
Si è fatta attendere e finalmente è arrivata: la più classica delle mirrorless Nikon si chiama Zf, si ispira chiaramente alla Nikon FM2 del 1982 e offre una pletora di comandi diretti che faranno sentire a casa i fotografi più esperti e formeranno quelli alle prime armi...
Nera ed elegante, ma disponibile anche in altri sei colori che metteranno a dura prova i collezionisti, la nuova Nikon Zf ha davvero pochi elementi che possono svelarne l’anima digitale, quantomeno a uno sguardo disattento.
Tempi di scatto, sensibilità ISO e compensazione dell’esposizione sono direttamente gestibili con i comandi sulla calotta, mentre i diaframmi, se si ricerca un’esperienza del tutto simile “a quella di una volta”, possono essere regolati con l’anello multifunzione presente sulle ottiche con innesto Z (e ovviamente con l’anello specifico dei diaframmi delle ottiche più datate).
Se estetica ed ergonomia sono però argomenti spesso considerati soggettivi, i dati tecnici non lo sono e aiutano a collocare la nuova Nikon Zf nel panorama delle mirrorless Nikon a formato pieno.
Nikon Zf: i dati tecnici principali
- Sensore full frame da 24,5 megapixel, retroilluminato, con stabilizzatore fino a 8 stop e Pixel-Shift Multi Shot fino a 96MP
- Raffica fino a 11fps in RAW, 14fps in JPEG (15fps in JPG con otturatore elettronico), 30fps in C-30 (JPG da flusso video) con pre-buffer
- Processore Expeed 7
- Gamma ISO 100-64.000 (gamma ISO estesa 50-204.800)
- Mirino elettronico 3.690k punti con ingrandimento 0,8x; eyepoint 21mm
- Monitor 8cm di diagonale, 2,1MP, completamente orientabile, touch Fn
- Ripresa video 4K/30p sfruttando per intero il sensore e 4K/60p in Super 35mm
- Autofocus 273 punti AF, con 3D Tracking e riconoscimento del soggetto, rilevazione fino a -10EV
- Otturatore da 900 secondi a 1/8000sec (meccanico con prima tendina elettronica, elettronico e automatico), posa B, posa T, sincro X
- Tempo sincro-x 1/200sec
- Struttura lega di magnesio, tropicalizzata
- Archiviazione doppio slot SD (UHS-II) e MicroSD (UHS-I)
- Connessioni USB-C Power Delivery, HDMI tipo D, cuffie e mic, Wi-fi e Bluetooth
- Alimentazione batteria EN-EL15c
- Dimensioni e peso 144x103x49mm, 710g
- Prezzo a partire da 2.499 euro per il solo corpo con scheda SD da 128GB




Nikon Zf: sensore ed elettronica

Il sensore della Nikon Zf è lo stesso visto sulla Z6 II, quindi un CMOS retroilluminato da 24,5 megapixel con ottime prestazioni. Qui, però, è assistito da un processore più veloce ed evoluto, l’Expeed 7, che rende la Zf più performante rispetto alla Z6 II sotto alcuni aspetti. Il più interessante è senz’altro l’autofocus, che guadagna il 3D tracking visto su Z8 e Z9 ma che non può eguagliare per rapidità in quanto basato su un sensore immagine più lento rispetto a quello da 45 megapixel installato sulle due ammiraglie. La Zf riconosce una decina di soggetti differenti e, fatto inedito, sa seguirli anche in messa a fuoco manuale (crediamo con l’attivazione degli ausili come l’ingrandimento dell’immagine proprio dove si trova il soggetto).
Nikon Zf: Pixel Shift fino a 96 megapixel
La Zf è anche in grado di moltiplicare i propri 24 megapixel con la funzione pixel shift che, impostata alla massima efficienza, ossia con 32 scatti in sequenza e scostamento di 0,5 pixel, può arrivare a confezionare immagini da 96 megapixel con benefici anche sul fronte del moiré e del rumore (la fusione delle immagini va eseguita con il software gratuito NX Studio).



Nikon Zf: stabilizzazione, raffica e video
Se la ripresa multi shot va eseguita con soggetti statici, con fotocamera su treppiedi e ricorrendo a un software esterno (con ciò perdendo un po’ di appeal), la libertà di scattare a mano libera che la Zf promette appare senz’altro più interessante. Il supporto su cui è montato il CMOS da 24,5MP oscilla su 5 assi ed è in grado, secondo gli standard CIPA, di stabilizzare fino a 8 stop oltre il tempo di sicurezza. Nel caso della Zf, il valore è relativo all’uso con il Nikkor Z 24-120mm f/4 S.
Sebbene di primo acchito non si candiderebbe la Zf a fotocamera iper-dinamica, i numeri dicono il contrario. La nuova mirrorless, che ricordiamo è assistita da un processore molto efficiente, scatta a raffica fino a 11fps in RAW e fino a 15fps in JPG con otturatore elettronico, mentre in modalità C-30 preleva da un flusso video raffiche da 30fps con possibilità di pre-buffer (utile per immortalare eventi di cui non si può prevedere l’inizio).
Nikon Zf: il bianco e nero in prima fila
Interessante la scelta di Nikon, di certo in omaggio alla fotografia classica, di inserire direttamente nella ghiera dei modi di ripresa, insieme a foto e video, la modalità BW, ossia bianconero, ampiamente personalizzabile dal fotografo.
Come la Z8 e la Z9, la Zf offre la possibilità di comprimere i RAW in modalità “alta efficienza”, che abbiamo visto consentire un buon risparmio di spazio sulla scheda senza compromettere la qualità del file grezzo. Tornando al paragone con la Z6 II, segnaliamo anche il lieve innalzamento della gamma ISO standard, che arriva a 64.000 (contro 51.200) e si estende a 204.800.
La Zf, numeri alla mano, si candida anche a ottimo strumento per la ripresa video: registra in 4K/60p sfruttando la parte interna del sensore (APS-C o DX che dir si voglia), altrimenti in 40K/30p utilizzando l’intero sensore, sovracampionando dal 6K. Nikon dichiara anche la possibilità di registrare fino a 125 minuti senza tagli alle scene, a 8 o 10 bit direttamente in macchina, anche con profilo N-Log.




Nikon Zf: sistemi di mira, supporti di memoria e autonomia
Il mirino elettronico ha gli stessi dati di quello della Z6 II, quindi 3,69K punti e un ottimo ingrandimento pari a 0,8x.
Il monitor, invece, ha ora una marcia in più essendo pienamente orientabile, anche in avanti. Ed anche utilizzabile come un trackpad con funzioni assegnabili a determinate porzioni del pannello.
Una degli aspetti più curiosi della fotocamera, che è dotata di guarnizioni di tenuta contro polvere e umidità, è la compresenza di due slot per schede SD e MicroSD, una scelta votata a mantenere compatto il corpo macchina. Vista la poca maneggevolezza del secondo formato, è probabile che verrà utilizzato come scheda di back up da lasciare costantemente in macchina (peraltro è compatibile solo con lo standard UHS-I). Ma è altrettanto probabile che, vista la presenza della rapida connessione dati USB-C, utilizzabile anche per ricaricare la classica batteria EN-EL15c, l’intero vano che ospita accumulatore e schede possa restare chiuso a lungo…
A proposito di batteria, Nikon dichiara un’autonomia leggermente inferiore a 400 scatti, ma sappiamo bene che il dato ufficiale è spesso molto pessimistico rispetto a quanto si riscontra nell’uso reale.
Nikon Zf: prezzi e disponibilità
La Nikon Zf è disponibile nei seguenti allestimenti:
- Zf corpo + SDXC 128GB: 2.499 euro
- Zf + Nikkor Z 40mm f/2 SE + SDXC 128GB: 2.799 euro
- Zf + Nikkor 24-70mm f/4 S + SDXC 128GB: 3.199 euro
Chi acquista la fotocamera e registra il prodotto entro il 30 ottobre riceve in omaggio il Grip SmallRig. Ulteriori dettagli qui.

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