Quasi 4.500 donne e ragazze indigene sottoposte a trattamenti di contraccezione forzata, tramite l’impianto – spesso non consensuale – di spirali intrauterine: accadeva tra il 1966 e il 1975 in Groenlandia, quando le autorità danesi scelsero di attuare un piano di riduzione della crescita della popolazione inuit. Sulla deplorevole vicenda, la fotografa francese Juliette Pavy ha incentrato Spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women, la serie fotografica candidata ai Sony World Photography Awards 2024 che le è valsa il titolo di Photographer of the Year, conferitole durante la cerimonia di gala tenutasi a Londra la sera del 18 aprile.
Nel corso della serata, come di consueto, sono stati annunciati tutti i vincitori di categoria della Professional Competition, nonché i vincitori della Open Competition, della Student Competition e della Youth Competition oltre che la vincitrice del Sustainability Prize 2024.
Con Spiralkampagnen, dunque, il lato più impietoso dell’essere umano svetta ancora una volta sul podio di uno dei più noti concorsi internazionali di fotografia, in un progetto che punta i fari su una delle principali urgenze dei nostri tempi: ritrovare la rotta della convivenza rispettosa tra individui, gruppi, comunità.
La notizia della spiralkampagnen – questo il nome della campagna di controllo volontario delle nascite condotta dalle autorità danesi in Groenlandia negli anni Sessanta e Settanta – è stata resa pubblica per la prima volta da un podcast danese nella primavera del 2022. Successivamente il governo danese ha aperto un’indagine ufficiale che si concluderà alla fine del 2024.
Il progetto di Pavy ripercorre il programma della campagna dalle sue origini fino ai giorni nostri e pone in primo piano le prospettive delle vittime, riflettendo sul trauma collettivo vissuto dalla comunità inuit.
“La serie”, si legge nel comunicato stampa rilasciato dalla World Photography Organisation, “utilizza una varietà di formati fotografici: dagli scatti della città di Nuuk e dei suoi spazi clinici, alle immagini a raggi X e alle fotografie d’archivio delle giovani donne coinvolte, passando per i ritratti recenti delle vittime, dei medici che hanno lavorato in Groenlandia durante e dopo il programma e dei parlamentari danesi oggi impegnati nelle indagini attualmente in corso”.
Monica Allende, presidente di giuria della Professional Competition dei SWPA 2024, ha definito decisivo nel giudizio finale l’approccio empatico di Pavy nei confronti dei suoi soggetti. Fotografando le vittime della campagna in modo dignitoso e profondamente intimo, infatti, l’autrice prova a regalare al pubblico una boccata di umanità e di speranza di riscatto da parte della nostra specie.
Tutti i vincitori dei Sony World Photography Awards 2024
Profumo di positivo anche tra gli altri progetti vincitori della 17ª edizione del concorso. Il giovane inglese Liam Man – intervistato qualche giorno fa su fotocult.it – racconta, ad esempio, la magica sinergia tra l’uomo e le meraviglie della natura e vince la Open Competition con la sua Moonrise Sprites over Storr, un paesaggio notturno realizzato in Scozia, del quale la giuria ha apprezzato la narrazione visiva insieme all’eccellenza tecnica.
Kayin Luys (Belgio) della LUCA School of Arts Sint Lukas di Bruxelles si aggiudica, invece, il titolo di Student Photographer of the Year con Don’t Trust Pretty Girls, una serie che parla di famiglia e inclusività e più precisamente della nascita di nuovi legami interpersonali tra il fotografo e i genitori della sua compagna; il quindicenne Daniel Murray (Regno Unito) riceve il titolo di Youth Photographer of the Year con una piacevole immagine dai toni caldi, che cattura l’atmosfera serena di una spiaggia in una giornata di fine estate.
Sustainability Prize 2024
Istituito lo scorso anno con l’intento di premiare i fotografi che mettono in luce un cambiamento positivo per il nostro pianeta, il Sustainability Prize è stato assegnato, nel 2024, a Kathleen Orlinsky (Stati Uniti). La serie vincitrice, intitolata America’s First Wilderness, è incentrata sugli sforzi di conservazione e protezione dell’ambiente e della biodiversità della Gila Wilderness, un’area incontaminata che si estende per 2.250 chilometri quadrati nel sud-est del New Mexico (Stati Uniti) e che nel 1924 è stata definita dal Servizio Forestale ‘la prima area selvaggia del mondo’, abitata da persone che vivono in armonia con l’ecosistema che le circonda.
Il Premio per la sostenibilità fa parte di Creators for the Planet, un programma globale di impegno annuale creato da Creo e sviluppato in collaborazione con la Fondazione delle Nazioni Unite e SonyPictures, che riconosce le storie, le persone e le organizzazioni le cui azioni mettono in evidenza uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Tutti i vincitori e finalisti della Professional Competition dei SWPA 2024
Forte, nelle gallerie dei vincitori e finalisti della Professional Competition, l’impronta tematica legata a questioni ambientali e umanitarie, ormai una sorta di matrice nell’approccio al mondo da parte della fotografia contemporanea. Sempre più fotografi, infatti, incentrano la propria produzione su questioni quali il cambiamento climatico e la necessità di accettazione e rispetto reciproco tra le persone, auspicando un risveglio della consapevolezza e un colpo di coda da parte della coscienza umana.
Significativo, a tal proposito, il conferimento del titolo di Outstanding Contribution to Photography al fotografo brasiliano di fama internazionale Sebastião Salgado, da oltre cinquant’anni uno dei massimi esponenti della fotografia consapevole e impegnata. Più di quaranta immagini di Salgado, selezionate dal fotografo stesso tra i suoi progetti più iconici, saranno esposte alla Somerset House di Londra in occasione della mostra dei Sony World Photography Awards 2024, in programma dal 19 aprile al 6 maggio 2024.
Architecture & Design
1° posto: Siobhán Doran (Irlanda) con la serie Sala Mayor (Living Room)
2° posto: Karol Pałka (Polonia)
3° posto Yaser Mohamad Khani (Repubblica Islamica dell’Iran)
Creative
1° posto: Sujata Setia (Regno Unito) con la serie A Thousand Cuts
2° posto: Mackenzie Calle (Stati Uniti)
3° posto: Tine Poppe (Norvegia)
Documentary Projects
1° posto: Juliette Pavy (Francia) con la serie Spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women
2° posto: Brent Stirton (Sud Africa)
3° posto Davide Monteleone (Italia)
Environment
1° posto: Mahé Elipe (Francia) con la serie Echoes of the Hive
2° posto: Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni (Italia)
3° posto: Maurizio Di Pietro (Italia)
Landscape
1° posto: Eddo Hartmann (Paesi Bassi) con la serie The Sacrifice Zone
2° posto: Jim Fenwick (Regno Unito)
3° posto: Fan Li (Cina continentale)
Portfolio
1° posto: Jorge Mónaco (Argentina) con la serie Portraits and Landscapes
2° posto: Aly Hazzaa (Egitto)
3° posto: Angelika Kollin (Estonia)
Portraiture
1° posto: Valery Poshtarov (Bulgaria) con la serie Father and Son
2° posto: Adali Schell (Stati Uniti)
3° posto: Drew Gardner (Regno Unito)
Sport
1° posto: Thomas Meurot (Francia) con la serie Kald Sòl (Cold Sun)
2° posto: Angelika Jakob (Germania)
3° posto: Tommaso Pardini (Italia)
Still Life
1° posto: Federico Scarchilli (Italia) con la serie Flora
2° posto: Peter Franck (Germania)
3° posto: Beth Galton (Stati Uniti)
Wildlife & Nature
1° posto: Eva Berler (Grecia) con la serie Suspended Worlds
2° posto: Haider Khan (India)
3° posto: Jasper Doest (Paesi Bassi)
Photographer of the Year/Juliette Pavy (Francia)
Premio in denaro di 25.000 dollari (USD)
Apparecchiature di imaging digitale di Sony
Opportunità di presentare un nuovo lavoro in occasione della mostra dei SWPA 2025
Vincitori di categoria della Professional Competition
Kit di imaging digitale Sony
Open Photographer of the Year/Liam Man (Regno Unito)
Premio in denaro di 5.000 dollari (USD)
Apparecchiature di imaging digitale di Sony
Visibilità internazionale
Student Photographer of the Year/ Kayin Luys (Belgio)
Attrezzatura digitale Sony del valore di 30.000 euro per la sua università
Youth Photographer of the Year/Daniel Murray (Regno Unito)
Kit di imaging digitale Sony
Esposizione globale del suo lavoro
Sustainability Prize/Kathleen Orlinsky (Stati Uniti)
Premio in denaro di 5.000 dollari (USD)
Edgar Martins nella mostra dei SWPA 2024
Oltre ai lavori dei vincitori assoluti e di categoria di quest’anno e agli scatti di Salgado, la mostra dei Sony World Photography Awards 2024 include una personale di Edgar Martins, Photographer of the Year 2023. Il fotografo portoghese presenta una selezione di immagini tratte dalla sua serie Anton’s hand is made of Guilt. No muscle or bone. He has a Gung-ho Finger and a Grief-stricken Thumb. Basandosi sul suo progetto vincitore del 2023, Our War, l’esposizione presenta un progetto a lungo termine che commemora la perdita del caro amico di Martins, il fotoreporter Anton Hammerl, ucciso durante la guerra civile libica nel 2011.
Tutte le gallerie dei Sony World Photography Awards 2024 sono visibili sul sito ufficiale del concorso.
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