Venezia
Dal 18 gennaio al 4 giugno 2023
Nel 1951 Inge Morath e Lionel Burch, appena sposati, sono in viaggio a Venezia. All’epoca, quella che sarebbe diventata la prima fotografa donna della Magnum Photos collabora con l’agenzia in qualità di redattrice di didascalie di accompagnamento per le immagini scattate da fotografi del calibro di Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e Robert Capa. Lei, la Morath, non sa ancora come si usa una fotocamera, eppure in occasione del suo viaggio in laguna ne ha una con sé, un regalo ricevuto da sua madre che, passando a un nuovo modello, decide di donarle il precedente. In un giorno di pioggia viene folgorata dalla qualità della luce che avvolge la città e si convince che quello scenario merita di essere fotografato. Chiama Robert Capa, gli suggerisce di inviare qualcuno a scattare. Lui, da Parigi, risponde: “Why the hell don’t you take a picture yourself, you idiot? (Perché diavolo non scatti tu stessa una fotografia, cretina?)”. È fatta: la futura celebre fotografa austriaca compra un rullino, carica la sua vecchia Contax e inizia a scattare.
Dopo quattro anni di studio, sperimentazione e conoscenza dello strumento, Inge Morath riceve il suo primo incarico fotografico dalla rivista d’arte l’Oeil, che le commissiona un lavoro sulla sua adorata Venezia nel 1955.
Circa duecento fotografie di Inge Morath (Graz 1923-New York, 2002) dedicate alla città di calli, campi e canali saranno in mostra presso il Museo di Palazzo Grimani di Venezia dal 18 gennaio al 4 giugno 2023, compresi ottanta scatti mai esposti prima in Italia. Il percorso espositivo include anche una selezione dei suoi principali reportage fotografici dedicati a Spagna, Iran, Francia, Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti d’America, Cina e Russia, oltre che una sezione dedicata ai ritratti, genere molto importante nella fase finale della sua carriera.
Inge Morath racconta la sua prima esperienza fotografica a Venezia
“Ero tutta eccitata. Sono andata nel luogo in cui volevo scattare le mie fotografie e mi sono fermata: un angolo di strada dove la gente passava in un modo che mi sembrava interessante. Regolavo la fotocamera e premevo il pulsante di scatto non appena tutto era esattamente come volevo. È stata come una rivelazione. Realizzare in un istante qualcosa che mi era rimasto dentro per così tanto tempo, catturandolo nel momento in cui aveva assunto la forma che sentivo giusta. Dopo di che, non c’è stato più modo di fermarmi”.
Inge Morath. Fotografare da Venezia in poi
- A cura di Kurt Kaindle e Brigitte Blüml, con Valeria Finocchi
- Museo di Palazzo Grimani, Castello Ramo Grimani (VE)
- dal 18 gennaio al 4 giugno 2023
- martedì-domenica dalle 10-19
- per il costo del biglietto consultare il sito ufficiale della mostra non appena sarà disponibile
- ingemorathexhibition.com