• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
giovedì, 28 Settembre, 2023
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • BANDI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • BANDI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home MOSTRE & CONCORSI MOSTRE FOTOGRAFICHE IN PROGRAMMA

Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

La prima mostra antologica in Italia di un colosso della fotografia contemporanea.

Jessica Barresi di Jessica Barresi
30 Maggio 2023
in IN PROGRAMMA
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
banner SonyAdvertisement

Bologna

Dal 25 maggio 2023 al 7 gennaio 2024

Andreas Gursky (Lipsia, 1955) è un’icona dell’arte contemporanea, una spinta energica nella transizione della fotografia verso lo status di vero e proprio oggetto da collezione: nove delle sue opere rientrano tra le trenta fotografie più costose di sempre, per un valore totale che supera i 25 milioni di dollari.
L’artista tedesco – figlio della scuola di Otto Steinert prima e della Kunstakademie di Düsseldorf dei coniugi Becher poi – ha smosso con audacia il concetto di fotografia, ha abbracciato le possibilità della manipolazione digitale e ha elaborato uno stile personale estremamente riconoscibile. 

Andreas Gursky, Les Mées, 2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Les Mées, 2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
banner Fujifilm X-S20

La firma di Gursky è sinonimo di perizia tecnica magistrale e, il più delle volte, di grandi formati gremiti di dettagli al contempo impetuosi e discreti. Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, la prima mostra antologica dell’autore in Italia, sarà visitabile presso la Fondazione MAST di Bologna da giovedì 25 maggio 2023 al 7 gennaio 2024.

Il dialogo tra Andreas Gursky e la Fondazione MAST

Diversi i punti di contatto tematici tra la produzione dell’artista e l’essenza del centro polifunzionale che per oltre sette mesi ne ospiterà più di quaranta opere: tra gli argomenti cari al MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia –, infatti, abbondano elementi nodali dell’opera di Gursky, quali il capitalismo, l’industrializzazione, il lavoro, l’economia, la globalizzazione.

Andreas Gursky, 99 Cent II, Diptychon, 2001 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth
Andreas Gursky, Amazon, 2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

La selezione di immagini scelte da Urs Stahel e Andreas Gursky – entrambi curatori dell’esposizione – proietta il visitatore in una serie di universi sospesi tra realtà e finzione, spazi visivi in cui Gursky esercita la sua inconfondibile pratica creativa. Tutt’altro che interessato alla mera registrazione della realtà, l’artista punta piuttosto a offrirne la propria lettura tramite una rappresentazione scevra da giudizi critici e a stimolare una riflessione nel fruitore delle sue immagini, senza proporre soluzioni esplicite.

Andreas Gursky è fotografo, un artista di successo nel campo della fotografia, che vive e lavora a Düsseldorf. Ha sessantotto anni. Senonché ‘Andreas Gursky’ significa molto di più, è una forma d’arte, un nome di fama mondiale, un marchio.
Urs Stahel
Curatore della mostra
Andreas Gursky, F1 Boxenstopp I, 2007 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, F1 Boxenstopp I, 2007 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
banner SonyAdvertisement

Il metodo Gursky

Il metodo adottato da Gursky per creare queste immagini al confine tra realtà e finzione parte da fotografie di soggetti reali che l’autore scatta in prima persona per poi manipolare la scansione digitale della pellicola e generare situazioni fittizie, fatte di composizioni maniacali in cui nulla è casuale e ciascun elemento è connesso al resto dell’immagine. Il trionfo di nitidezza che caratterizza le opere di Gursky fa sì che tutto ciò che è compreso nei margini della scena abbia la stessa importanza, dal primo piano allo sfondo, spesso grazie a un punto di ripresa distante e sopraelevato rispetto al soggetto.
Nella maggior parte dei casi l’immagine finale è un montaggio di scatti, la somma di svariate scorpacciate di dettagli a fuoco che l’artista unisce secondo la prospettiva che ritiene più impattante.

Andreas Gursky, Bahrain I, 2005 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Bahrain I, 2005 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
banner SonyAdvertisement
Bahrain I, 2005

Andreas Gursky ha fotografato il circuito del Bahrain da un elicottero, in linea con la sua predilezione per i punti di ripresa aerei. L’immagine finale, composta da diversi scatti, appare surreale per via della prospettiva. Tuttavia, sebbene l’artista sia intervenuto sulla composizione finale, ha sottolineato di aver impiegato fotografie reali scattate al circuito, che presenta un tracciato piuttosto bizzarro per via del fatto che viene spesso modificato tra una gara e l’altra.

Visual Spaces of Today

Il titolo della mostra, Visual Spaces of Today, è un’eloquente sintesi dei pilastri su cui Gursky poggia la sua visione creativa: gli spazi visivi e la contemporaneità.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra l’artista – da sempre affascinato dallo studio dei paesaggi naturali e architettonici – ha dichiarato: “Non sono mai stato interessato all’individuo, ma alla specie umana e al suo ambiente”.

Non a caso nelle fotografie di Gursky le figure umane non ci sono quasi mai e se ci sono, sono lontane, o seminascoste, mosse, o piccole, talvolta esageratamente piccole. Eppure, più le persone sono piccole più l’opera fotografica è intrisa dell’azione umana e del suo agire. Di fatto tutti gli ambienti su cui si concentra l’artista trasudano l’implacabile esigenza dell’essere umano di produrre, di costruire, di consumare, di conquistare: tutte attività che tracciano un esatto ritratto della società contemporanea.

Andreas Gursky, Tokyo Stock Exchange, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Tokyo Stock Exchange, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Gursky osserva con acume i nostri tempi, sempre pronto a captare situazioni stimolanti dalle fonti più disparate. Trova ispirazione osservando fotografie altrui, sfogliando giornali e riviste scientifiche, facendo jogging lungo le rive del Reno, e convoglia tali impulsi nella sua rigorosa estetica che ammanta la fotografia di un sapore pittorico, raccontando atmosfere surreali partendo sempre da inequivocabili frammenti di realtà.

Ancora oggi questa è la particolare forza di Gursky, la sua grande potenza visiva, che ogni volta rende l’ingresso nel suo universo di immagini un’esperienza e al tempo stesso un passo verso la conoscenza. La disposizione delle sue opere offre spazio e tempo per un'esperienza fisica, mentale ed emotiva, per afferrare, per capire.
Urs Stahel
Curatore della mostra
Andreas Gursky, Salinas, 2021 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Salinas, 2021 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Salinas, 2021

A Ibiza, di fronte alla bellezza di un paesaggio incontaminato, Gursky si è interrogato sul futuro degli scrigni di biodiversità del nostro Pianeta. Le due scie aeree visibili nella composizione sono state introdotte digitalmente dall’autore per stimolare una riflessione sull’impatto che le attività antropiche hanno sull’ambiente.

Lo spazio di Andreas Gursky

I grandi formati di Andreas Gursky sfidano l’osservatore, lo catturano da lontano, lo trascinano in prossimità dei dettagli che egli vorrà scrutare tenendo il naso a un palmo dalla stampa. Poi, le imponenti composizioni spingono lo spettatore ad allontanarsi di nuovo, per riassaporare la visione d’insieme, alla maniera dei grandi quadri impressionisti. “Nelle mostre di Gursky – ha rimarcato Urs Stahel – non ci si muove lungo le pareti, piuttosto ci si lascia guidare da forze di attrazione e repulsione. Le sue opere sono sintesi visive di innumerevoli singoli dettagli, delle mappature che collocano intere situazioni in singole immagini”.

Qui sopra una sequenza di fotografie che abbiamo scattato ad “Amazon” di Andreas Gursky avvicinandoci progressivamente all’immagine esposta al MAST di Bologna. La galleria ha lo scopo di mettere in risalto l’effetto visivo complessivo e, successivamente, l’enorme quantità di dettagli nitidi che caratterizzano l’immagine su tutti i piani.

Gli spazi espositivi del MAST si sono rivelati particolarmente congeniali all’artista, che ha dichiarato: “Ogni mia fotografia racconta un mondo a sé e solitamente mi viene difficile accostarne diverse sulla stessa parete. Gli spazi del MAST hanno le giuste proporzioni e questo mi ha consentito di dedicare una parete a ciascuna immagine”.

Di seguito un video dell’allestimento di Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, gentilmente concesso dall’organizzazione della mostra presso gli spazi della Fondazione MAST di Bologna. Il video, ancorché privo di audio per motivi legati ai diritti, aiuta a comprendere la complessità del lavoro di allestimento dell’esposizione.

Il percorso espositivo di Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

È in questi spazi “su misura” che si snoda la mostra, comprensiva di più di 40 immagini che abbracciano un ampio arco temporale. L’esposizione si apre con Salerno (1990), l’istantanea emblematica della cesura con la scuola dei Becher e dell’inizio di un percorso personale volto al grande formato e al colore a servizio di una visione elaborata e soggettiva della realtà contemporanea. La mostra include i primi lavori (Dolomiten, Seilbahn I, 1987), le opere più recenti (V&R II e V&R III, 2022) e, nel mezzo, un sostanzioso corpus di immagini che raccontano il mondo dell’industria, della finanza, del turismo, dell’agricoltura, dello sport.

Andreas Gursky, Salerno, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Salerno, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Salerno, 1990

“Salerno” è l’immagine che rappresenta la cesura di Gursky con la scuola di Berndt e Hilla Becher. Gursky ipotizza che il cliché del cielo azzurro e delle note di colore di questa sua istantanea scattata durante un viaggio in Italia con i sui genitori avrebbe fatto sorridere i membri dell’accademia. L’autore ha raccontato di aver avuto a disposizione pochissimi istanti prima del tramonto per realizzare una manciata di scatti. Affascinato dal paesaggio denso di particolari che raccontano l’attività umana Gursky ha deciso di abbandonare definitivamente le lastre per accostarsi al grande formato a colori e farne uno strumento con cui ritrarre scenari di questo tipo.

banner Fujifilm X-S20

Sebbene Visual Spaces of Today si concentri sulle opere più imponenti di Gursky, non mancano formati più piccoli ma altrettanto ragionati, che sposano perfettamente la linea concettuale dell’artista. “Di recente – ha dichiarato Gursky – mi sono dedicato anche a delle istantanee. Non voglio entrare in un circolo vizioso, e se capita l’occasione di realizzare una fotografia in pochi secondi anziché lavorando per mesi lascio che accada”.

La nascita dei grandi formati di Gursky

Nel discorso di conferenza stampa – riportato anche nel saggio critico contenuto nel catalogo della mostra – Urs Sthael ha contestualizzato i primi grandi formati di Andreas Gursky in un’esaustiva sintesi dell’approccio della società occidentale all’immagine fotografica tra gli anni Sessanta e Ottanta. Il curatore ha toccato le tappe principali di questo processo, ripercorrendo la curva che in prima battuta ha visto un crollo dell’interesse per l’immagine statica in favore della performance e dell’happening durante gli anni Sessanta e Settanta.

Andreas Gursky, Apple, 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Apple, 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

In un’incalzante successione di citazioni che prendono in prestito le parole di Louise Lawler, Richard Prince, John Szarkowski e Jean Baudrillard, Stahel ha poi tracciato la rapida risalita del prestigio dell’immagine intorno all’inizio degli anni Ottanta, individuando la ragione di tale ascesa nel “graduale spostamento dell’attenzione e della fascinazione dal reale all’immagine del reale”.
L’accettazione passiva della realtà veicolata dai media ha provocato un condizionamento della società moderna tale da rendere la rappresentazione del mondo di gran lunga più importante del mondo stesso.

Andreas Gursky, Kodak, 1995 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Kodak, 1995 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
banner Eizo monitor

In questo preciso contesto, disinteressato alla distinzione tra il fatto storico e la sua simulazione, germoglia la nuova visione creativa di Andreas Gursky, fatta di quei coinvolgenti grandi formati al confine tra la realtà e la sua manipolazione finalizzati a suscitare una personale riflessione sulle bellezze del nostro mondo e, allo stesso tempo, sui temi più critici della società contemporanea.

Da allora Gursky continua a spronare il pubblico con opere che racchiudono magistralmente il suo background artistico, la sua preparazione tecnica e il suo acuto spirito d’osservazione. I suoi sofisticati paesaggi naturali, urbani, o umani sono piatti gourmet conditi di pittura e profondo senso estetico, elaborati con la pazienza di uno chef appassionato.

Andreas Gursky, Hong Kong Shanghai Bank III, 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, V&R II, 2022 (2009) © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
banner Metrophoto Roma Canon

La mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today è accompagnata da un catalogo pubblicato in occasione del decimo anniversario della Fondazione MAST di Bologna e del centesimo anniversario di G.D, impresa specializzata in soluzioni industriali. Legate dallo slogan “Fare del lavoro una cultura e della cultura un lavoro”, le due realtà condividono un’idea fondamentale: lavoro e cultura, componenti essenziali della società e della vita di ciascuno, si alimentano a vicenda in uno scambio continuo e prolifico.

La nostra visita della mostra

Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

  • A cura di Urs Stahel e Andreas Gursky
  • Fondazione MAST, via Speranza, 42 – Bologna
  • dal 25 maggio 2023 al 7 gennaio 2024
  • martedì-domenica, 10-19
  • ingresso gratuito
  • mast.org

Ti è piaciuto questo articolo? Segui FOTO Cult anche su Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e Telegram. Leggi le notizie di FOTO Cult anche su Google News. E non perdere la newsletter gratuita per restare sempre aggiornato.

Potrebbero interessarti anche
© Mattia Gorno, Wave power
IN PROGRAMMA

Mattia Gorno. Dog photography

dal 29 settembre al 13 ottobre 2023

28 Settembre 2023
© Nan Goldin
IN PROGRAMMA

Nan Goldin. This Will Not End Well

dal 7 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024

27 Settembre 2023
Julia Margaret Cameron
IN PROGRAMMA

Julia Margaret Cameron: Capturer La Beauté

dal 10 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024

25 Settembre 2023
Marilyn Monroe e Montgomery Clift durante le riprese di 'The Misfits'. Nevada, Stati Uniti, 1960 © Eve Arnold/Magnum Photos
IN PROGRAMMA

Eve Arnold. L’opera, 1950-1980

dal 23 settembre 2023 al 7 gennaio 2024

21 Settembre 2023
Tina Modotti. L'opera
IN PROGRAMMA

Tina Modotti. L’opera

dal 22 settembre 2023 al 28 gennaio 2024

21 Settembre 2023
banner Fujifilm X-S20
Tags: Andreas Gursky
Articolo precedente

Lina Pallotta. Volevo vedermi negli occhi

Articolo successivo

Phillip Prodger. An Alternative History of Photography

Articolo successivo
Phillip Prodger. An Alternative History of Photography

Phillip Prodger. An Alternative History of Photography

banner Sony sidebarAdvertisement

Categorie

Iscriviti alla newsletter gratuita

logo MailChimp

banner Sony sidebarAdvertisement

Naviga per tag

Aggiornamento Firmware Archivio Canon Canon EOS Canon Eos R Canon RF DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di paesaggio Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Instax Laowa Leica Leica M Lumix Macro Macrofotografia Medioformato Micro QuattroTerzi Nikkor Nikkor Z Nikon Nikon Z Nikon Z9 Panasonic Pentax RAW Experience Reportage Ritratto Rumors Sigma Sony Sony A Sony Alfa Sony E Sony FE Sony World Photography Awards Tamron TIPA Voigtländer
Camera Torino Eve Arnold
banner Sony sidebarAdvertisement
logo FOTO Cult
Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logofotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.


Content Authenticity Initiative logo
fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

© Mattia Gorno, Wave power

Mattia Gorno. Dog photography

28 Settembre 2023
Nikkor Z 135mm Plena

Nikkor Z 135mm f/1.8 S Plena, quanta grazia…

27 Settembre 2023
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni

© 2022 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • BANDI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
ON AIR Eve Arnold
Ricevi
ogni settimana
una selezione
degli articoli
più importanti pubblicati
su FOTOCult.it
Ricevi ogni settimana
una selezione degli articoli
più importanti
pubblicati su FOTOCult.it

Iscriviti alla nostra newsletter!

Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?