Il Lumix S 28-2000mm f/4-7.1 Macro O.I.S è il primo zoom tuttofare targato Lumix con innesto L-Mount. Concede tanto la ripresa di paesaggio quanto quella di ritratto e sportiva. Non è un vero Macro, ma si diletta anche nel close-up. È anche il più leggero e compatto della categoria e costa mille euro. Ma la qualità d'immagine sarà soddisfacente? Eccolo al banco di prova tra sessioni di ripresa in laboratorio e sul campo.
La famiglia di ottiche Lumix S per le mirrorless full frame del consorzio L-Mount vanta alcune realizzazioni a dir poco esclusive, come i sei obiettivi luminosi a focale fissa – tutti uguali tra loro per forme e dimensioni – pensati per non sbilanciare l’assetto del gimbal al cambio ottica. Una soluzione molto apprezzata dai videomaker. Tra gli zoom, invece, come non considerare questo 28-200mm, un obiettivo ad ampia escursione focale che vanta il primato di leggerezza e compattezza della categoria: pesa infatti appena 413 grammi e, nello zaino, occupa solo 9,7cm in lunghezza. Il Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro O.I.S. è soprattutto un ottimo tuttofare da viaggio, perché realizzato con guarnizioni di tenuta per resistere agli agenti atmosferici esterni. Insieme al Lumix S 14-28mm f/4-5,6 configura la coppia perfetta per chi desidera muoversi agevolmente senza rinunciare a un’ampia escursione focale. Tra l’altro in tempi in cui diverse produzioni anche a focale fissa arrivano a costare anche 2.000 euro, potrebbe far comodo sapere che spendendo anche meno è possibile aggiudicarsi entrambi questi zoom. Il Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro O.I.S. costa, infatti, 1000 euro, mentre lo zoom grandangolare si porta a casa spendendone 850.
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Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS: per chi è?
Gli obiettivi tuttofare sono tendenzialmente nelle mire di chi si avvicina alla fotografia e inizia a sentire la necessità di sperimentare con le focali, perché consentono di affrontare la maggior parte dei generi di ripresa limitando il numero di ottiche nel corredo e di conseguenza la spesa, anche quella di eventuali accessori (come i filtri). Sono altresì molto apprezzati dai fotoviaggiatori, soprattutto quelli poco avvezzi alla fatica, e da alcuni professionisti impegnati in contesti dove al risultato finale contribuisce di più la versatilità di un’ottica tuttofare che la qualità offerta da diverse ottiche fisse, magari superluminose.
Come è fatto il Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS
Il Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro O.I.S. mira a fare coppia fissa con la Lumix S5 Mark II per affrontare qualunque situazione fotografica grazie all’escursione focale molto ampia e allo stabilizzatore che allunga sensibilmente le giornate fotografiche. Eccezionalmente compatto alla focale minima, “cresce” di ulteriori 5cm raggiungendo quella massima. A 200mm lo zoom non accusa particolari flessioni, sebbene siano ben due le sezioni telescopiche che fuoriescono per raggiungere questa focale. È anche molto leggero, fissando l’ago della bilancia a 413 grammi.
La costruzione è curata, dall’aspetto solido nonostante l’impiego della plastica, che troviamo in ogni parte del barilotto eccezion fatta per l’innesto in metallo. Nella dotazione è incluso anche il paraluce, pure questo in policarbonato, conformato a petalo e dotato di pulsante di sblocco. Grazie all’impiego di diverse guarnizioni, il Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro O.I.S. è idoneo anche all’impiego in condizioni meteo sfavorevoli.
Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS: cosa c’è e cosa manca
Il prezzo da pagare per dimensioni e peso da record sono l’apertura relativamente bassa f/4-7,1 (che potrebbe rappresentare un problema in condizioni di scarsa luminosità) e la dotazione spartana del barilotto. L’obiettivo affianca difatti alla ghiera dello zoom (vicina all’innesto) quella per la messa a fuoco manuale (in posizione più avanzata), aggiungendo a queste il solo commutatore AF/MF e quello per attivare e disattivare lo stabilizzatore.
Rispetto a certi zoom professionali non troviamo quindi la ghiera per il controllo diretto dei diaframmi (che a onor del vero tra le ottiche Lumix S adotta solamente l’S-X50, normale superluminoso da 2.500 euro di listino). Non c’è neanche un tasto funzione personalizzabile né il cursore di blocco alla focale minima. A tal proposito, comunque, si sappia che lo zoom non si allunga durante il trasporto a spalla, essendo la ghiera ben frizionata.
Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS: ottica e meccanica
L’anello di controllo della messa a fuoco del Lumix S 28-200mm può essere regolato dalla fotocamera per rispondere in base alla velocità o all’angolo di rotazione: nel secondo caso permette di passare da un estremo all’altro con un arco di rotazione selezionabile tra 90 e oltre 1080°. Non è personalizzabile, tuttavia, per regolare alcuni parametri di ripresa durante la messa a fuoco automatica, come gli ISO o la compensazione dell’esposizione. Il selettore per l’attivazione dello stabilizzatore integrato non prevede la posizione intermedia per il panning, che può essere tuttavia attivata dal menu delle fotocamere Lumix. Con queste, grazie alla presenza dello stabilizzatore integrato alla base del sensore, l’ottica dovrebbe di scattare fino a 6,5EV al di sotto del tempo di sicurezza imposto dalla focale, quindi con tempi anche inferiori a 1/4sec a 200mm. Come vedremo più avanti nello specifico banco di prova, però, il dato è leggermente ottimistico.
Lo schema ottico del Lumix S 28-200mm f/4-7,1 Macro OIS è realizzato impiegando 17 elementi in 13 gruppi (1 lente asferica, 4 lenti ED, 1 lente UHR). La messa a fuoco è consentita a partire dalla distanza di 14cm dal piano focale con lo zoom regolato a 28mm; è il caso in cui l’ottica concede anche il massimo rapporto di ingrandimento pari a 1:2, più che sufficiente per realizzare riprese di tipo close-up.
Scheda tecnica Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS
- Prezzo 999,99 euro
- Apertura massima f/4-7,1
- Apertura minima f/32-45
- Schema ottico 17 elementi in 13 gruppi (1 lente asferica, 4 lenti ED, 1 lente UHR)
- Angolo di campo (full frame) 75°-12°
- Minima distanza di messa a fuoco 0,14m a 28mm
- Rapporto di riproduzione 1:2
- Lamelle del diaframma 9
- Diametro filtri 67mm
- Paraluce in dotazione, a baionetta con pulsante di sblocco
- Dimensioni diametro 77,3mm, lunghezza 93,4mm
- Peso 413g
- Innesti disponibili L-Mount
- Importatore Panasonic Italia
La nitidezza del Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS
Non senza sorpresa per un’ottica tuttofare, l’uniformità di resa del Lumix S 28-200mm f/4-7,1 Macro OIS è notevole in tutti i sensi. Tra l’altro, la chiusura del diaframma apporta minimi benefici alla nitidezza, così come poco accentuata è la differenza tra il centro e i bordi del fotogramma almeno alle focali grandangolari e a quelle intermedie. Insomma, uno zoom da utilizzare senza remore a qualsiasi focale, con la libertà di chiudere il diaframma solo in caso di reale necessità di una maggiore profondità di campo. Nei dettagli prelevati ai bordi a 28, 85 e 200mm notate anche l’assenza di aberrazioni cromatiche laterali a qualsiasi focale.
La qualità a 28mm
28mm, centro
28mm, bordo
La qualità a 85mm
85mm, centro
85mm, bordo
La qualità a 200mm
200mm, centro
200mm, bordo
La resistenza al controluce del Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS
Non è stato semplice mettere in difficoltà lo strato antiriflessi dello zoom Lumix, soprattutto sul campo, dove è assai difficile imbattersi in situazioni dove è molto forte il differenziale esposimetrico tra scena principale e immagine fantasma. Siamo così finiti in studio, dove è stato possibile ricreare artificialmente situazioni limite che avrebbero messo in difficoltà anche la migliore delle ottiche in circolazione.
Nel nostro esperimento, realizzato con lo zoom Lumix alla focale di 170mm, vediamo due immagini realizzate senza variare tempo, diaframma e ISO. A cambiare è solo l’intensità della luce fuori campo puntata direttamente verso la lente dello zoom. Solo quando questa sorgente di luce è quattro volte più intensa di quella che illumina il modellino riesce a “velare” l’immagine, e si tratta comunque di macchie che si stagliano su un fondo nero, ossia la condizione più critica in cui può trovarsi un’ottica.
Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS: il bokeh
La stacco dei piani del Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS non è, chiaramente, da riferimento, eppure il bokeh è gradevole, sia nei piani antecedenti il soggetto, sia sullo sfondo e anche a 200mm dove l’apertura massima si riduce a f/7,1. Si noti, nel primo dettaglio, la riproduzione delle foglioline d’ulivo illuminate dal sole: dettagli certamente protagonisti nell’immagine, ma dall’aspetto decisamente “romantico”. Più morbido e avvolgente il bokeh del ritratto al piccolo tifoso realizzato a 80mm e alla massima apertura disponibile a tale focale, ossia f/5,6.
Lo stabilizzatore del Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS
Su soggetti statici, gli unici su cui è possibile giungere a giudizi relativamente universali, non siamo riusciti a rispettare i 6,5EV promessi da Lumix. O meglio, se vogliamo una percentuale di scatti nitidi prossima al 100% è meglio accontentarsi di 4EV. Quella che segue è una sequenza di 5 scatti realizzati alla massima focale con tempo di scatto regolato a 1/6sec, ossia poco meno di 5EV al di sotto del tempo minimo di sicurezza suggerito dalla focale. Non tutti gli scatti sono perfettamente nitidi se osservati al 100%: per essere moderatamente severi, tre su cinque superano il test.
Le misure complementari
La caduta di luce ai bordi (ovviamente con correzioni digitali disattivate) è evidente in particolar modo alla focale minima e a tutta apertura: a f/4 la differenza esposimetrica tra centro e bordi del fotogramma è infatti di 1,65EV, valore che si riduce a 1,2EV diframmando a f/5,6 e a 1EV chiudendo a f/8. Alla focale massima il problema è invece molto meno evidente: si parte con 1EV di differenziale a f/7,1, e si arriva a 0,25EV a f/14 (passando per f/10 e 0,45EV).
La distorsione viene corretta automaticamente in camera sul JPG (senza possibilità di intervenire) e tramite lo specifico profilo di correzione in RAW, appena aperto in ACR. Quest’ultimo, però, è disattivabile e ci consente di osservarne tipologia ed entità. A 28mm assistiamo a una evidente distorsione conformata a barilotto, che si riduce e cambia di aspetto a 200mm, dove invece è a cuscinetto.
Il focus breathing, praticamente assente, del Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS
Il Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS ha buone doti anche in video sia in termini di autofocus, molto performante e silenzioso, sia in fatto di contenimento del focus breathing, praticamente inavvertibile tanto alle focali più corte (abbiamo condotto una prova anche a 35mm di focale), quanto a quella massima.
Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS: il verdetto
Il primo zoom tuttofare con innesto L-Mount realizzato da Panasonic merita una promozione netta. Strutturalmente, pur non risultando particolarmente raffinato e rinunciando a qualche comando extra, si fa apprezzare per le sue doti di estrema manegevolezza e trasportabilità. La qualità ottica raggiunge prestazioni a dir poco inaspettate sotto diversi aspetti. La nitidezza è più che buona a qualsiasi focale e mediamente uniforme tra centro e bordi del fotogramma. Ugualmente apprezzabile il bokeh nonostante valori di apertura massima tutt’altro che straordinari, così come la prontezza di risposta dell’AF, che è anche eccezionalmente silenzioso per favorire la ripresa video. A tal proposito, irrilevante il focus breathing, tanto alle corte quanto alle lunghe focali. Distorsione e caduta di luce ai bordi sono invece inevitabilmente presenti, soprattutto alla focale minima, ma entrambi i fenomeni possono essere corretti facilmente tra ripresa e post produzione. Il prezzo, considerate le qualità appena espresse e il particolare momento storico in cui ci troviamo, è da considerarsi vantaggioso.
Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS: Pro e Contro
- Rapporto qualità/prezzo vantaggioso
- Dimensioni e peso eccezionalmente contenuti
- Tropicalizzazione
- Nitidezza mediamente uniforme tra centro e bordi, soprattutto alle focali corte e medie
- Bokeh sopra le aspettative per la tipologia di ottica
- Buona tenuta al controluce
- Focus breathing irrilevante
- AF rapido e silenzioso, ottimo anche per il video
- Lievi aberrazioni cromatiche assiali in macro
- Assenza di ghiere e tasti extra personalizzabili
- Caduta di luce ai bordi molto evidente soprattutto a 28mm e a tutta apertura
Lumix S 28-200mm F4-7.1 Macro OIS: la galleria di immagini
Uno zoom versatile che non pesa al collo durante la giornata fotografica e che, soprattutto, consente di spaziare tra diversi generi, compresa la macrofotografia. Eccolo all’azione per le vie della Capitale, dove abbiamo realizzato questa piccola galleria composta da immagini d’ogni genere: abbiamo sfruttato lo zoom per per immortalare scene di vita quotidiana, dettagli di palazzi storici e close-up dal sapore di primavera.
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