I migliori scatti provenienti dai concorsi internazionali più prestigiosi, votati da voi lettori sui nostri canali Facebook e Instagram, raccontati direttamente dagli autori: un'avvincente galleria realizzata con il supporto di EIZO.
In data 03 luglio 2023 abbiamo pubblicato un articolo sui vincitori dell’Oasis Photo Contest Roero 2023, dopodiché vi abbiamo invitato a votare una fotografia tramite i nostri canali social. La proposta era quella di valutare cinque immagini da noi selezionate tra gli scatti vincitori del concorso e segnalare alla redazione quella di cui vi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa in più.
Galleria delle fotografie di alcuni vincitori dell’Oasis Photo Contest Roero 2023 proposte dalla redazione per la votazione dei lettori sui canali social di fotocult.it.
Marcio Cabral: vincitore nella categoria Vegetal World dell’Oasis Photo Contest Roero 2023
Marcio Cabral è un fotografo brasiliano attivo da circa vent’anni. La sua passione è nata in epoca analogica e non si è attenuata nel corso del tempo, rimanendo solida anche durante la rivoluzione digitale. Sin da adolescente Cabral ha maturato uno spiccato interesse per la natura e il paesaggio e in particolare per le grotte e le cascate. A un certo punto della sua vita ha sentito l’esigenza di cominciare a registrare le bellezze del mondo per poi condividerle con altre persone, al fine di catturarne l’attenzione e trasmettere loro l’esigenza di preservare l’ambiente.
Il fiore Sempre viva: simbolo del Cerrado
La fotografia vincitrice della categoria Vegetal World dell’Oasis Roero Photo Contest 2023 è una panoramica di un campo di fiori selvatici. Si tratta di fiori di Paepalanthus Chiquitensis Herzog – una delle 40 specie di Paepalanthus – una tipologia molto rara, che cresce nel delta del Cerrado in Brasile e in particolare in aree in cui si è appena verificato un incendio. Quelle di Paepalanthus Chiquitensis Herzog sono le prime piante a spuntare dopo che una foresta è stata danneggiata o distrutta dalle fiamme, e proprio per questa ragione vengono chiamate, in gergo popolare, Sempre vivas (sempre vive) o Chuveirinhos (piccole docce). Il Cerrado, la savana brasiliana, è un’ecoregione che presenta la più grande biodiversità del mondo e questo fiore è uno dei suoi simboli, poiché rappresenta la tenacia e la capacità di rinnovarsi e resistere alla deforestazione che affligge l’area.
La fotografia panoramica di Marcio Cabral
La panoramica di Marcio Cabral si compone di otto scatti verticali: quattro per il cielo e quattro per le piante. Il fotografo ci ha raccontato: “Ho sfruttato le particolari caratteristiche del sensore della mia fotocamera, una Canon Eos Ra, per ottenere immagini che permettessero di apprezzare i veri colori della nebulosa. Ho atteso che l’arco della Via Lattea si allineasse con la montagna e mi sono servito di una luce flash per illuminare le piante in ognuna delle otto pose che compongono la panoramica finale. Sono stati necessari diversi tentativi a causa del vento che muoveva le piante, nonché per ottenere una luce uniforme al fine di raggiungere un risultato omogeneo in fase di montaggio”.
L’autore ha realizzato, nella stessa location e con gli stessi soggetti, anche una panoramica a 360° raggiungibile cliccando qui.
Schermata di una porzione della panoramica a 360° realizzata da Mario Cabral nella stessa occasione in cui ha scattato le otto pose per la fotografia raccontata in questo articolo.
Fotografia astronomica: colori naturali o postproduzione?
Per soddisfare la curiosità di un nostro lettore abbiamo domandato a Marcio Cabral se i colori della sua fotografia fossero del tutto naturali o accentuati tramite un lavoro di postproduzione. Il fotografo ci ha risposto che “La fotocamera Canon Eos Ra è più sensibile agli infrarossi e consente una migliore trasmissione della banda H-Alfa. Ciò significa che grazie ad essa è possibile apprezzare i colori della nebulosa che non sono visibili a occhio nudo e che non sarebbero registrati dal sensore di una fotocamera convenzionale”
Tre fotografie scattate con una Canon Eos Ra. Le immagini sono tratte dal sito store.canon.it.
“Per ottenere colori simili quando si fotografano la Via Lattea o le nebulose – ha proseguito l’autore – occorre utilizzare tecniche di ripresa consolidate per la fotografia astronomica ed elaborare con cura i file Raw. Gran parte delle immagini di spazio profondo prodotte dagli astrofotografi hanno colori simili a quelli della mia panoramica, se non addirittura più saturi. Le fotografie scattate con fotocamere ottimizzate o modificate per l’astrofotografia producono immagini del cielo più vivide, in cui è possibile distinguere le stelle più calde (quelle di colore blu o bianco) da quelle più fredde (di colore rosso o arancio)”.
Una schermata del profilo Instagram di Marcio Cabral: @marciocabralphotography.
- mirrorless full frame Canon Eos Ra
- Canon RF 15-35mm f/2,8L IS USM a 15mm
- 20 secondi per il cielo e 30 secondi per le piante
- f/2.8 per il cielo e f/5 per le piante
- 5000 per il cielo e 2500 per le piante
- lampada flash Scurion
- unione delle pose tramite PTgui e ottimizzazione della panoramica in Adobe Photoshop
Questo dedicato a Marcio Cabral rientra nel piano di articoli realizzati da fotocult.it con il supporto di EIZO per la categoria Top Shot. L’iniziativa vede protagonisti appassionati o professionisti del settore dell’imaging nominati vincitori, finalisti o semifinalisti di concorsi fotografici internazionali. Le fotografie raccontate sono scelte dal pubblico di fotocult.it sui canali social ufficiali di Facebook e Instagram tramite votazione.
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