Como
Dal 2 giugno al 23 luglio 2023
Duemila anni separano l’opera di Plinio il Vecchio dalla produzione fotografica di Mario De Biasi, eppure c’è una forte affinità tra i loro modi di relazionarsi con il mondo e ammirarne la bellezza.
Proprio su questo parallelismo è incentrata la mostra Mario De Biasi – Naturalis Historia, in programma al Broletto di Como dal 2 giugno al 23 luglio 2023 e curata da Eugenio Bitetti e Massimiliano Mondelli. L’esposizione, organizzata in occasione dei cent’anni dalla nascita del grande fotografo bellunese, presenta settantaquattro fotografie in bianco e nero, tutte in edizione vintage e realizzate tra gli anni ’50 e i primi anni ’80 ed è fra gli eventi più rilevanti delle Celebrazioni pliniane del 2023-2024.
La natura di Mario De Biasi
Le immagini di Naturalis Historia prendono le distanze dal reportage a cui si è soliti associare il nome di De Biasi e si concentrano piuttosto su soggetti naturali quali piante, minerali e animali.
Il fotografo, con lo spiccato istinto compositivo che contraddistingue il suo intero repertorio, osserva e riprende le geometrie e le trame del reale, descrivendo il mondo in modo simile a quanto tentato da Plinio in Vecchio per mezzo della parola scritta nella sua monumentale Naturalis Historia, un’opera enciclopedica fatta di trentasette libri dedicati alle scienze naturali.
Le fotografie di De Biasi sono audaci, frizzanti e attuali. L’autore si avvicina al soggetto, per coglierne dettagli che il più delle volte sfideranno l’osservatore a capire cosa sta guardando. Dai primissimi piani ai paesaggi più ampi, De Biasi ottiene immagini suggestive ed equilibrate, combinando attentamente pieni e vuoti, bianchi e neri, luci e ombre. Spesse volte, gli scatti in mostra sono caratterizzati da un evidente schiacciamento dei piani, una bidimensionaliltà che guarda alla pittura astratta; altre volte, invece, sembra di essere di fronte alla pastosità di un disegno a grafite. De Biasi, da autentico artista, riesce di volta in volta a esaltare le peculiarità dell’ambiente naturale in cui ha occasione di immergersi.
Qualcosa in più su Mario De Biasi
Nato nel giugno del 1923 a Sois, vicino Belluno, Mario De Biasi fu per moltissimi anni legato al territorio comasco per la salda e longeva amicizia con Bruno Munari che aveva a Cardina il proprio studio-abitazione. De Biasi iniziò a fotografare nel 1945 grazie al ritrovamento fortuito di un manuale di fotografia e altro materiale fotografico tra le macerie di Norimberga, dove era stato deportato. Ritornato in Italia, tenne la sua prima mostra personale nel 1948 e nel 1953 entrò a far parte della redazione di Epoca, periodico per il quale realizzò, in più di trent’anni, centinaia di copertine e innumerevoli reportage da tutto il mondo. Fittissima la sua carriera espositiva, di cui vanno almeno menzionate la partecipazione alla rassegna “Gli Universalisti” alla Photokina di Colonia nel 1972, quella alla mostra del 1994 The Italian Metamorphosis, 1943-1968 al Solomon Guggenheim Museum di New York (per il cui manifesto fu scelta la sua ora celeberrima fotografia Gli italiani si voltano) e la grande retrospettiva all’Arengario di Milano nel 2000.
Vincitore dell’Erich Salomon Preis a Colonia nel 1964, Premio Saint Vincent per il giornalismo nel 1982, premio alla carriera al Festival di Arles del 1994 e Ambrogino d’Oro nel 2006, è presente nel volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. Nel 2003 è stato insignito del titolo di “Maestro della Fotografia Italiana” dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), che gli ha dedicato un volume monografico nella collana “Grandi Autori”.
Nel 2011, con la mostra Changing Japan. 1950 – 1980, coprodotta dalla Galleria 70, è stato il primo artista straniero a esporre al Photo Salon del Japan Camera Industry Institute di Tokyo. Nel 2013, durante il Photoshow di Milano, ha ricevuto il Premio AIF 2013 (Associazione Italiana Foto and Digital Imaging) alla Carriera. Mario Mario De Biasi è morto a Milano il 27 maggio 2013.
Qualcosa in più su Plinio il Vecchio
Nato a Novum Comum, l’odierna Como, tra il 23 e il 24 d.C., Gaius Plinius Secundus, a noi più noto come Plinio il Vecchio, è una figura cruciale del processo di sviluppo culturale europeo sia come primo “storico dell’Arte”, sia come grande testimone e narratore dell’Età Classica. Fra le sue numerose opere, l’unico lavoro giunto fino a noi è la Naturalis Historia, vero condensato del Sapere antico, pensato a beneficio dello sviluppo culturale ed economico della articolata società romana nel suo complesso. Dalle pagine della Naturalis Historia emerge un autore dalla personalità ricca e, come osserva Italo Calvino, “animata dall’ammirazione per tutto ciò che esiste e dal rispetto per l’infinita diversità dei fenomeni”, rivelando “uno scrittore che possiede quella che sarà la principale dote della grande prosa scientifica: rendere con nitida evidenza il ragionamento più complesso traendone un senso d’armonia e di bellezza”.
Grazie alle sue descrizioni dei capolavori perduti dell’Antichità possiamo dare un nome, un volto e un autore a gran parte delle opere del passato. Attraverso Plinio, generazioni di letterati, scienziati e artisti hanno sognato, immaginato, conosciuto il loro mondo e costruito la nostra epoca: Petrarca, Boccaccio, Leonardo, Giovio, Winckelmann, Leopardi, Borges e Calvino sono solo alcuni dei suoi grandi studiosi e ammiratori, poiché Plinio fu “scienziato e umanista completo in un tempo in cui non esisteva ancora frattura tra Scienza e Lettere” (Luigi Alfonsi). Ufficiale di cavalleria, alto magistrato imperiale e ammiraglio, erudito, oratore e storico, Plinio il Vecchio riuscì a conciliare, secondo le parole di Benedetto Riposati, “nella misura più alta come forse nessun altro personaggio dell’Antichità le qualità dell’uomo di studio e di azione”.
Gli organizzatori della mostra Mario De Biasi. Naturalis Historia
La mostra Mario De Biasi. Naturalis Historia, è organizzata da Accademia Pliniana in collaborazione con l’Archivio De Biasi e Galleria 70 di Milano, patrocinata dal Comune di Como e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano, al quale partecipano alcune fra le maggiori autorità culturali italiane. Il programma completo delle iniziative è visibile su plinio23.it.
Mario De Biasi. Naturalis Historia
- A cura di Eugenio Bitetti e Massimiliano Mondelli
- Broletto di Como, piazza Duomo, 2 – Como
- dal 2 giugno al 23 luglio 2023
- tutti i giorni, 10-13 e 14-18
- intero 10 euro