Nel primo appuntamento dedicato alla nuova Panasonic Lumix S1R II ci siamo concentrati sugli aspetti esteriori della fotocamera, esaminandone e descrivendone il design e l’ergonomia, senza ovviamente trascurare le caratteristiche tecniche e tutte le implementazioni che la differenziano dal modello di precedente generazione. Ora, però, è tempo di procedere verso quello che davvero conta per i fotografi, ossia l’analisi della qualità dell’immagine. In questa seconda parte vi mostreremo il comportamento della fotocamera impiegata in diversi banchi di prova: analizzeremo e commenteremo le sue capacità in termini di risoluzione, gamma dinamica, tenuta agli alti ISO, ma pure le sue prestazioni quando chiamata in causa per realizzare immagini ad alto tasso di dinamismo. Insomma, cercheremo di capire se questa Lumix S1R II ha le carte in regola per imporsi sul mercato come una delle migliori mirrorless full-frame o se, comunque, riuscirà a dare del filo da torcere a qualche concorrente. Qui sotto, intanto, una breve carrellata di immagini.





Panasonic Lumix S1R II: c'è una sola rivale
La Panasonic Lumix S1R II si inserisce in un segmento di mercato popolato da diverse alternative di altissimo livello. Tra i modelli con cui potrebbe essere legittimamente confrontata citiamo la Sony A7R V, la Canon EOS R5 e la Nikon Z8, tutte fotocamere che offrono prestazioni eccellenti in ambito fotografico e, in alcuni casi, anche video. Tuttavia, ad avviso di chi scrive, la vera contendente di questa fotocamera non è nessuno di questi modelli, superiori anche per prezzo, bensì la Nikon Z7 II. Pur essendo stata lanciata qualche anno fa, infatti, la Nikon Z7 II continua a rappresentare una delle prime scelte per chi cerca una fotocamera full-frame con un’ottima qualità d’immagine, una buona ergonomia e un prezzo competitivo (proprio come quello della S1R II). Le due fotocamere, inoltre, condividono molte caratteristiche, tra cui una risoluzione simile e diverse impostazioni pensate per i fotografi anche molto esigenti. Comparto video, AF e stabilizzatore sono, invece, gli aspetti dove la S1R II appare meglio attrezzata rispetto alla mirrorless del sistema Z.
La Nikon Z7II si distingue per un corpo piuttosto compatto e leggero, ma comunque in grado di assicurare un’ergonomia piacevole e una qualità d’immagine eccellente (grazie al sensore da 45,7 megapixel privo di filtro passa-basso). I file che questa fotocamera è in grado di generare sono ancora oggi apprezzabilissimi per gamma dinamica e tenuta agli alti ISO e la raffica a 10 fps, in fin dei conti, può essere considerata adeguata per il tipo di utenza a cui è destinata. La Lumix S1R II si presenta però come il frutto naturale di alcuni anni di evoluzione: è più veloce (40fps con otturatore elettronico), stabilizza meglio (fino a 8EV anziché 5), il suo database AF è più ricco e anche in video si distingue per la possibilità di registrare in 8K/30p, 4K/120p o quella di sfruttare il formato ProRes RAW. Anche sul piano ergonomico la Lumix S1R II adotta un design più robusto e imponente, schierando una dotazione di comandi e ghiere, a nostro avviso, più unica che rara nel panorama attuale. Qui in basso vi proponiamo le schede tecniche sintetiche dei due modelli per permettervi di confrontare rapidamente le caratteristiche principali.
Su smartphone, ruota in orizzontale per facilitare la lettura della tabella.
Panasonic Lumix S1R II | Nikon Z7 II | |
Materiale | Magnesio e alluminio | Magnesio e alluminio |
Dimensioni | 134x102x92 mm | 134x101x70mm |
Peso | 795g | 705g |
Sensore | Full-frame da 44,3MP | Full-frame da 45,7MP |
Stabilizzazione d’immagine (IS) | Sì, fino a 8 stop | Sì, fino a 5EV |
ISO Standard | 80-51.200 | 64-25.600 |
Processore | L² | Doppio Expeed 6 |
Monitor | 3″ e 1,84MP, articolato | 3,2″ e 2,1MP, basculante |
Mirino | OLED da 5,76MP | OLED da 3,69MP |
Raffica | Fino a 40fps (otturatore elettronico) | Fino a 10fps |
Ripresa video | 8K/30p, 5.8K Apple ProRes RAW HQ | 4K/60p |
Connessioni fisiche | USB-C, HDMI, Microfono, Cuffie | USB-C, HDMI, Microfono |
Flash integrato | No | No |
Autonomia | circa 370 scatti | Circa 330 scatti |
Prezzo solo corpo al lancio | 3.600 euro | 3.600 euro |
E ora lasciamo parlare le immagini, partendo dall’analisi della risoluzione (quella nativa e quella ottenibile in modalità multiscatto), e proseguendo con i test della gamma dinamica e di tenuta agli alti ISO. Infine, valuteremo l’autofocus della S1R II, e anche l’efficacia del suo stabilizzatore. Buona lettura.
La risoluzione e l'alta risoluzione della Panasonic Lumix S1R II
I 44MP di risoluzione della Lumix S1R, se ben sfruttati da ottiche dall’adeguato potere risolvente, faranno già dormire sonni tranquilli agli appassionati di still life, paesaggio, fotografia di architettura… Con la funzione Multishot ad Alta Risoluzione sarà possibile, inoltre, ottenere immagini incredibilmente dettagliate, passando dai 44MP nativi fino a 88MP e 176,5MP grazie alla combinazione di più scatti. Nella prima serie, osserviamo il livello di dettaglio raggiungibile a ciascuna di queste risoluzioni, mettendo in evidenza la nitidezza dei file mostrati a monitor al 100%. Come secondo banco di prova, confrontiamo invece la qualità di un file da 44MP interpolato a 176,5MP con Photoshop, un file da 88MP portato alla stessa risoluzione e, infine, lo scatto originale da 176,5MP ottenuto in Multishot HR con la Lumix. Il confronto evidenzia chiaramente come il sistema multiscatto della S1R II offra un vantaggio tangibile rispetto all’interpolazione software, mantenendo dettagli più fini e una resa più naturale. Degno di nota è anche il comportamento della modalità multiscatto con soggetti non completamente statici: la S1R II gestisce bene eventuali movimenti, evitando la comparsa di artefatti evidenti e rendendo questa funzione più versatile rispetto a soluzioni simili adottate da altri produttori.
Panasonic Lumix S1R II: gamma dinamica alteluci
Nonostante il sensore della Panasonic Lumix S1R II non sia quello con la più alta risoluzione sul mercato, il numero di pixel a sua disposizione resta comunque ben al di sopra della media delle full frame in circolazione. E sorprende, in tal senso, la notevole capacità di recupero delle alte luci, sia in JPG grazie allo strumento iDinamico (qui lo vediamo in azione alla massima intensità) sia – e soprattutto – in RAW, formato in cui la gamma dinamica di questa fotocamera si esprime al meglio, offrendo un ampio margine di recupero anche dei dettagli presenti nelle zone più luminose, solitamente quelli più complicati da riportare in gamma.
Panasonic Lumix S1R II: gamma dinamica ombre
Ugualmente impressionante è la capacità della Lumix S1R II di recuperare informazioni nelle aree in ombra, restituendo al fotografo un’ottima gamma dinamica. Sia in JPG, sempre con l’ausilio della funzione iDinamico, sia in RAW, dove il potenziale è massimo, la fotocamera permette di “riportare alla luce” dettagli nascosti senza generare rumore cromatico o di luminanza particolarmente invadente.
Nikon Z50 II: le prestazioni alle alte sensibilità ISO
E a proposito di rumore, qui vediamo il comportamento della Lumix S1R II alle varie sensibilità ISO partendo da quella minima, fino ad arrivare ai 51.200 ISO (vertice della gamma Standard). I risultati sono, tutto sommato, positivi, pur senza raggiungere le prestazioni offerte dalle migliori fotocamere sotto questo aspetto. In JPG, il livello di dettaglio e la gestione del rumore restano accettabili fino a 3200 ISO, mentre in RAW è possibile spingersi senza troppi compromessi fino a 6400 ISO, mantenendo una buona qualità d’immagine. Considerando, però, che il sensore della Panasonic Lumix S1R II è un’unità ad elevata densità di pixel, si dimostra tra i migliori della sua categoria offrendo un equilibrio convincente tra risoluzione e gestione del rumore.
Panasonic Lumix S1R II: riconoscimento e inseguimento di un veicolo
In questa breve clip vi mostriamo le capacità della Panasonic Lumix S1R II nel mantenere a fuoco un soggetto estremamente dinamico, dal movimento imprevedibile e di in grado di effettuare variazioni di velocità notevoli. Il test è stato realizzato con il Lumix S 70-200mm f/4, il che ha reso ancora più impegnativo l’inseguimento, considerando le dimensioni relativamente ridotte del modellino: quando posizionato a grande distanza, risultava difficile da individuare all’interno dell’inquadratura. Nonostante ciò, la Lumix S1R II ha gestito la situazione con efficacia, rimanendo agganciata al soggetto senza particolari esitazioni. L’autofocus è stato impostato per riconoscere un’automobile nell’intero fotogramma, e il sistema ha dimostrato di saper lavorare con precisione anche in condizioni di luce non ottimali.
10fps, otturatore meccanico













Al di là delle ottime capacità di tracking e riconoscimento del soggetto mostrate nel video, l’affidabilità dell’autofocus della Lumix S1R II utilizzata per scattare a raffica con otturatore meccanico attivo (a 10 fps) non è risultata impeccabile. Questo comportamento lo abbiamo osservato anche su altre Lumix passate per la redazione, ma pure su alcuni modelli della concorrenza, (l’ultima in ordine di apparizione, la Nikon Z50 II). La scarsa affidabilità di queste mirrorless utilizzate nelle condizioni appena descritte dipende dal temporaneo oscuramento del sensore causato dal movimento delle tendine. Tuttavia, come vedremo nel prossimo test, quando l’otturatore elettronico entra in gioco e la fotocamera raggiunge i 40 fps, l’affidabilità dell’autofocus diventa eccezionale, rivelandosi estremamente preciso anche nelle riprese più dinamiche.
40fps, otturatore elettronico






































































In questa sequenza, realizzata a 40fps in JPG , vi mostriamo ben 90 fotogrammi corrispondenti a poco più di due secondi di raffica. Quasi tutte le immagini risultano perfettamente a fuoco, con solo qualche lieve incertezza in pochi fotogrammi in cui l’aggiornamento della messa a fuoco risulta leggermente in ritardo rispetto al soggetto, comunque particolarmente rapido e imprevedibile nei movimenti. Se da un lato la Panasonic Lumix S1R II si dimostra estremamente affidabile e concreta nel riconoscimento e nel tracciamento del soggetto, dall’altro emergono alcuni limiti che non ne caldeggiano un utilizzo spinto nella fotografia sportiva. Anche con una veloce scheda CFExpress, infatti, la fotocamera – così impostata – permette solo pochi secondi di raffica prima che il buffer arrivi a saturazione, richiedendo poi diversi secondi per il completo svuotamento della memoria. Si tratta dunque di una fotocamera pensata per gestire bene anche scene dinamiche, ma non indicata specificamente per chi ha esigenze estreme di velocità e continuità di scatto, ambito in cui modelli con buffer più profondo offrono prestazioni nettamente superiori.
Panasonic Lumix S1R II: lo stabilizzatore
Il sistema di stabilizzazione della Panasonic Lumix S1R II, combinato con ottiche Dual IS compatibili, promette fino a 8 stop di compensazione. Tuttavia, nella pratica, con un 200mm già a 1/8 sec iniziano a comparire segni di micromosso. Il motivo è che, per quanto avanzato, uno stabilizzatore non può eliminare completamente il mosso soggettivo del fotografo quando si scatta con tempi così brevi. Per valutare davvero l’efficacia del sistema, quindi, potrebbe valere la pena ragionare al contrario, ossia stabilire un tempo di scatto moderatamente lento (1/15sec, 1/30sec) e verificare fino a che focale, in allungo, si riesce a ottenere 5 fotogrammi su 5 perfettamente nitidi.
Panasonic Lumix S1R II: la galleria di immagini
Le immagini di questa galleria sono state scattate con la Lumix S1R II durante il Motodays di Roma. Gli scatti ritraggono piloti impegnati in esibizioni di trial, tra salti e acrobazie spettacolari, oltre a momenti della fiera con partecipanti – anche a quattro zampe – appassionati del mondo delle due ruote.
Panasonic Lumix S1R II: i pro e i contro
- Ottima sensazione di solidità trasmessa
- Eccellente ergonomia
- Dotazione completa di comandi diretti e personalizzabili
- Sistemi di mira di buona qualità
- Eccellente risoluzione
- Gamma dinamica superlativa, soprattutto in RAW
- Ottima qualità d'immagine fino a 3200 ISO in JPG e 6400 ISO in RAW
- Raffica elevata
- Funzioni Pre-Burst e Multishot Hi-Res integrate
- Ottima capacità di inseguimento in AF-C con otturatore elettronico attivo
- Autonomia solo discreta
- Il tasto Cestino dovrebbe essere spostato alla destra del monitor
- Il tasto REC frontale è troppo sensibile e può essere premuto per sbaglio
- Scarsa affidabilità nell'inseguimento in AF-C con otturatore meccanico attivo
- Buffer di memoria non particolarmente ampio
Panasonic Lumix S1R II: il verdetto di fotocult.it
Per risoluzione, gamma dinamica e tenuta agli alti ISO, la Lumix S1R II ha poco o nulla da temere al cospetto di altre full frame professionali con sensore ad alta densità come, ad esempio, quelle citate in apertura. La solidità trasmessa dal corpo macchina è eccezionale e l’ergonomia ottima: sono entrambi aspetti che chi è solito scattare fuori dallo studio apprezzerà, oltre quello della tropicalizzazione “estrema”. Ma anche impiegata tra le mura domestiche la Lumix S1R II saprà dire la sua, sia per l’eccellente risoluzione nativa, sia per l’esuberante densità di pixel concessa quando impiegata in modalità Multishot Hi-Res. Il fatto che sia anche veloce non guasta, ma qui c’è da mettere in guardia qualcuno, e ci riferiamo soprattutto ai fotografi sportivi: i 40fps non sono supportati, come su altre fotocamere, da un buffer di memoria particolarmente ampio, pertanto per calarsi a bordo pista o lungo il tracciato di una gara ciclistica ci sono, a nostro avviso, alternative migliori da considerare. Detto questo la Lumix S1R II resta un’ottimo strumento per la caccia fotografica e la fotografia di appostamento, generi di ripresa dove quasi mai l’affondo sul pulsante di scatto si protrae per più di qualche secondo (in più, per evitare di perdere l’attimo giusto, offre pure la modalità pre-burst). Il prezzo al lancio è adeguato alle prestazioni offerte, e se le promozioni non tarderanno ad arrivare, fra qualche settimana la Lumix S1R II potrebbe diventare addirittura un best buy. Il nostro auspicio, nel frattempo, è che Panasonic lavori nell’ampliamento del parco ottiche, in particolare su teleobiettivi e telezoom a lunga gittata relativamente economici, come molti se ne vedono negli ultimi tempi.
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