Milano
Dal 15 giugno al 1° settembre 2024
Philippe Halsman è stato un brillante fotografo ritrattista del Novecento: faceva saltare star e personaggi di spicco di fronte alla sua fotocamera; ha scattato un autoritratto a mezz’aria stringendo la mano di Marilyn Monroe; ha immortalato Salvador Dalì tra acqua e gatti fluttuanti; ha ritratto J. Robert Oppenheimer, Albert Einstein e Anna Magnani, solo per citarne alcuni.
Del lavoro di questo originale ed enigmatico protagonista della storia della fotografia scrivevamo il 19 luglio 2023, dopo la nostra visita alla mostra Philippe Halsman. Lampo di genio, al Museo di Roma in Trastevere e torniamo a scriverne oggi, all’apertura della tappa milanese della stessa esposizione, ospitata fino al 1° settembre nelle sale di Palazzo Reale.
La mostra Philippe Halsman. Lampo di genio
La mostra Philippe Halsman. Lampo di genio presenta cento immagini di vario formato – a colori e in bianco e nero – che provengono dall’Archivio Halsman di New York e ripercorrono l’intera carriera del noto fotografo di origini lettoni.
Il percorso espositivo consente al visitatore di apprezzare il sorprendente equilibrio tra ironia, leggerezza e profonda introspezione che ha reso la vastissima produzione dell’autore unica e inimitabile.
La dolce tortura di Philippe Halsman
Tantissimi i volti noti della cultura e dello spettacolo del Novecento riconoscibili negli scatti in mostra, da Albert Einstein – grande amico grazie al quale Halsman ottenne un visto per gli Stati Uniti nel pieno della Seconda Guerra Mondiale – a Salvador Dalì – insostituibile compagno nelle sessioni di ritratto creativo.
Si legge nel comunicato stampa della mostra che tutti si prestavano al ‘gioco’ di Halsman, alla dolce tortura di essere fotografati in uno studio, con luci, fondale e macchinari ingombranti.
Per far divertire i suoi soggetti e scattarne dei ritratti spontanei e giocosi Halsman inventò ‘jumpology’: l’usanza di invitare chi posava a fare un salto durante lo scatto.
Qualcosa in più su Philippe Halsman
Nato a Riga (Lettonia) nel 1906, Halsman avviò la carriera di fotografo a Parigi negli anni Trenta, lavorando per riviste come Vogue e Vu. Negli anni Quaranta, in piena guerra e grazie all’amicizia di Albert Einstein, riuscì a ottenere un visto per gli Stati Uniti e, una volta sbarcato a New York, la sua fama di grande ritrattista si consolidò. Dalle collaborazioni con le grandi testate, agli intensi ritratti per lo show business hollywoodiano, Halsman ha creato un genere e uno stile unici e rivoluzionari.
Ha firmato oltre 101 copertine di Life, più di qualunque altro fotografo; ha creato ritratti straordinari per la loro forza e lo scavo psicologico; capace di catturare l’essenza di scienziati come Albert Einstein o il carisma di politici come John F. Kennedy, è riuscito a far saltare di fronte al suo obiettivo teste coronate, capi di stato e divi dello schermo.
La mostra Philippe Halsman. Lampo di genio è curata da Alessandra Mauro, promossa da Comune di Milano – Cultura, prodotta da Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei e Contrasto con il sostegno di BNL BNP Paribas e Leica Camera Italia e la media partnership di Urban Vision.
Accompagna la mostra il catalogo edito da Contrasto.
Philippe Halsman. Lampo di genio
- A cura di Alessandra Mauro
- Palazzo Reale, Piazza Duomo, 12 – Milano
- dal 15 giugno al 1° settembre 2024
- mar-dom 10-19.30. Lunedì chiuso
- intero 15 euro, ridotto 13 euro
- palazzorealemilano.it
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