Pisa
Dal 26 dicembre 2024 al 4 maggio 2025
Elliott Erwitt (1928-2023) non si è mai concentrato sui paesaggi: cercava le persone – e spesso gli animali – da guardare da vicino, il più delle volte con curiosità e ironia. A un anno dalla sua scomparsa, gli Arsenali Repubblicani di Pisa ne celebrano la carriera fotografica nella retrospettiva intitolata Elliott Erwitt. Icons, in programma dal 26 dicembre 2024 al 4 maggio 2025.
Le icone di Elliott Erwitt
In mostra ottanta fotografie iconiche in bianco e nero che catturano scene di umanità perlopiù appartenenti al secolo scorso e raccontano l’inconfondibile stile romantico e al tempo stesso leggero di un autore dalla spiccata sensibilità. Sulle pareti dell’esposizione, i visitatori potranno ammirare il confronto tra Nixon e Kruscev, la commovente immagine di Jackie Kennedy al funerale di John F. Kennedy, l’iconico incontro di boxe tra Muhammad Alì e Joe Frazier, nonché i ritratti di Marilyn Monroe, Che Guevara e Marlene Dietrich.
Elliott Erwitt: dagli autoritratti ai cani
Oltre ai ritratti delle celebrità la mostra comprende gli ironici autoritratti, gli scatti più intimi – come quello della primogenita di Erwitt ripresa su un letto insieme alla madre – e le immancabili fotografie dei cani, protagonisti indiscussi di molte delle fotografie scattate dall’autore.
Erwitt apprezzava, dei cani, l’atteggiamento irriverente, libero e svincolato dalle comuni regole che condizionano gli esseri umani.
Il fotografo ha realizzato moltissimi scatti “dal punto di vista dei cani”, lasciando comparire nelle sue composizioni solo le scarpe o una parte delle gambe dei loro padroni. Erwitt voleva che queste fotografie risultassero buffe e per questo metteva in atto ingegnose strategie, come suonare una trombetta o emettere una specie di latrato, per ottenere dagli animali una reazione il più naturale possibile.
Qualcosa in più su Elliott Erwitt
Elliott Erwitt, nato nel 1928 a Parigi da una famiglia di emigrati russi, trascorse i suoi primi anni di vita in Italia, a Milano. All’età di dieci anni si trasferì in Francia con la sua famiglia e da qui negli Stati Uniti, nel 1939, prima a New York e, due anni dopo, a Los Angeles. Durante gli studi alla Hollywood High School, Erwitt lavorò in un laboratorio di fotografia che sviluppava stampe “firmate” per i fan delle star di Hollywood.
In occasione delle sue incursioni newyorchesi a caccia di lavoro, incontrò personalità come Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker, che amarono le sue fotografie al punto da diventare i suoi mentori. Nel 1949 Erwitt tornò in Europa, viaggiò immortalando realtà e volti in Italia e in Francia, iniziando così la sua carriera di fotografo professionista.
Chiamato dall’esercito americano nel 1951, continuò a lavorare per varie pubblicazioni e, contemporaneamente, anche per l’esercito stesso, mentre soggiornava in New Jersey, Germania e Francia. Congedato nel 1953, Elliott Erwitt venne invitato da Robert Capa, socio fondatore, a unirsi all’agenzia Magnum Photos in qualità di membro fino a diventarne presidente nel 1968 per tre mandati. Oggi Erwitt è riconosciuto come uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi. I suoi libri, i saggi giornalistici, le illustrazioni e le sue campagne pubblicitarie sono apparsi su pubblicazioni di tutto il mondo per oltre quarant’anni. Il fotografo si è spento nella sua casa di New York a 95 anni, il 29 novembre 2023.
“Elliott Erwitt”, spiega la curatrice della mostra Biba Giacchetti, “non è solo l’autore delle immagini, ma anche il co-curatore della collezione esposta. Insieme, abbiamo selezionato ogni pezzo per creare un percorso che rappresenta la sua genialità, il suo sguardo sul mondo e la capacità di raccontare l’umanità con leggerezza e profondità.”
Elliott Erwitt. Icons è organizzata da ARTIKA in collaborazione con Orion57 e il Comune di Pisa.
Elliott Erwitt. Icons
- A cura di Biba Giacchetti
- Arsenali Repubblicani, via Bonanno Pisano, 2 – Pisa
- dal 26 dicembre 2024 al 4 maggio 2025
- mer-ven 10-13 e 14-19; sab-dom e festivi 10-19; lun-mar chiuso
- intero 14 euro, ridotto 12 euro
- artika.it
La mappa delle mostre di fotografia su fotocult.it
Continua il magico viaggio italiano di Henri Cartier-Bresson
dal 14 febbraio al 2 giugno...
Quella volta in cui Wim Wenders incontrò Martin Scorsese che aveva appena bucato
dal 28 gennaio al 15 marzo...
“Gli Americani” di Robert Frank prima, “Gli Italiani” di Bruno Barbey poi
dal 22 dicembre 2024 al 4...
La figura femminile e i suoi simboli secondo Ilaria Sagaria, in un limbo tra fotografia e pittura
dal 23 gennaio al 22 marzo...
Tre grandi fotografi raccontano la stupefacente biodiversità italiana
dal 20 gennaio al 30 aprile...