Ecco le mirrorless di Canon, Fujifilm, Leica, Nikon, Panasonic e Sony con cui affrontare il 2024.
Il 2023 che si sta per concludere ha visto un discreto aumento della produzione di mirrorless rispetto ai 12 mesi dell’anno passato. Molte delle nuove proposte sono state indirizzate a una platea di fotografi professionisti o amatori evoluti, alcune cucite a misura di videomaker, altre ancora pensate per far avvicinare i più giovani alla ripresa fotografica e video impegnata. E non sono mancati nemmeno modelli a dir poco esclusivi, ad esempio con sensori di dimensioni superiori al full frame (e oltre 100MP di risoluzione) o che scattano solo in bianco e nero. Per non parlare della prima mirrorless 35mm sul mercato con otturatore di tipo global shutter. Abbiamo raccolto in questo articolo tutte le mirrorless annunciate durante l’anno dai protagonisti del mercato fotografico; oltre a riassumerne le caratteristiche essenziali e ad elencarne i principali pregi e difetti, dove disponibile abbiamo inserito il link al test completo realizzato da fotocult.it
Diversamente, troverete il collegamento diretto al primo contatto o alla notizia completa battuta in occasione della presentazione del prodotto. Buona lettura.
Indice dei contenuti
Canon Eos R8: una full frame abbordabile per avvicinarsi alla fotografia impegnata
- Prezzo 1.859 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia piccola
- Dimensioni (LxAxP) e peso 132,5×86,1×70mm; 461g con batteria e scheda
- Innesto Canon RF
- Supporto di memoria 1 slot per schede di memoria di tipo SD (UHS-II)
- Autonomia accumulatore al litio LP-E17 con autonomia fino a 370 scatti
- Connessioni USB tipo C 3.2, HDMI Micro, microfono, cuffie, telecomando, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS a formato pieno da 24,2 megapixel, non stabilizzato
- Processore Digic X
- Gamma ISO 100-102.400 (espandibile a 50-204.800, ISO Auto)
- Video fino al 4K/60p
- Monitor Clear View LCD da 3” e 1,62 megapixel, touch e completamente articolato
- Mirino OLED da 0,39″ e 2,36MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,7x, eyepoint 22mm
- Messa a fuoco AF ibrido, articolato su 4897 punti selezionabili singolarmente o su 1053 aree. Rilevamento di viso, occhi, corpo (umano o animale), riconoscimento e tracking di auto, moto, cicli, treni, aerei, droni; area singola o singola di precisione, zona, totale; fuoco manuale assistito
- Modi di scatto singolo o continuo fino a 6fps (otturatore meccanico); 40fps (otturatore elettronico)
La Canon Eos R8 si candida come prima scelta per chi entra nel mondo full frame targato Canon, ma anche come secondo corpo per amatori evoluti e professionisti. Equipaggiata con il CMOS da 24,2MP già utilizzato sulla Eos R6, ma in questo caso non stabilizzato, scatta fino a 40fps con otturatore elettronico e tracking AF su soggetti umani e animali (oltre a mezzi a motore compresi treni e aerei), e filma fino in 4K/60p. Di dimensioni relativamente compatte e peso contenuto, la Eos R8 ricalca grossomodo le linee della Eos RP, apripista insieme alla Eos R del sistema mirrorless di Canon. La mirrorless full frame più abbordabile di Canon è disponibile in versione solo corpo a 1.859 euro e a 2.100 abbinata al nuovo zoom standard RF 24-50mm f/4,5-6,3 IS STM.
Canon Eos R8: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Comandi finemente personalizzabili
- Impugnatura profonda e ben sagomata
- Monitor tattile e orientabile
- EVF con simulazione mirino ottico
- Velocità di raffica elevata e buffer di memoria ampio
- AF veloce, preciso e altamente personalizzabile
- Riconoscimento automatico del soggetto
- RAW Burst Mode
- Ottima tenuta agli alti ISO
- Eccellente qualità fotografica
- Ottima risoluzione video
- Presa cuffie e microfono integrate
- Comandi fisici essenziali
- Scarsa autonomia
- Singolo slot SD nel vano batteria
- Dispositivi di mira di qualità media
- Tasto REC di piccole dimensioni e non facilmente raggiungibile
- Assenza dello stabilizzatore integrato
- Strumenti di ottimizzazione della gamma dinamica in JPG poco efficaci
Canon Eos R50: la V-log camera amatoriale secondo Canon
- Prezzo 900 euro solo corpo
- Tipo mirrorless APS-C di taglia piccola
- Dimensioni (LxAxP) e peso 116,3 x 85,5 x 68,8mm; 375g con batteria e scheda
- Innesto obiettivi Canon RF
- Supporto di memoria singolo slot per schede di memoria di tipo SD (UHS-I)
- Autonomia fino a 440 scatti
- Connessioni USB tipo C, HDMI Micro, microfono, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS APS-C da 24 megapixel, non stabilizzato
- Processore Digic X
- Gamma ISO 100-32.000 (espandibile a 51.200, ISO Auto)
- Video fino al 4K/30p
- Monitor LCD da 3” e 1,62 megapixel, touch e completamente articolato
- Mirino OLED da 0,39″ e 2,36MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,59x, eye-point 22mm
- Messa a fuoco AF ibrido, articolato su 4503 punti selezionabili singolarmente o su 651 aree. Rilevamento di viso, occhi (umano o animale), riconoscimento e tracking di auto e moto; area singola o singola di precisione, zona, totale; fuoco manuale assistito
- Modi di scatto singolo o continuo fino a 15fps (otturatore elettronico); 12fps (otturatore meccanico)
Con la Eos R50 Canon cerca di accontentare i giovani creativi appassionati di ripresa fotografica e/o video. Insieme alla Eos R100, ancor più semplificata, può essere considerata il modello d’accesso al segmento mirrorless APS-C del sistema Eos R: ha dimensioni compatte e prezzo abbordabile. Il sensore è un’unità APS-C da 24MP condiviso con la Eos R10 che concede fino a 15 fps con rilevamento di soggetti umani e animali. Il video è in 4K/30p senza crop e in Full-HD fino a 120fps. La Canon Eos R50, che è dotata di ingresso per il microfono, ma non della presa per le cuffie, sfrutta anche le connessioni Over The Air Wi-Fi e Bluetooth a basso consumo energetico per dialogare con l’App Canon Camera Connect. Al netto di sconti o promozioni può essere acquistata sia in versione solo corpo (900 euro), sia abbinata allo zoom RF-S 18-45mm f/4,5-6,3 IS STM (1.000 euro). Come ulteriore possibilità di acquisto è disponibile anche una terza opzione (1.210 euro) composta da fotocamera, RF-S 18-45mm f/4,5-6,3 IS STM e dal nuovo zoom RF-S 55-210mm f/5-7,1 IS STM e in kit versione “Content Creator” con ottica standard, impugnatura e microfono esterno a 1.050 euro.
Canon Eos R50: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Compattezza e leggerezza del corpo macchina
- Compatibilità estesa a tutte le ottiche del sistema RF, anche quelle full frame
- Flash pop-up e slitta multifunzione integrati
- Sistema AF articolato, affidabile, veloce e preciso.
- Eccezionale velocità di raffica
- Buona tenuta fino alle sensibilità medio alte anche in JPG
- Gamma dinamica piuttosto ampia
- Discreta autonomia della batteria
- Automatismi integrati di piacevole utilizzo
- Guida rapida integrata
- Buone prestazioni video e possibilità di filmare in verticale
- Comandi essenziali, non tutti finemente personalizzabili
- Corpo macchina non protetto verso le intemperie
- Qualità dei sistemi di mira non eccezionale
- Poche ottiche RF-S attualmente disponibili, nessuna di elevata luminosità
- Buffer di memoria non adeguato alla raffica
- 4K/60p e C-Log non disponibili
Canon Eos R100: la mirrorless APS-C più economica in circolazione
- Prezzo 739 euro in kit con RF-S 18-45mm f/4,5-6,3 IS STM
- Tipo mirrorless APS-C di taglia piccola
- Dimensioni e peso 116,3×85,5×68,8mm; 356g con batteria e scheda
- Innesto Canon RF
- Supporto di memoria 1 slot SD, SDHC, SDXC (compatibili con UHS-I)
- Autonomia fino a 430 scatti
- Connessioni USB tipo C (utilizzabile per la ricarica), HDMI tipo D, microfono, Wi-Fi 2,4, Bluetooth 4.2
- Sensore APS-C da 24,1MP
- Processore Digic 8
- Gamma ISO 100-12.800 (espandibile a 25.600, ISO Auto)
- Video fino a 4K UHD 3840×2160 (25fps)
- Monitor TFT LCD fisso da 7,5cm (3”) e da 1.040k punti
- Mirino OLED da 0,39″ e 2,36MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,59x, eye-point 22mm
- Messa a fuoco AF ibrido, articolato su 3975 punti selezionabili singolarmente. Rilevamento di viso, occhi (umano o animale); area singola o singola di precisione, zona, totale; fuoco manuale assistito
- Raffica fino a 6,5fps
La Canon Eos R100 è la mirrorless più leggera in circolazione, in tutti i sensi: 24 megapixel, monitor fisso e non touch, sensore non stabilizzato, 3,5fps in AFC e appena 739 euro con lo zoom 15-45mm incluso. È pensata, chiaramente, per rendere più allettante il mondo della fotografia impegnata anche a chi non ha ancora la predisposizione o la possibilità di sostenere spese ingenti. Sul fronte video l’adozione di un sensore non all’ultimo grido impone qualche rinuncia: troviamo il 4K, ma solo con crop del sensore e 24p di frequenza. Il Full-HD, invece, sfrutta tutto il sensore e arriva a 60p. La fotocamera entry-level di Canon è in vendita anche in kit con due zoom, lo standard già citato e l’RF-S 55-210mm F5-7.1 IS STM, a 980 euro. Interessante anche il kit intermedio composto da fotocamera, zoom RF-S 18-45mm F4.5-6.3 IS STM, zainetto, seconda batteria e scheda di memoria da 32GB a 789 euro.
Fujifilm GFX100 II: l'esclusiva "super full frame" targata Fujifilm
- Prezzo 8145 euro solo corpo
- Tipo mirrorless medioformato di taglia grande
- Dimensioni e peso 152,4×117,4×98,6mm; 948g con batteria e schede
- Innesto Fujifilm GF
- Supporto di memoria doppio slot per schede di memoria di tipo SD (UHS-II) e CFexpress tipo B
- Autonomia fino a 540 scatti
- Connessioni USB tipo C, HDMI Standard, microfono, cuffie, scatto remoto, Ethernet, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS 44×33 da 102 megapixel, stabilizzato (8EV)
- Processore X-Processor 5
- Gamma ISO 80-12.800 (espandibile a 80-102.400, ISO Auto)
- Video fino all’8K/30p
- Monitor LCD da 3,2” e 2,36MP, touch e snodato
- Mirino OLED da 0,64″ e 9,44MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 1x, eye-point 21mm
- Messa a fuoco Intelligent Hybrid AF con rilevamento di fase e del contrasto fino a 425 punti o 91 aree con rilevamento del soggetto basato su AI, attivabile in tracking, punto o area singola; fuoco manuale assistito; sensibilità fino a -5,5EV
- Raffica fino a 8fps con AF-C e live view attivi
La GFX100 II è un’esclusiva mirrorless da 102MP di risoluzione con sensore medioformato da 43,8×32,9mm e stabilizzatore integrato da 8EV di efficacia dichiarati. Scatta fino a 8fps con AF attivo (compreso il riconoscimento di soggetti umani o animali e mezzi a motore) e innalza la risoluzione video fino all’8K/30p. Per aggiudicarsela servono, però, 8.145 euro solo corpo. La mirrorless, di dimensioni generose e peso consistente, ha il monitor montato su un doppio snodo che ne consente sia il ribaltamento laterale, sia il basculaggio verso l’alto o il basso. È, per giunta, predisposta per ospitare anche una ventola di raffreddamento esterna utile per tenere a bada le temperature durante le sessioni di ripresa video più lunghe. Il mirino offre invece ben 9,44 milioni di pixel di risoluzione con ingrandimento 1,0x e può essere regolato per aggiornare l’immagine fino a 120 volte in un secondo. È anche removibile, nel senso che può essere sfilato dalla calotta e montato sull’adattatore opzionale EVF-TL1.
Fujifilm GFX100II: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Costruzione raffinata, solida e tropicalizzata
- Eccellente ergonomia complessiva
- Qualità dei sistemi di mira, specialmente dell’EVF
- Doppio vano schede
- Sistema di ottiche di alta qualità e in espansione
- Sensore da 102 megapixel con eccellente resa in ogni condizione
- RAW estremamente ricchi di informazioni anche alle alte sensibilità
- Gamma dinamica molto ampia in JPG ed eccellente in RAW
- Stabilizzatore incorporato fino a 8EV di efficacia
- Raffica a 8 fotogrammi al secondo con buon buffer
- MultiShot fino a 400MP
- Flessibilità di gestione dell’otturatore (elettronico e meccanico)
- Comparto video ricchissimo e molto flessibile
- Autonomia limitata
- AF impreciso su soggetti altamente dinamici
- 8K penalizzato da forte ritaglio e da rolling shutter evidente
- Icone di stato nell'LCD di servizio "statiche"
Fujifilm X-S20: il modello d'accesso al sistema X di Fujifilm che scatta fino a 30fps
- Prezzo1.429 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia piccola
- Dimensioni e peso127,7×85,1×65,4; 491g con batteria e scheda
- Innesto Fujifilm X
- Supporto di memoria singolo slot per schede di memoria di tipo SD (UHS-II)
- Autonomia fino a 800 scatti
- ConnessioniUSB tipo C, HDMI Micro, microfono, cuffie, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS APS-C da 26,1 megapixel, stabilizzato (7EV)
- Processore X-Processor 5
- Gamma ISO 160-12.800 (espandibile a 80-51.200, ISO Auto)
- Videofino al 6,2K/30p
- MonitorLCD da 3” e 1,84 megapixel, touch e completamente articolato
- Mirino OLED da 0,39″ e 2,36MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,62x, eye-point 17,5mm
- Messa a fuoco Intelligent Hybrid AF con rilevamento di fase e del contrasto fino a 425 punti o 91 aree con rilevamento del soggetto basato su AI, attivabile in tracking, punto o area singola; fuoco manuale assistito; sensibilità fino a -7EV
- Raffica fino a 30fps (solo otturatore elettronico e crop 1,25x), 8fps (con otturatore meccanico attivo)
La Fujifilm X-S20 è il modello d’accesso al sistema X (APS-C) di Fujifilm, ma guai a credere di avere tra le mani una mirrorless per principianti. Per 1.429 euro solo corpo (o 1.579 euro abbinata allo zoom 15-45mm, se non al 18–55mm per 1.849 euro) infatti, ci si può aggiudicare una fotocamera capace di scattare in risoluzione di 26MP fino a 20fps, oppure a 30fps accettando il ritaglio del sensore di 1,25x. Anche la qualità video è quasi ai vertici per la categoria, essendo possibile fino alla qualità 6,2K/30p. Compatta ma non miniaturizzata, la X-S20 è anche dotata di IS integrato che permette di compensare il mosso soggettivo fino a 7EV oltre il tempo minimo di sicurezza imposto dalla focale in uso. Sul fronte AF la fotocamera è in grado di rilevare e tracciare oltre alle figure umane, i volti e i loro occhi, anche animali, uccelli, automobili, cicli e motocicli, aerei, treni, insetti e droni. ll tutto anche in automatico e quindi senza la necessità che sia il fotografo a specificare il tipo di soggetto da inseguire.
Fujifilm X-S20: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Costruzione raffinata
- Ergonomia favorita da numerose ghiere di controllo e comandi personalizzabili
- Joystick multifunzione sul dorso
- Slitta flash e mini lampeggiatore integrati
- EVF di discreta qualità
- Monitor touch completamente orientabile
- Connessioni complete
- Qualità di immagine anche in JPG
- RAW molto ricchi e plasmabili
- Resa ottima fino a ISO 1600 in JPG, 3200 in RAW
- AF continuo piuttosto reattivo e altamente personalizzabile
- Cadenza di scatto elevata
- Ottima autonomia
- Corpo macchina non tropicalizzato
- Ghiera dei modi molto affollata
- Singolo slot per scheda di memoria
- 4K/60p disponibile solo con crop
- Buffer di memoria in RAW non adeguato alla raffica
Leica M11 Monochrom: l'iconica Leica a telemetro che scatta solo in bianco e nero
- Prezzo 9.610 euro solo corpo
- Tipo fotocamera a telemetro di taglia media
- Dimensioni e peso 139×38,5x80mm; 542g con scheda di memoria e batteria
- Innesto Leica M
- Supporto di memoria singolo slot per SD (UHS-II) e memoria interna da 256GB
- Autonomia fino a 1700 scatti con un ciclo di ricarica
- Connessioni USB tipo C, Wireless, Bluetooth
- Sensore full frame retroilluminato e monocromatico da 60,3MP
- Processore Leica Maestro III
- Gamma ISO 125-200.000
- Video n.d.
- Monitor TFT LCD fisso da 7cm e 2,3 milioni di pixel, touch
- Mirino ottico, a telemetro con correzione automatica della parallasse
- Messa a fuoco manuale assistita con focus peaking, da 70cm a infinito
- Raffica fino a 4,5fps
La Leica M11 Monochrom adotta un sensore retroilluminato da 60MP di risoluzione utilizzabile per confezionare immagini – in JPG e DNG – anche a 36MP e 18MP senza crop dell’immagine. Scatta solo in bianco e nero, motivo per cui il suo CMOS è sprovvisto non solo del filtro passabasso, ma pure di quello colore: un modo per massimizzare la capacità d’acquisizione del segnale a beneficio della risoluzione e della gamma dinamica. Per quanto riguarda le specifiche di ripresa, la base ISO della M11 Monochrom è stabilita in 125 ISO, mentre quella di vertice arriva addirittura a 200.000. L’inquadratura con la M11 Monochrom potrà avvenire chiaramente tramite mirino a telemetro, ma anche a monitor attraverso il pannello LCD da 2,33MP e poco meno di 3″ di diagonale. Venduta dal Costruttore a 9.610 euro solo corpo, questa esclusiva – per prezzo e caratteristiche – fotocamera è costruita quasi interamente a mano rispettando i rigidi standard di qualità degli stabilimenti di Wetzlar, in Germania.
Leica M11-P: la prima fotocamera al mondo a certificare l’autenticità delle immagini
- Prezzo 9.100 euro solo corpo
- Tipo fotocamera a telemetro di taglia media
- Dimensioni e peso 139×38,5x80mm; 640g con scheda di memoria e batteria
- Innesto Leica M
- Supporto di memoria singolo slot per SD (UHS-II) e memoria interna da 256GB
- Autonomia fino a 1700 scatti con un ciclo di ricarica
- Connessioni USB tipo C, Wireless, Bluetooth
- Sensore full frame da 60,3MP
- Processore Leica Maestro III
- Gamma ISO 64-50.000
- Video n.d.
- Monitor TFT LCD fisso da 7cm e 2,3 milioni di pixel, touch
- Mirino ottico, a telemetro con correzione automatica della parallasse
- Messa a fuoco manuale assistita con focus peaking, da 70cm a infinito
- Raffica fino a 4,5fps
La Leica M11-P è la prima fotocamera a incorporare una tecnologia in grado di certificare l’autenticità delle immagini, o Content Credentials, conformandosi ai criteri della Content Authenticity Initiative (CAI, associazione di cui anche fotocult.it fa parte), e rispettando lo standard C2PA. In pratica, consente ai fotografi di allegare credenziali di originalità alle proprie immagini già al momento dello scatto, creando una catena di autenticità dalla fotocamera al cloud. Oltre questa caratteristica sono in realtà pochi i dettagli che la distinguono dalla M11 del 2022, tra cui l’assenza del bollino rosso dal frontale della fotocamera, sostituito dal logo “Leica” sulla calotta. Restano dunque confermati il sensore CMOS retroilluminato da 60 megapixel e il processore principale Maestro III.
Leica Q3: l'unica compatta full frame con ottica fissa sul mercato
- Prezzo 5.980 euro
- Tipo fotocamera compatta a ottica fissa Leica Summilux 1:1.7/28 ASPH
- Dimensioni e peso 130×80,3×92,6 mm; 743g con scheda di memoria e batteria
- Innesto n.d.
- Supporto di memoria singolo slot per SD (UHS-II) e memoria interna da 8GB
- Autonomia fino a 350 scatti con un ciclo di ricarica (anche wireless)
- Connessioni USB tipo C, HDMI, Wireless, Bluetooth
- Sensore full frame da 60,3MP
- Processore Leica Maestro IV
- Gamma ISO 100-100.000 estendibile a 50-100.000
- Video fino al 8K/30p
- Monitor TFT LCD completamente orientabile da 7cm e 1,8 milioni di pixel, touch
- Mirino LCD OLED da 5,76MP e ingrandimento 0,79x
- Messa a fuoco AF ibrido a 315 aree di misurazione con riconoscimento e tracking di persone e animali
- Raffica fino a 15fps con AF-S (4fps con AF-C)
Pur non essendo una mirrorless, includiamo eccezionalmente in questa parata la Leica Q3 in quanto una delle più iconiche fotocamere della produzione digitale targata Leica, caratterizzata dalla presenza di un’ottica fissa da 28mm con luminosità f/1,7, non intercambiabile, e ciò nonostante scelta da molti fotografi per la street photography in luogo di una più convenzionale mirrorless.
Il CMOS è condiviso con la M11, quindi dotato di AF a rilevazione di fase e abilitato alla ripresa anche a 36 o 18MP (senza crop) oltre quella nativa in risoluzione di 60MP. Tale opulenza di pixel è alla base, anche, della simulazione delle focali di 35, 50, 75 e 90mm, operata direttamente in camera tramite ritagli progressivi dell’immagine. La Leica Q3 permette di collezionare 2 o 4 fotogrammi al secondo con AF-C attivo e RAW 14 bit. Salendo a 7 (14 bit), 9 o 15fps (12bit) le impostazioni automatiche di messa a fuoco, esposizione e bilanciamento del bianco vengono invece calcolate solamente al primo scatto e applicate a tutte i fotogrammi successivi. In modalità video lo standard di riferimento è invece l’8K, con possibilità di selezionare il codec H265 o l’Apple ProRes. Costa 5.980 euro.
Nikon Z8: le caratteristiche dell'ammiraglia Z9 in un corpo compatto
- Prezzo 4.599 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia grande
- Dimensioni e peso 148×118,5×83mm; 910g con batteria e scheda
- Innesto Nikon Z
- Supporto di memoria doppio slot per schede di memoria CFexpress (tipo B), XQD, SD, SDHC (compatibili con UHS-II), SDXC (compatibili con UHS-II)
- Autonomia fino a 340 scatti
- Connessioni USB tipo C + USB per alimentazione, HDMI tipo A, microfono, cuffie, presa multipolare 10 pin, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS stacked a formato pieno da 45,7 megapixel effettivi, stabilizzato su 5 assi
- Processore n.d.
- Gamma ISO 64-25.600 (espandibile a 32-102.400, ISO Auto)
- Video fino al 8,3K/60p
- Monitor LCD da 8cm e 2,1 megapixel, touch e articolato su 4 assi
- Mirino OLED da 1,27cm e 3,69MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,8x, eyepoint 23mm
- Messa a fuoco AF ibrido, articolato su 493 punti selezionabili singolarmente o su più aree. Riconoscimento e tracking di persone, animali, veicoli, aeroplani; AF Pinpoint, AF a punto singolo, AF ad area dinamica , AF area estesa e area AF auto; tracking 3D (disponibile solo nel modo foto), AF a inseguimento soggetto (disponibile solo in standard video)
- Raffica fino a 120fps
Più piccola del 30% rispetto alla Z9, la Nikon Z8 – al netto di alcune differenze non sostanziali – ne ricalca tutte le caratteristiche principali, a partire dal sensore stacked (stabilizzato, 5EV) da 45MP in grado di collezionare fino a 30fps (20 in RAW+JPG) con AF e AE attivi. Accettando poi di scendere con la risoluzione fino a 11MP e rinunciando al formato grezzo, la fotocamere permette anche di collezionare la bellezza di 120 fotogrammi per secondo, anche in questo caso con AF/AE tracking completo (compreso dunque il riconoscimento del soggetto o del mezzo a motore). Sul fronte video la Z8 garantisce la risoluzione più alta finora raggiunta su una mirrorless con sensore full frame, vale a dire l’8K; la registrazione è consentita fino a 90 minuti senza interruzioni a 60p in N-RAW e a 24/30p nei formati Apple ProRes 422 HQ (10 bit), H.265/HEVC a 8 bit o 10 bit e H.264/AVC 8 bit. Per aggiudicarsela, però, servono 4.599 euro.
Nikon Z8: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Costruzione di grado professionale
- Ergonomia e maneggevolezza
- Monitor orientabile
- Mirino senza black out e personalizzabile (ma vedi contro)
- Sensore stabilizzato con sincro VR
- Otturatore elettronico con sincro a 1/200sec
- Tracking 3D aggiornato ed efficientissimo
- Cadenza di scatto fino a 120fps (in JPG 11MP)
- Buffer di memoria estesissimo
- Qualità delle immagini anche in JPG fino a ISO 6400
- Comparto video di riferimento
- Compatibilità con le ottiche con innesto F
- Autonomia limitata
- Avvisi a menu spesso non risolutivi
- Risoluzione mirino inferiore alla concorrenza (ma vedi pro)
Nikon Zf: una mirrorless full frame dal "sapore" vintage
- Prezzo 2.499 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia grande
- Dimensioni e peso102×134,3×90,1mm; 740g con batteria e scheda
- Innesto Nikon Z
- Supporto di memoria doppio slot per schede di memoria di tipo SD (UHS-II)
- Autonomia fino a 370 scatti
- Connessioni USB tipo C, HDMI Standard, microfono, cuffie, comando a filo, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS APS-C da 24 megapixel, stabilizzato fino a 6,5EV
- Processore Expeed 7
- Gamma ISO 100-51.200 (espandibile a 50-204.800, ISO Auto)
- Video fino al 6,2K/30p
- Monitor LCD da 3” e 1,84 megapixel, touch e completamente articolato
- Mirino OLED da 3,68MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,78x, eye-point 21mm
- Messa a fuoco AF con rilevamento di fase e del contrasto fino a 779 punti con rilevamento del soggetto, attivabile in tracking, punto o area singola; fuoco manuale assistito; sensibilità fino a -6EV
- Raffica fino a 30fps, 7fps (con otturatore meccanico, AF-C e AE attivi)
È la più classica delle mirrorless Nikon con sensore full frame e si ispira alla Nikon FM2 del 1982. La Nikon Zf offre un’esperienza di ripresa simile a quella delle analogiche a pellicola. Tempi di scatto, ISO e compensazione dell’esposizione sono direttamente gestibili dalle ghiere incernierate sul corpo macchina, mentre i diaframmi, se si ricerca un’esperienza del tutto simile “a quella di una volta”, possono essere regolati con l’anello multi-funzione presente sulle ottiche con innesto Z. Estetica vintage, ma elettronica moderna: il sensore della Nikon Zf è lo stesso visto sulla Z6 II, quindi un CMOS retroilluminato da 24,5 megapixel, qui, però, assistito da un processore più veloce ed evoluto, l’Expeed 7, che abilita sulla Zf il 3D tracking visto su Z8 e Z9. È anche stabilizzato fino a 8 stop oltre il tempo di sicurezza. La Nikon Zf scatta a raffica fino a 11fps in RAW e fino a 15fps in JPG con otturatore elettronico, mentre in modalità C-30 preleva da un flusso video raffiche da 30fps con possibilità di pre-buffer. Interessante infine la scelta di inserire direttamente nella ghiera dei modi di ripresa, insieme a foto e video, la modalità BW, ossia bianconero, ampiamente personalizzabile dal fotografo. Chiudiamo con il fronte video, dove la Zf assicura il 4K/60p sfruttando la parte interna del sensore (APS-C o DX che dir si voglia), altrimenti il 40K/30p utilizzando l’intero sensore, sovracampionando dal 6K. La Nikon Zf è disponibile nei seguenti allestimenti: Zf corpo + SDXC 128GB a 2.499 euro, Zf + Nikkor Z 40mm f/2 SE + SDXC 128GB a 2.799 euro e Zf + Nikkor 24-70mm f/4 S + SDXC 128GB a 3.199 euro.
Panasonic Lumix G9II: la Micro QuattroTerzi per la ripresa sportiva e il video
- Prezzo 1.899 euro solo corpo
- Tipo mirrorless QuattroTerzi di taglia media
- Dimensioni e peso 134,3×102,3×90,1mm; 658g con scheda di memoria e batteria
- Innesto Micro QuattroTerzi
- Supporto di memoria doppio slot per SD (UHS-II)
- Autonomia (CIPA): 320 scatti con un ciclo di ricarica
- Connessioni USB tipo C, HDMI-A, microfono, cuffie, Wireless, Bluetooth
- Sensore QuattroTerzi da 25MP, stabilizzato fino a 8EV
- Processore Live Mos
- Gamma ISO 100-25.600 (espandibile a 50-102.400 ISO)
- Video fino a 5,7K/60p
- Monitor TFT LCD completamente articolato da 3″ e 2,8 milioni di pixel, touch
- Mirino elettronico OLED da 3,68MP, copertura 100% e ingrandimento 0,8x effettivo
- Messa a fuoco AF ibrido; eye e face detection con tracking AF; riconoscimento umano e animale, automobile, moto
- Raffica fino a 75fps , 60fps con AF-C e live view attivi
La Panasonic Lumix G9II è disponibile in configurazione solo corpo a 1.899,99 euro, abbinata al Lumix G 12-60mm f/3,5-5,6 a 2.099,99 euro e a 2.499,99 in kit con il Leica 12-60mm f/2,8-4. La fotocamera abbandona finalmente l’AF a sola rilevazione del contrasto (con tecnologia DFD) per abbracciarne uno abilitato alla ricerca del contrasto di fase sviluppato su 779 punti selezionabili singolarmente o aggregabili in aree di dimensioni e forme tra le più disparate; è in grado altresì di riconoscere e inseguire – oltre ai soggetti umani – animali (tra cui i volatili), cicli e motocicli. Il sensore, formato QuattroTerzi da 25MP può essere utilizzato anche per confezionare immagini in risoluzione di 50MP o 100MP (stampabili fino a 98x74cm a 300dpi) sfruttando il supporto oscillante posto alla sua base che, in modalità di scatto singolo, assicura fino a 8EV di guadagno teorico sui tempi di sicurezza imposti dalla focale utilizzata. Nel rispetto della tradizione che vede la serie G9 spiccare per capacità di collezionare scatti a raffica, la G9II colleziona fino a 14fps con otturatore meccanico attivo e raggiunge i 60fps con otturatore elettronico e inseguimento del soggetto. Alla massima cadenza di scatto di 75fps si accede, invece, disattivando la messa a fuoco continua. La ripresa video è consentita fino alla risoluzione 5,7K/60p 4:2:0 a 10-bit sfruttando l’intera larghezza del sensore e in formato Cinema 4K e 4K fino a 60p con campionamento colore 4:2:2 a 10-bit. Collegando poi una SSD alla fotocamera si accede al 5,7K/30p in formato 17:9 con codifica Apple ProRes 422 HQ e alla risoluzione Cinema 4K/60p, sempre in 17:9.
Panasonic Lumix S5 II e S5IIX: la full frame tuttofare e la gemella riservata ai videomaker
- Prezzo 2.199 euro solo corpo (S5 II), 2.499 (S5II X)
- Tipo mirrorless full frame di taglia grande
- Dimensioni e peso102×134,3×90,1mm; 740g con batteria e scheda
- Innesto L-Mount
- Supporto di memoria doppio slot per schede di memoria di tipo SD (UHS-II)
- Autonomia fino a 370 scatti
- Connessioni USB tipo C, HDMI Standard, microfono, cuffie, comando a filo, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS APS-C da 24 megapixel, stabilizzato fino. a 6,5EV
- Processore L2
- Gamma ISO 100-51.200 (espandibile a 50-204.800, ISO Auto)
- Video fino al 6,2K/30p
- Monitor LCD da 3” e 1,84 megapixel, touch e completamente articolato
- Mirino OLED da 3,68MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,78x, eye-point 21mm
- Messa a fuoco AF con rilevamento di fase e del contrasto fino a 779 punti con rilevamento del soggetto, attivabile in tracking, punto o area singola; fuoco manuale assistito; sensibilità fino a -6EV
- Raffica fino a 30fps, 7fps (con otturatore meccanico, AF-C e AE attivi)
Rispetto alla Lumix S5 Mark II, la versione X è caratterizzata da una colorazione tono su tono e a da qualche funzionalità di contorno sul fronte video. Le due fotocamere, annunciate all’inizio del 2023, sono subentrate al modello presentato nel 2020. Si tratta di due fotocamere full frame con sensore da 24MP e sistema AF ibrido con rilevamento di fase e di contrasto sul sensore (una novità per Panasonic, da sempre legata al sistema a sola rilevazione del contrasto con tecnologia Depth From Defocus). Da sottolineare anche la presenza alla base delle due fotocamere di uno stabilizzatore con movimento a 5 assi compatibile con il sistema Dual IS 2 di Panasonic che, in combinazione con alcune ottiche compatibili e dotate di proprio sistema IS, garantisce fino a 6,5EV di tolleranza sul mosso. La Lumix S5 Mark II al pari della versione X supporta lo scatto continuo con otturatore meccanico fino a 9fps con messa a fuoco fissa sul primo fotogramma e 7fps con AF continuo, mentre in elettronico è in grado di raggiungere addirittura i 30fps, mantenendo per giunta attivo l’inseguimento del soggetto. La gamma ISO standard spazia tra 100 e 51.200 con possibilità di estensione a 50 e fino a 204.800 ed è supportata anche in modalità Dual Native ISO: tra 100 e 640 ISO in modalità normale, tra 640 e 4000 in V-Log e tra 400 e 2500 ISO in HLG, i valori selezionabili. La Panasonic Lumix S5 Mark II è in vendita a un prezzo consigliato di 2199 euro, mentre la S5 Mark IIx viene proposta a circa 300 euro in più rispetto alla versione classica.
Panasonic Lumix S5II X: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Costruzione raffinata e corpo tropicalizzato
- Eccellente ergonomia
- Comandi finemente personalizzabili
- Sistemi di mira di buona qualità
- Joystick AF dedicato
- Connessioni fisiche complete
- Autofocus articolato e altamente configurabile
- Raffica fino a 30fps
- Buon buffer di memoria
- Stabilizzatore integrato realmente efficace
- Resa ottima fino a ISO 6400 in JPG, 12.800 in RAW
- Ottima gamma dinamica
- Prestazioni in AF continuo migliorate
- Comparto video ottimamente strutturato
- Le serigrafie tono su tono non facilitano la leggibilità dei comandi
- Autonomia inferiore alla concorrenza
- Il sistema AF ibrido mostra qualche incertezza nella ripresa ad alto tasso di dinamismo
- Il monitor articolato anziché basculabile complica l'utilizzo di alcuni rig
Sony A7CII: la full frame compatta per viaggiare leggeri
- Prezzo 2400 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia piccola
- Dimensioni e peso 124,0×71,1×63,4mm; 514g con scheda di memoria e batteria
- Innesto Sony E
- Supporto di memoria singolo slot per SD (UHS-II)
- Autonomia fino a 560 scatti con un ciclo di ricarica
- Connessioni USB tipo C, HDMI tipo D, microfono, cuffie, Wireless, Bluetooth 4.2
- Sensore full frame da 33MP stabilizzato fino a 7EV
- Processore Bionz XR
- Gamma ISO 100-51.200 (espandibile a 50-204.800 ISO)
- Video fino a 4K 60p
- Monitor TFT LCD completamente articolato da 7,5cm e 1,03 milioni di pixel, touch
- Mirino elettronico OLED da 2,36MP, copertura 100% e ingrandimento 0,7x effettivo
- Messa a fuoco AF ibrido a 759 punti con rilevamento di fase; eye e face detection con tracking AF; riconoscimento umano, animale, uccello, insetto, auto, treno, aereo
- Raffica fino a 10fps con AF-C e live view attivi
La Sony A7CII è una mirrorless full frame di dimensioni compatte con sensore stabilizzato da 33MP ereditato dalla A7IV e Real Time Recognition AF supportato della AI Processing Unit della A7RV. In pratica, il suo sistema AF da 759 punti distribuiti a copertura del 94% del sensore e ora in grado di riconoscere, tracciare e inseguire mantenendo aggiornata la messa a fuoco una moltitudine di forme note integrate nel database della fotocamera. Inoltre grazie all’adozione del nuovo sensore, la A7CII è in grado di compensare il mosso soggettivo scattando fino a 7EV al di sotto del tempo di sicurezza imposto dalla focale in uso; un guadagno di ben 2 EV rispetto alla A7C del 2020. Non cambia invece la capacità di scatto a raffica, mantenuta costante sui 10fps indipendentemente dalla modalità di otturazione scelta, meccanica o elettronica. La fotocamera, che tra le connessioni annovera una presa USB-C, la Micro HDMI e prese separate per microfono e cuffie è predisposta per ospitare una scheda di memoria di tipo SD: manca dunque il secondo slot. Sul fronte video nessuna sorpresa: la fotocamera conferma la tradizione Sony in fatto di qualità video, quindi risoluzione 4K/60p 10bit 4:2:2 e supporto S-Log3 per generare immagini piatte finalizzate al massimo controllo in postproduzione. Completano il pacchetto di funzioni utili ai videomaker la compensazione automatica del focus breathing e l’Auto Frame ereditata dalle mirrorless “cine” della linea ZV. LA A7CII può essere acquistata a 2.400 euro, ma è disponibile anche in kit con il Sony FE 28-60mm F4-5.6 a 2.700 euro.
Sony A7CII: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Costruzione raffinata
- Eccezionale miniaturizzazione
- Monitor full touch e completamente orientabile
- Risoluzione ottima già in JPG
- AF continuo reattivo e altamente personalizzabile
- Buona autonomia
- Innesto E compatibile con un elevato numero di ottiche originali e universali
- Ergonomia perfettibile
- Fedeltà cromatica in calo già a ISO medi
- EVF e monitor di discreta qualità
- Singolo slot per schede di memoria
Sony A7CR: l'alta risoluzione "tascabile"
- Prezzo 3.700 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia piccola
- Dimensioni e peso 124x71x63,4mm; 525g con scheda di memoria e batteria
- Innesto Sony E
- Supporto di memoria singolo slot per SD (UHS-II)
- Autonomia fino a 550 scatti con un ciclo di ricarica
- Connessioni USB tipo C, HDMI, microfono, cuffie, Wireless, Bluetooth
- Sensore full frame da 61MP. stabilizzato fino a 7EV
- Processore Bionz XR
- Gamma ISO 100-32.000 (espandibile a 50-102.400 ISO)
- Video fino a 4K/60p
- Monitor TFT LCD completamente articolato da 7,5cm e 1,04 milioni di pixel, touch
- Mirino elettronico OLED da 2,36MP, copertura 100% e ingrandimento 0,7x effettivo
- Messa a fuoco AF ibrido a 693 punti con rilevamento di fase; eye e face detection con tracking AF; riconoscimento umano, animale, uccello, insetto, auto, treno, aereo
- Raffica fino a 8fps con AF-C e live view attivi
La Sony A7CR è la versione con CMOS ad altissima risoluzione della A7CII. Le componenti principali installate al suo interno in questo caso sono quelle della Sony A7RV del 2022, quindi il CMOS retroilluminato da 60,2MP, il processore Bionz XR supportato dalla AI Processing Unit per il riconoscimento e l’inseguimento di una moltitudine di soggetti noti, e un AF ibrido strutturato su 693 punti di rilevazione posti a copertura del 79% del sensore. Non manca lo stabilizzatore nel corpo macchina, con efficacia dichiarata di ben 7EV. Costa 3.700 euro solo corpo, ma nella confezione è inclusa anche la basetta per aumentare la superficie d’appiglio per la mano destra e, quindi, migliorare sensibilmente l’ergonomia.
Sony A7CR: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Costruzione raffinata
- Eccezionale miniaturizzazione
- Monitor full touch e completamente orientabile
- Risoluzione superlativa già in JPG
- MultiShot fino a 240MP
- AF continuo reattivo e altamente personalizzabile
- Ottima autonomia
- Innesto E compatibile con un elevato numero di ottiche originali e universali
- Ergonomia perfettibile
- Fedeltà cromatica in calo già a ISO medi
- Efficacia dello stabilizzatore inferiore al dato dichiarato
- Basetta dall'aspetto non particolarmente solido
- EVF e monitor di discreta qualità
Sony A9III: la prima mirrorless sportiva con il Global Shutter
- Prezzo 7.000 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia grande
- Dimensioni e peso 136,1×96,9×82,9mm; 702g con scheda di memoria e batteria
- Innesto Sony E
- Supporto di memoria doppio slot per SD (UHS-II) e CFexpress tipo A
- Autonomia fino a 530 scatti con un ciclo di ricarica
- Connessioni MTP, USB-C, HDMI tipo A, microfono, cuffie, Wireless, Lan Wireless, Bluetooth
- Sensore CMOS stacked full frame da 24,6MP stabilizzato fino a 8EV e con memoria integrata
- Processore Bionz XR
- Gamma ISO 250-25.600 (espandibile a 125-51.200 ISO)
- Video fino a 4K/120p
- Monitor TFT LCD con snodo a 4 assi da 8cm (3,2”) e 2,1 milioni di pixel, touch
- Mirino elettronico OLED Quad-XGA da 9,44MP, copertura 100% e ingrandimento 0,9x effettivo
- Messa a fuoco AF ibrido a 759 punti con rilevamento di fase; eye e face detection con tracking AF; riconoscimento umano, animale, uccello, insetto, auto, treno, aereo
- Raffica fino a 120fps con AF-C e live view attivi
L’ultima generazione della Alfa 9 dispone di un otturatore tipo global shutter che azzera le distorsioni sui soggetti in rapido movimento. Ma non è tutto, perché scatta anche fino a 120fps a piena risoluzione e in RAW. La fotocamera non ha più, quindi, l’otturatore meccanico. Tutto è svolto dal sensore CMOS stacked da 24,6 megapixel effettivi, che è in grado di scattare fino a 1/80.000 di secondo sincronizzando, all’occorrenza, anche con il flash fino al tempo di scatto più rapido consentito. Interessante, anche se non inedita, è la possibilità di recuperare un evento accaduto fino a 1 secondo prima della pressione del pulsante di scatto con la funzione Pre-Capture; pratica anche la modalità Continuous Shooting Speed Boost che permette di variare la velocità dello scatto continuo con il semplice movimento di un dito. Tropicalizzata, con connessioni al gran completo e doppio slot per schede di memoria tipo SD o CFexpress A, la A9III supporta la registrazione video fino al 4K/120p senza ritaglio dell’immagine, mentre scende a 60p se si opta per il sovracampionamento del 4K partendo dai 6000 pixel di base del sensore. Il prezzo è da ammiraglia: per aggiudicarsela in versione solo corpo occorre sborsare ben 7.000 euro.
Sony A6700: la più evoluta APS-C targata Sony
- Prezzo 1.700 euro solo corpo
- Tipo mirrorless APS-C di taglia piccola
- Dimensioni (LxAxP) e peso 122x69x75,1mm; 409g con batteria e scheda
- Innesto obiettivi Sony E
- Supporto di memoria singolo slot per schede di memoria di tipo SD (UHS-II)
- Autonomia fino a 570 scatti (CIPA)
- Connessioni USB tipo C, HDMI Micro, microfono, cuffie, Wi-Fi, Bluetooth
- Sensore CMOS APS-C da 26,1 megapixel, stabilizzato (5EV)
- Processore Bionz XR + AI Processing Unit
- Gamma ISO 100-32.000 (espandibile a 50-102.400, ISO Auto)
- Video fino al 4K/120p
- Monitor LCD da 3” e 1,03 megapixel, touch e completamente articolato
- Mirino OLED da 0,39″ e 2,36MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,7x, eye-point 19,4mm
- Messa a fuoco 759 punti con rilevamento del soggetto basato su AI, attivabile in tracking, punto o area singola regolabile su più taglie; fuoco manuale assistito
- Raffica singolo o continuo fino a 11fps (con otturatore elettronico o meccanico)
La Sony A6700 è una mirrorless APS-C evoluta, pensata specificatamente per la fotografia, ma che non rinuncia al video. Costa 1.700 euro solo corpo, ma viene proposta anche in kit a 1.800 euro con il 16-50mm f/3,5-5,6 e a 2.100 euro abbinata allo zoom tuttofare 18-135mm f/3,5-5,6. Adotta una unità retroilluminata (BSI) da 26MP (5EV di stabilizzazione offerta) e un processore Bionz XR affiancato dalla AI Processing Unit per facilitare il compito dell’AF in fatto di riconoscimento e inseguimento di soggetti noti al database della fotocamera (persone, cani, gatti, uccelli, automobili, cicli e motocicli, treni e aerei). L’AF è articolato su 759 punti a rilevazione di fase distribuiti a copertura del 93% del fotogramma. Lo scatto a raffica è invece supportato fino a 11 fps. Opportunamente al passo coi tempi anche il comparto video, con il 4K/60p realizzato partendo dal 6K e la possibilità di riprendere – in modalità S&Q – anche a 120p o in Full HD a 240fps.
Sony A6700: i pregi e i difetti ricavati dal test
- Costruzione raffinata
- Ergonomia favorita da numerose ghiere di controllo e comandi personalizzabili
- EVF di discreta qualità
- Monitor full touch e completamente orientabile
- Connessioni complete
- Qualità di immagine anche in JPG
- Resa ottima fino a ISO 1600 in JPG
- AF continuo piuttosto reattivo e altamente personalizzabile
- Ottima autonomia
- Innesto E compatibile con un elevato numero di ottiche originali e universali
- Manca il Joystick AF
- Un solo slot per scheda di memoria
- Cadenza di scatto massima inferiore alla concorrenza
- Efficacia dello stabilizzatore integrato non eccezionale
- Organizzazione delle voci nel menu rivedibile
- Prezzo solo corpo elevato
Sony ZV-E1: vlogging e ripresa video professionale a portata di mano
- Prezzo 2.700 euro solo corpo
- Tipo mirrorless full frame di taglia media
- Dimensioni e peso 121,0×71,9×54,3mm; 483g con scheda di memoria e batteria
- Innesto Sony E
- Supporto di memoria singolo slot per SD (UHS-II)
- Autonomia fino a 570 scatti con un ciclo di ricarica
- Connessioni MTP, USB tipo C, HDMI tipo D, microfono, cuffie, Wireless, Bluetooth
- Sensore full frame da 12MP stabilizzato fino a 5EV
- Processore Bionz XR
- Gamma ISO 80-102.400 (espandibile a 40-409.600 ISO)
- Video fino a 4K/60p con possibilità di upgrade gratuito a 120p
- Monitor TFT LCD completamente articolato da 7,5cm e 1,03 milioni di pixel, touch
- Mirino n.d.
- Messa a fuoco AF ibrido a 759 punti con rilevamento di fase; eye e face detection con tracking AF; riconoscimento umano, animale, uccello, insetto, auto, treno, aereo
- Raffica fino a 10fps con AF-C e live view attivi
La Sony ZV-E1 è la quarta in ordine di apparizione della linea di fotocamere targata ZV ed è destinata a Vlogger, Streamer e Content Creator. Costa 2.700 euro solo corpo. Al suo interno troviamo un mix di caratteristiche prese in prestito da altre mirrorless della Casa; ad esempio il medesimo fattore di forma della Sony A7C, l’unità di elaborazione AI della A7RV e molte specifiche in comune con la A7SIII, come la scala delle sensibilità ISO compresa tra 80 a 102.400 ed espandibile fino a 409.600, il sistema AF ibrido da 759 punti con rilevamento di fase e di contrasto, e il processore di immagine Bionz XR. La ZV-E1 registra in qualità 4K/60p in 4:2:2 a 10 bit e fino a 200 Mbps, 4K/60p in 4:2:2 a 10 bit e fino a 140 Mbps , oltre al XAVC-S I 4K/60p in 4:2:2 a 10 bit e 600 Mbps. Da giugno è inoltre disponibile un firmware scaricabile gratuitamente per aggiungere la registrazione 4K a 120p e quella in Full-HD a 240p in modalità di registrazione S&Q (slow-motion & quick-motion).