe più grandi della mostra per depositarle al piano più alto dell'edificio, dove verranno fatte passare attraverso un ingresso speciale.
Una gru solleva le stampe più grandi della mostra per depositarle al piano più alto dell'edificio, dove verranno fatte passare attraverso un ingresso speciale. Cortesia Fondazione MAST

L’unica accortezza ha riguardato l’ingresso delle opere al MAST: le dimensioni e il peso delle stampe più grandi della mostra non ne consentivano l’accesso agli spazi espositivi tramite le porte d’accesso ordinarie. È stato necessario utilizzare una gru per collocarle sul livello più alto dell’edificio, dotato di un ingresso speciale studiato appositamente per situazioni di questo tipo.

Quanto misura, approssimativamente, la stampa più grande in mostra?

Circa 5 metri sul lato lungo. Si tratta dell’immagine della Formula1, F1 Boxenstopp I, che potrebbe non sembrare così grande per via del formato panoramico. Non è altissima ma è sicuramente la più lunga. La maggior parte delle fotografie esposte ha un lato lungo compreso tra i 2,9 e i 3 metri.

La fotografia più lunga di "Visual Visual Spaces of Today" è "F1 Boxenstopp I" e misura 5 metri sul lato lungo.
La fotografia più lunga di "Visual Visual Spaces of Today" è "F1 Boxenstopp I" e misura 5 metri sul lato lungo. Cortesia Fondazione MAST

In un video riprodotto in occasione della conferenza stampa di anteprima della mostra si vedono le varie fasi di allestimento. Tra le persone coinvolte compare una donna che osserva le fotografie da vicino con una torcia. Cosa controlla?

Controlla le condizioni della superficie delle opere e si accerta che il plexiglass che le protegge sia perfettamente integro. Questa operazione viene ripetuta più volte: quando le opere lasciano lo studio, quando raggiungono il museo, quando stanno per ripartire e quando tornano a Düsseldorf.

Quante persone sono state coinvolte nell’intero processo di allestimento?

Anche su questo fronte Andreas Gursky rappresenta un’eccezione. La sua squadra è composta da tre o quattro persone, compresi il suo assistente tecnico, la sua assistente personale e una persona che riproduce le sue immagini quando un collezionista segnala qualche problema. Conosco artisti che si avvalgono di cinquanta, persino ottanta collaboratori, ma Gursky è diverso. Lavora spesso da solo e i pochi membri del suo staff non lo raggiungono tutti i giorni in studio.

L'addetta al controllo dello stato di conservazione delle fotografie controlla le stampe da vicino servendosi di una torcia.
L'addetta al controllo dello stato di conservazione delle fotografie controlla le stampe da vicino servendosi di una torcia. Cortesia Fondazione MAST
L'addetta al controllo dello stato di conservazione delle fotografie controlla le stampe da vicino servendosi di una torcia.
L'addetta al controllo dello stato di conservazione delle fotografie controlla le stampe da vicino servendosi di una torcia. Cortesia Fondazione MAST

Per quanto riguarda il MAST, una persona ha gestito l’intera organizzazione della mostra, compresa la grafica – a mio avviso davvero ben fatta – posta sulla facciata all’ingresso dell’edificio: una stampa che riproduce la fotografia di Gursky inititolata Salinas. Un’altra persona si è occupata dei testi della mostra e del catalogo, nonché di tutte le traduzioni. La squadra di allestimento addetta all’installazione delle opere era composta da tre persone svizzere e tre italiane. C’era un responsabile della logistica, e dunque della gestione dei documenti per il trasporto e, infine, la donna addetta al controllo della superficie del plexiglass che protegge le opere, e l’ufficio stampa che si occupa della distribuzione degli inviti. Insomma, non più di venti persone in tutto.

Allestimento della grafica sulla facciata principale del MAST. Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today
Allestimento della grafica sulla facciata principale del MAST. Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today. Cortesia Fondazione MAST

Una volta conclusa la mostra le immagini tornano a Düsseldorf così come sono esposte?

Esattamente così, protette da plexiglass e incorniciate. L’autore le conserva nell’archivio di cui parlavamo all’inizio, con un sistema di cassetti verticali distribuiti lungo una parete di circa venti metri. Le foto sono montate tra due strati di plexiglass e, per l’esattezza, incollate a queste due superfici in modo da aderire perfettamente ed evitare spazi vuoti.

Gursky è particolarmente attento alle tematiche ambientali. Questa sensibilità si è concretizzata in qualche sua accortezza green durante la realizzazione di questa mostra?

L’aspetto più green di Andreas Gursky risiede nel fatto che è un artista perfettamente organizzato e che, come dicevamo, conserva tutte le sue opere nel suo studio. Questo gli consente di ridurre drasticamente i trasporti. Immaginiamo, ad esempio, una mostra di Andy Warhol: la logistica può richiedere tre o quattro milioni di euro. Il fatto che l’intero archivio di un fotografo risieda in un unico luogo rende l’organizzazione di una mostra dieci volte più economica, ma soprattutto dieci volte più ecosostenibile.

Una persone si occupa dell'allestimento dei testi lungo il percorso espositivo di "Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today".
Una persone si occupa dell'allestimento dei testi lungo il percorso espositivo di "Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today". Cortesia Fondazione MAST
Una persone si occupa dell'allestimento dei testi lungo il percorso espositivo di "Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today".
Una persone si occupa dell'allestimento dei testi lungo il percorso espositivo di "Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today". Cortesia Fondazione MAST
Una persone si occupa dell'allestimento dei testi lungo il percorso espositivo di "Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today".
Una persone si occupa dell'allestimento dei testi lungo il percorso espositivo di "Andreas Gursky, Visual Visual Spaces of Today". Cortesia Fondazione MAST
banner vetrina libri fotocult.it

A questo aggiungiamo il fatto che stiamo parlando di stampe che durano almeno vent’anni e che possono essere esposte più e più volte in diverse occasioni espositive, riducendo all’osso sprechi e consumi. Non so dire se Gursky abbia fatto queste scelte perché spinto dal suo senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente, ma di certo la sua organizzazione è un valore aggiunto.

Possiamo dire che Gursky è uno dei rari esempi di artista sofisticato e popolare al tempo stesso?

Mi piace questa definizione, perché Gursky è decisamente sofisticato. Basti considerare che non ha mai prodotto più di cinque immagini l’anno, e che dedica mesi e mesi di riflessione e attenzione a ogni fotografia. Al contempo, però, è accessibile a chiunque. Anche chi non è in grado di comprendere ogni singola parte delle sue immagini ne è attratto. A volte da curatore, ma anche da semplice essere umano, trovo che l’arte contemporanea sia eccessivamente eccentrica, troppo lontana dal pubblico, destinata all’1% della popolazione, mentre il resto del mondo davanti a un’opera non fa che domandarsi: ‘Cosa sto guardando?’. Adoro i lavoro capaci di essere sofisticati ma anche popolari, sono quelli che possono essere apprezzati da un pubblico più ampio.

RACCONTI D'AUTORE

Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

di Jessica Barresi
30 Maggio 2023
Bubi Canal
INTERVISTE

La vivace mitologia ibrida delle fotografie di Bubi Canal

Il lavoro del fotografo spagnolo Bubi Canal, plasmato sul gioco, sul divertimento e su una profonda consapevolezza compositiva.

31 Ottobre 2025
András Zoltai Flood Me, I'll Be Here
INTERVISTE

Flood Me, I’ll Be Here: la storia dell’isola inghiottita dal fiume sacro

András Zoltai fotografa la società dell’isola fluviale di Majuli, in India, con occhio attento alla connessione tra le persone e ...

25 Ottobre 2025
Man Ray. Forme di luce mostra fotografica Milano Palazzo Reale
INTERVISTE

Nell’universo artistico di Man Ray con i curatori della mostra “Forme di luce”

I curatori della mostra "Man Ray. Forme di luce" raccontano i punti di forza di un intramontabile artista a tutto ...

24 Ottobre 2025
Paolo Galletta
INTERVISTE

Paolo Galletta: full immersion di un fotografo nelle realtà marginali

Paolo Galletta fotografa per vivere e raccontare l’incontro con l’altro, penetrando nelle vite dei suoi soggetti con rispetto e sensibilità.

16 Ottobre 2025
Fotografica Festival di fotografia Bergamo 2025
IN PROGRAMMA

Il Sud Sudan che annega, la Sicilia che muore di sete: acque spietate in mostra a Fotografica 2025

dall'11 ottobre al 9 novembre 2025

11 Ottobre 2025
banner whatsapp fotocult.it
Tags: Andreas Gursky
Articolo precedente

Osamu Yokonami e la forza della collettività di “Assembly”

Articolo successivo

Oasis Photo Contest Roero 2023

Articolo successivo
© Francisco Negroni, vincitore assoluto dell'Oasis Photo Contest Roero 2023

Oasis Photo Contest Roero 2023

banner instagram fotocult.it

Newsletter

*campo obbligatorio

Articoli recenti

SUPERLUNA-05-11-2025-1800

Siete pronti per la Super Luna di questa notte? Ecco i nostri consigli

5 Novembre 2025
Paolo Di Paolo Incontri impossibili libro Electa

Le star dell’arte e della cultura viste da vicino: gli incontri impossibili di Paolo Di Paolo

5 Novembre 2025
Kit Teleobiettivo ZEISS esterno da 2,35x

Vivo X300 Pro e il suo “cannone” Zeiss arrivano anche in Italia: ecco il prezzo

4 Novembre 2025
Ferdinando Scianna. La moda, la vita mostra fotografica Saluzzo

Ferdinando Scianna: la fotografia di moda in mezzo alla gente

4 Novembre 2025
Offerte Amazon 03-11-2025 Tamron Kingston Insta360 Pentax

Pentax 17 già in sconto e un Tamron al -29%: le offerte del momento

3 Novembre 2025
Nikon scalda l’inverno: sconti fino a 1.000 euro su fotocamere, ottiche e prodotti Sport Optics

Nikon scalda l’inverno: sconti fino a 1.000 euro su fotocamere, ottiche e prodotti Sport Optics

3 Novembre 2025
Helmut Newton Intrecci mostra fotografica Caraglio

Gli intriganti intrecci di Helmut Newton

3 Novembre 2025
Wild Michael “Nick” Nichols

Wild: uno spintone nella natura più selvaggia del fotografo Michael “Nick” Nichols

2 Novembre 2025
youtube-ghost-network-photoshop-crackato-malware-pericolo

Stai cercando come crackare Photoshop su YouTube? È una pessima idea

1 Novembre 2025

Supertele a meno di 1 euro al millimetro: Canon RF 800mm a un prezzo mai visto

31 Ottobre 2025
Real-time Recognition AF+ (Plus) Sony Alpha 1 II e Alpha 9 III

Nuovo firmware per le Sony Alpha 1 II e Alpha 9 III: migliora ancora il riconoscimento delle persone

31 Ottobre 2025
Bubi Canal

La vivace mitologia ibrida delle fotografie di Bubi Canal

31 Ottobre 2025
Libri fotografici offerte Amazon

Libri fotografici dei grandi maestri: dieci golosissime offerte su Amazon

31 Ottobre 2025
Offerte Amazon 29-10-2025

Offerte di fine mese (ci sono alcuni prezzi più bassi di sempre)

30 Ottobre 2025
Insta360 Go Ultra

Test Insta360 GO Ultra: un doppio salto di qualità, tra versatilità e immagine

30 Ottobre 2025

Naviga per tag

Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografia Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame L-Mount Laowa Leica Libri Fotografici Lumix Macro Macrofotografia Maestri della fotografia Medioformato Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

SUPERLUNA-05-11-2025-1800

Siete pronti per la Super Luna di questa notte? Ecco i nostri consigli

5 Novembre 2025
Paolo Di Paolo Incontri impossibili libro Electa

Le star dell’arte e della cultura viste da vicino: gli incontri impossibili di Paolo Di Paolo

5 Novembre 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map
  • VETRINA

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?