Roma
Dal 24 gennaio al 5 maggio 2024
Prorogata al 29 settembre 2024
Otto note architetture italiane in cui non si abita, ma che albergano ricordi e sensazioni importanti per i singoli individui e per la collettività: sono queste costruzioni le protagoniste di Architetture Inabitabili, la mostra di Archivio Luce Cinecittà in programma dal 24 gennaio al 29 settembre 2024 presso i Musei Capitolini della Centrale Montemartini di Roma, la prima centrale elettrica della città, trasformata poi in museo.
L’esposizione illustra otto esempi di architetture inabitabili distribuite su tutto il territorio nazionale, e lo fa attraverso fotografie e filmati provenienti in buona parte dall’Archivio Luce, ma anche da altri archivi e istituzioni quali l’Archivio Alperia, il Museo Alta Val Venosta, il CISA Andrea Palladio, la Fondazione Benetton, la Fondazione Burri, la Fondazione Dalmine, l’Archivio Fiat, l’Archivio Giò Ponti, l’Archivio Italgas, il Museo d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”, la Triennale di Milano e la Fototeca Trifernate.
Grandi fotografi alle prese con le architetture inabitabili
Tra le circa centocinquanta immagini – alcune con carattere documentario e sociale, altre più autoriali – che fanno parte della mostra, spiccano le foto di grandi autori italiani come Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Guido Guidi, Marzia Migliora e Gianni Leone. Non mancano contributi internazionali, che includono le immagini di Mark Power, Sekiya Masaaki e Steve McCurry. Coinvolti nel progetto anche i due fotografi contemporanei Francesco Jodice e Silvia Camporesi, che rientrano tra gli autori in mostra con immagini appositamente realizzate per l’esposizione romana, dalle quali è stata tratta la copertina del catalogo.
Le otto architetture inabitabili della mostra
– Il Gazometro di Roma, che emerge come un moderno Colosseo, presenza iconica nei film e nelle serie TV degli ultimi anni e visibile pure dalla Centrale Montemartini, che ospita la mostra e che offre al visitatore un suggestivo confronto tra l’architettura e il mondo circostante.
– Il Memoriale Brion ad Altivole (TV), un complesso architettonico progettato dall’architetto Carlo Scarpa e concepito come luogo di sepoltura per la famiglia Brion.
– Il campanile semisommerso di Curon, affascinante struttura romanica situata nel lago di Resia in Trentino-Alto Adige, che ricorda il paese sommerso nel 1950 al fine di creare un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica.
– Il Cretto di Gibellina, installazione commemorativa dell’artista Alberto Burri, un grande sudario di cemento bianco che ingloba le macerie della città di Gibellina, distrutta nel terremoto del Belice del 1968.
– Il Lingotto di Torino, storico e famosissimo complesso architettonico – progettato da Giacomo Matté Trucco – che un tempo ospitava la fabbrica della FIAT, divenendo simbolo della storia industriale della città.
– Gli Ex Seccatoi di Città di Castello, che nel 1966 ospitarono i libri alluvionati di Firenze, che qui vennero “curati”; perduta definitivamente la loro funzione originaria con l’abbandono della coltura del tabacco negli anni ’70, dal 1990 ospitano gli ultimi grandi cicli pittorici di Alberto Burri.
– La Torre Branca, originariamente torre littoria, progettata da Gio Ponti, concepita come una struttura temporanea per la Triennale del 1933, caratterizzata da una struttura a traliccio in acciaio e dotata di ascensore che permette ai visitatori di raggiungere la cima e godere di una vista panoramica su Milano; è stata restaurata dopo un periodo di relativo abbandono, ed è ritornata a essere visitabile dal 2002.
– I Palmenti di Pietragalla, testimonianza dell’ingegno dei vignaiuoli locali, un’architettura rupestre in pietra formata da oltre duecento costruzioni disposte su diverse quote, un tempo utilizzate come laboratori per la produzione del vino, che creano un impatto paesaggistico notevole, evocando atmosfere fiabesche.
Francesco Jodice racconta la sua Torre Branca
“Al mio coinvolgimento nel progetto intitolato ‘Architetture Inabitabili’ da parte di Cinecittà e dall’Istituto Luce – racconta Francesco Jodice – ho cercato di trovare una mia relazione tra la Torre Branca e il significato iconico che questo artefatto ha per la città di Milano. Ho ricostruito una sorta di memoria del luogo attraverso brani letterari e materiali cinematografici che avevano messo la Torre al centro della storia della città. Il mio intento è stato quello restituire un’atmosfera surreale, metafisica, e di dare nuovamente una centralità a questa architettura rispetto al paesaggio circostante. In una delle immagini iconiche della mostra ho cercato di creare una sorta di affronto/confronto tra la frattalità della natura e il disegno architettonico voluto da Gio Ponti negli anni Trenta”.
Otto scrittori narrano i luoghi inabitabili
Il catalogo, edito da Archivio Luce Cinecittà con Marsilio Arte, è arricchito dai testi inediti di otto
scrittori che regalano una narrazione personale ed intima dei luoghi, suggerendo ulteriori chiavi di
lettura delle architetture: le loro valenze simboliche, affettive, storiche. Gli autori sono:
– Edoardo Albinati (sul Gazometro, Roma)
– Stefania Auci (sul Grande Cretto di Gibellina)
– Gianni Biondillo (sulla torre Branca a Milano)
– Andrea Canobbio (sul complesso industriale del Lingotto, Torino)
– Francesca Melandri (sul campanile di Curon Venosta)
– Andrea Di Consoli (sui Palmenti di Pietragalla)
– Tiziano Scarpa (sul Memoriale Brion, a San Vito di Altivole)
– Filippo Timi (sugli Ex Seccatoi di Città di Castello)
Il catalogo, oltre alle immagini e ai testi degli scrittori, contiene i saggi dei curatori, una prefazione del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e una postfazione di Marco Belpoliti.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata e realizzata da Archivio Luce Cinecittà, ideata dalla Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia e curata da Chiara Sbarigia con Dario Dalla Lana. I servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
Architetture Inabitabili
- A cura di Chiara Sbarigia con Dario Dalla Lana
- Musei Capitolini, Centrale Montemartini di Roma, via Ostiense, 106 – Roma
- dal 24 gennaio al 29 settembre 2024
- martedì-domenica, 9-19. Lunedì chiuso
- residenti intero 9 euro, ridotto 8 euro; non residenti intero 11,50 euro, ridotto 9 euro
- centralemontemartini.org