Brescia
Dal 7 luglio al 29 ottobre 2023
La Rocca visconteo veneta di Lonato del Garda (BS) ospita fino al 29 ottobre Mario Giacomelli, una retrospettiva, una mostra fotografica dedicata a Mario Giacomelli (Senigallia 1925 – 2000), uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento.
Nel 1985 il noto fotografo donò alla comunità di Lonato del Garda tutte le fotografie che egli stesso aveva selezionato per una rassegna presso il Palazzo Municipale. Nelle stanze della Biblioteca civica di Lonato del Garda, dunque, si cela ancora un prezioso tesoro composto da ben 101 fotografie firmate Giacomelli.
In mostra alcune tra le immagini più rappresentative di Mario Giacomelli
Dopo l’ultima esposizione del Fondo fotografico, avvenuta nel 2004, l’Amministrazione ha costituito un gruppo di lavoro guidato dalla Fondazione Ugo Da Como per l’organizzazione della mostra attualmente in corso, curata da Filippo Maggia in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli e composta da 81 delle 101 fotografie di proprietà del Comune di Lonato del Garda rappresentative di diverse fra le celebri serie che hanno reso famosa la produzione di Mario Giacomelli, come quella dei seminaristi, dei paesaggi immortalati da alta quota, di Scanno.
Le parole di Filippo Maggia nel catalogo della mostra
“Di questa raccolta alcune opere fungono da esempi compiuti dello stile unico che contraddistingue ancora oggi la fotografia di Giacomelli: il taglio plastico e la composizione pittorica dell’immagine La fotomodella del 1955; il bianco e nero abbacinante, quasi fluorescente emanato dalla celebre fotografia del bambino di Scanno, frutto di un’attesa lunga e ragionata; i giovani seminaristi ripresi dall’alto che paiono sospesi nel vuoto, su di un pavimento di cui Giacomelli ha cancellato quasi ogni traccia scolpendo il nero dei soggetti sullo sfondo bianco; il volto di una donna anziana che affiora alla base di un’immagine dove danzano figure scure, realizzata con due negativi, una fotografia inventata per rappresentare “il volto della morte”; il bambino leggermente sfocato che guarda la macchina fotografica tenendo a fuoco la ragazzina dietro di lui, obbligando così lo spettatore a passare da un piano prospettico a un altro; un volto femminile celestiale, con ombre accennate di gabbiani che lo accompagnano in un volo poetico, onirico, dalla serie su Caroline Branson da Spoon River; le immagini contrastate e severe della serie Presa di coscienza sulla natura degli anni 1976-1984, rigorose metafore del rapporto puro e primitivo che Giacomelli auspica tra uomo e natura. Una raccolta preziosa quella del Comune di Lonato del Garda, un dono di inestimabile valore lasciato da un fotografo unico e, ancora oggi, irripetibile”.
Le parole di Katiuscia Biondi, direttrice dell’Archivio Mario Giacomelli, nel catalogo della mostra
“Giacomelli è grande per aver creato un nuovo e straordinario linguaggio fotografico, fatto di un bianco e nero altamente contrastato, sorprendentemente forte per un’epoca in cui la fotografia si esprimeva in educati toni di grigio. Un linguaggio così inedito da far nascere interrogativi tecnici ed esistenziali, e da essere – da principio – considerato ‘zeppo di errori’. Ma quegli errori ben presto apparvero alla critica come conturbanti rivelazioni di ‘pezzi di reale’ – un reale vero come mai prima, nonostante il Neorealismo di quegli anni”.
La mostra, organizzata dall’Amministrazione Comunale della Città di Lonato del Garda in collaborazione con la Fondazione Ugo Da Como, è realizzata grazie a un contributo di Fondazione Cariplo. Le fotografie sono ospitate nella suggestiva cornice della Sala del Capitano nella Rocca visconteo veneta di Lonato del Garda, all’interno del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como. Il catalogo edito da SKIRA è curato da Filippo Maggia.
Mario Giacomelli, una retrospettiva
- A cura di Filippo Maggia
- Rocca di Lonato del Garda, Via Rocca, 2 – Lonato (BS)
- dal 7 luglio al 29 ottobre 2023
- lunedì-domenica, 10-17
- 5 euro per la mostra e la visita libera della Rocca
- fondazioneugodacomo.it