Venezia
Dal 10 aprile al 10 agosto 2025
I mosaici di istantanee di Maurizio Galimberti sono una delle più inconfondibili firme della fotografia italiana contemporanea.
Con la sua innovativa tecnica che scompone la realtà in quadrati e ne propone una lettura soggettiva e irrazionale, Galimberti ha ritratto i soggetti più noti, spaziando dal cinema allo sport, dalla letteratura alla musica, passando persino per le più iconiche opere della storia dell’arte.
Maurizio Galimberti in mostra a Venezia
Fino al 10 agosto le Stanze della Fotografia di Venezia presentano la mostra Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni Americane di Italo Calvino.
Il percorso espositivo si compone di sei sezioni – Cenacolo, Storia, Sport, Ritratti, Taylor Swift e Luoghi – e insieme ai mosaici più noti (ad esempio quelli che ritraggono Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco) propone al pubblico una selezione di lavori più recenti, alcuni dei quali inediti, come quelli dedicati alla popolarissima cantautrice americana Taylor Swift.
Attraverso la frammentazione della fotografia – spesso già in fase di ripresa – e la manipolazione in fase di sviluppo, Galimberti ha dato vita al suo personale processo creativo, che punta a rappresentare il mondo per come viene da lui percepito, secondo la sua idea di bellezza. Nelle sue immagini l’autore propone differenti punti di vista, ricorrendo a un mix di tecniche che richiamano i tratti portanti delle avanguardie artistiche del Novecento (cubismo, futurismo, surrealismo e dadaismo).
“Le sue invenzioni tecniche, le manipolazioni, i ready-made e i mosaici – osserva il curatore della mostra Denis Curti – non sono altro che la metafora di un linguaggio trasversale che non passa attraverso il filtro della razionalità e proprio per questo diventa emozione. In ogni suo scatto c’è una precisa gestualità, un’azione visuale che trova la sua sintesi all’interno della definizione di ‘Instant Artist’, inventata dallo stesso Maurizio per descrivere la sua produzione, perché, quando decide di trasformare la passione giovanile in professione, sceglie come strumento ideale la macchina fotografica istantanea. Nelle sue mani questo mezzo va oltre il puro dato descrittivo, attraverso un procedimento calcolato e sempre orientato alla trasfigurazione del visibile».
“Durante una delle nostre tante chiacchierate”, aggiunge Curti a proposito del fotografo, “Maurizio ha ribadito più volte di essersi identificato con alcuni personaggi del film di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio e di essersi riconosciuto in particolare nella frase pronunciata da Fabio Schisa: ‘La vita reale non mi piace. Ne voglio un’altra, immaginaria’. Da questa sua dichiarazione si deducono l’attaccamento e la fascinazione che Galimberti ha per lo storytelling”.
La mostra Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni Americane di Italo Calvino è organizzata e promossa da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini in partnership con la Fondazione di Venezia, San Marco Group, Fontana Gruppo e Fondazione Ferrarelle.
Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni Americane di Italo Calvino
- A cura di Denis Curti
- Le Stanze della Fotografia, Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia
- dal 10 aprile al 10 agosto 2025
- tutti i giorni 11-19. Mercoledì chiuso
- intero 14 euro, ridotto 12 euro
- lestanzedellafotografia.it
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