Qualche giorno dopo essere diventato papà il fotoreporter palestinese Mohammed Salem era di fronte a Inas Abu Maamar, una donna palestinese che abbracciava il cadavere della nipote di cinque anni, accovacciata a terra all’obitorio dell’ospedale Nasser di Gaza. Salem ha scattato una foto di quel momento che ha descritto come “potente e triste, capace di riassumere il senso più ampio di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza”. L’immagine, intitolata A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece, è valsa al suo autore il World Press Photo 2024.
Gli adulti che sbagliano, i bambini che pagano: un altro abbraccio intriso di morte si piazza in cima all’angosciante sequenza di immagini vincitrici delle passate edizioni del prestigioso concorso di fotogiornalismo, la più recente delle quali – lo ricordiamo – ritraeva una donna incinta ferita, trasportata su una barella tra le macerie di un ospedale di Mariupol (Ucraina) in seguito a un attacco russo.
Secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), donne e bambini palestinesi rappresentano, allo stato attuale, più di due terzi del bilancio delle vittime del conflitto israelo-palestinese e Mohammed Salem ha saputo racchiudere la drammaticità di questo dato in un’immagine – un silenzioso grido di dolore, composto ma potente – le cui protagoniste dal volto celato si trasformano in simboli universali.
La fotografia vincitrice del World Press Photo 2024 ritrae Inas Abu Maamar – una donna palestinese di 36 anni – che tiene in braccio il cadavere della nipote di cinque anni, Saly, uccisa insieme alla madre e alla sorella durante un attacco missilistico israeliano che ha colpito la loro casa a Khan Younis (Gaza) nel corso del conflitto israelo-palestinese inaspritosi a partire dal 7 ottobre 2023.
Dopo aver sollecitato, il 13 ottobre 2023, una pronta evacuazione degli abitanti di Gaza verso la zona a sud della riserva naturale di Wadi Gaza, Israele ha bombardato pesantemente Khan Younis, proprio a poco più di venti chilometri a sud di Wadi Gaza, colpendo molte delle famiglie che avevano lasciato Gaza City giorni prima.
Mohammed Salem, classe 1985, è un fotoreporter palestinese di base nella Striscia di Gaza e lavora con Reuters dal 2003. Documenta principalmente il conflitto tra palestinesi e israeliani, ma si è dedicato anche a diversi eventi di cronaca internazionale.
Salem è stato uno dei vincitori del China International Press Photo Contest del 2004 e ha vinto due volte il Pictures of the Year International (POYI), nel 2018 e nel 2023. Salem ha anche ricevuto il Dubai Press Club Media Award e nel 2010 ha conquistato il secondo posto nella categoria Spot News del World Press Photo.
Tutti i vincitori globali del World Press Photo 2024
Tra gli altri vincitori globali dell’edizione 2024 del noto concorso di fotogiornalismo Valim-babena di Lee-Ann Olwage (Sud Africa, per GEO) ha vinto il riconoscimento di World Press Photo Story of the Year, mentre The Two Walls di Alejandro Cegarra (Venezuela, The New York Times/Bloomberg) ha conquistato il World Press Photo Long-Term Project Award. A Julia Kochetova (Ucraina), invece, il premio World Press Photo Open Format, per il progetto intitolato War Is Personal.
World Press Photo Story of the Year
Valim-babena – Lee-Ann Olwage, Sud Africa, GEO
Il valim-babena è un principio malgascio che consiste in un’espressione d’amore e più precisamente nel dovere dei figli adulti di aiutare i genitori: una sorta di rimborso di un debito morale per le cure che i genitori hanno dedicato alla crescita dei figli. Il valim-babena è rappresentato dalla storia di Paul Rakotozandriny, “Dada Paul” – novantunenne che convive da undici anni con la demenza senile – e sua figlia Fara Rafaraniriana, che lo assiste amorevolmente.
Fino a due anni fa, nessuno sapeva che Dada Paul fosse malato e i suoi dieci figli lo ritenevano “impazzito”, attribuendo i suoi sintomi a un eccessivo consumo di alcol. Fara è stata l’unica figlia a insospettirsi il giorno in cui il padre, autista in pensione, non riuscì a trovare la strada di casa dopo essere andato a prenderla al lavoro. Fara, che non aveva mai sentito parlare di demenza o di Alzheimer, contattò Masoandro Mody, l’unica organizzazione in Madagascar a fornire supporto e formazione ai familiari di persone affette da demenza, ricevendo le conoscenze e il sostegno necessari per prendersi cura di Dada Paul.
World Press Photo Long-Term Project Award
The Two Walls – Alejandro Cegarra, Venezuela, The New York Times/Bloomberg
Attingendo alla sua esperienza diretta di migrazione dal Venezuela al Messico nel 2017, il fotografo Alejandro Cegarra ha scelto di lavorare a un progetto di documentazione rispettosa della tematica, quanto mai attuale, delle crisi migratorie. The Two Walls è stato realizzato alle frontiere del Messico, dove l’inasprimento delle politiche di immigrazione da parte di Stati Uniti e Messico – a partire dal 2019 – ha fatto sì che migliaia di persone rimanessero bloccate nelle città messicane di confine, in aree spesso controllate da autorità corrotte e cartelli della droga. I migranti e i richiedenti asilo costretti ad aspettare per periodi indefiniti in campi improvvisati, decidono spesso di viaggiare sul tetto dei treni merci per raggiungere il confine con gli Stati Uniti, in condizioni estremamente pericolose che provocano numerosi incidenti mortali.
World Press Photo Open Format Award
War Is Personal – Julia Kochetova, Ucraina
Fotografie, poesie, clip audio e musica costituiscono il sito web creato dalla fotografa ucraina Julia Kochetova. Il progetto multidisciplinare War Is Personal unisce il fotogiornalismo allo stile documentaristico personale di un diario, con l’intento di mostrare al mondo cosa significa vivere la guerra russo-ucraina come realtà quotidiana, in uno stallo che dura ormai da mesi, continuando a provocare decine di migliaia di vittime civili e militari nonostante l’attenzione internazionale si sia spostata altrove. Il progetto offre una prospettiva singolare e personale sulle immagini di guerra.
Oggi, 18 aprile 2024, i quattro vincitori mondiali – tra cui il World Press Photo of the Year sono stati annunciati all’apertura alla stampa della mostra ammiraglia World Press Photo 2024 presso De Nieuwe Kerk ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, e contemporaneamente online.
La mostra del World Press Photo 2024 sarà esposta in oltre 60 località in tutto il mondo, tra cui Amsterdam, Londra, Berlino, Roma, Città del Messico, Rio de Janeiro, Hong Kong, Taipei, Sydney, Toronto e Tunisi.
Le gallerie complete dei vincitori del World Press Photo 2024 sono visibili sul sito ufficiale del concorso.
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