Roma
Dal 1° giugno al 3 settembre 2023
Oltre seicento fotografie che ripercorrono l’evoluzione della rappresentazione del paesaggio italiano dalla metà del XIX secolo fino ai giorni nostri sono in mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma. L’esposizione si intitola L’Italia è un desiderio. Fotografie, paesaggi e visioni 1842-2022 ed è organizzata dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e il Museo di Fotografia Contemporanea, con lo scopo di far conoscere al pubblico il ricco patrimonio fotografico di cui il nostro Paese dispone e valorizzare sia la fotografia storica, sia quella contemporanea.
Il cuore della mostra, dunque, è “il paesaggio, inteso come elemento identitario della cultura italiana – si legge nel comunicato stampa dell’esposizione – nonché soggetto privilegiato delle sperimentazioni artistiche ottocentesche, sia in pittura che in fotografia. Paesaggio che nel corso degli ultimi cinquant’anni torna a rivestire un ruolo centrale nella fotografia italiana, dando vita a una vera e propria scuola, riconosciuta in ambito internazionale”.
Materiali e tecniche fotografiche per rappresentare il paesaggio
I visitatori potranno apprezzare dagherrotipi, primordiali negativi su carta e su vetro, diapositive, lastre, autocromie, stampe vintage e stampe fine art da negativo originale, fino alle stampe a colori in grande formato e alle modalità più contemporanee di presentazione delle immagini che, oltre a consentire al pubblico di scoprire ed apprezzare una straordinaria varietà di materiali e tecniche, condurranno quest’ultimo attraverso un excursus dell’evoluzione delle modalità di rappresentazione del Bel Paese.
L’Italia è un desiderio: il percorso espositivo tra Archivi Alinari e Mufoco
Strutturata secondo un percorso cronologico, l’esposizione presenta al primo piano delle Scuderie del Quirinale le fotografie appartenenti agli Archivi Alinari e al secondo piano, in continuità, le opere delle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea. Lo sguardo dei fotografi dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, le cui opere sono conservate negli Archivi Alinari, vero e proprio giacimento di memorie visive, è rappresentato in mostra da una selezione particolarmente significativa fra cui spiccano le grandi panoramiche di Roma e Firenze di Michele Petagna e di Leopoldo Alinari.
Il racconto visivo procede con la narrazione del mito del viaggio in Italia, radice della civiltà occidentale, attraverso la presentazione di numerose opere delle origini, con autori come Girault de Prangey, Calvert Richard Jones, Frédéric Flachéron, Giacomo Caneva. Attraverso lo scorrere del secolo e l’evoluzione delle modalità tecniche di rappresentazione delle mete italiane più desiderate, si forma l’immaginario fotografico del Paese.
Fotografia sperimentale tra Ottocento e Novecento
Un approfondimento sulla ricerca e sulla continua sperimentazione della fotografia tra Ottocento e Novecento è presentato nella sezione dedicata ai negativi e ai primi tentativi di restituire l’Italia a colori, con autori come lo scienziato Giorgio Roster e con pezzi rari come le autocromie.
Il percorso procede con l’esposizione delle immagini di autori interessati ad affermare la fotografia come strumento artistico e a offrire una soggettiva rappresentazione del mondo, tra cui Vittorio Alinari e Wilhelm von Gloeden.
Un ultimo cambio di passo è rappresentato dalla sezione sulla fotografia tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta del Novecento, con le opere di Vincenzo Balocchi e Luciano Ferri, Alberto Lattuada, e di Fosco Maraini le cui immagini evidenziano l’amore del fotografo per la montagna e il paesaggio del sud Italia connotati da una precisa visione antropologica.
Fotografia di paesaggio dal dopoguerra ai giorni nostri
Al secondo piano, le opere di molti dei principali autori della fotografia italiana e internazionale dal dopoguerra ad oggi, in una successione di tecniche, linguaggi e pratiche artistiche, accompagneranno il visitatore fino alle ricerche più attuali, grazie alle opere delle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea nelle quali il paesaggio, e le declinazioni che esso assume, rivestono un ruolo fondamentale.
Dal paesaggio come scenario della narrazione sociale e politica che caratterizza la stagione del reportage (Letizia Battaglia, Carla Cerati, Uliano Lucas, Federico Patellani) si arriva, attraverso le sperimentazioni concettuali degli anni Settanta (Mario Cresci, Franco Fontana, Mario Giacomelli), a uno dei fiori all’occhiello di questa sezione, l’esperienza di Viaggio in Italia, in cui Luigi Ghirri raccoglie una serie di ricerche che rivolgono lo sguardo verso luoghi spesso marginali, quotidiani e anti-spettacolari e che diventano il manifesto di una nuova fotografia italiana (Gabriele Basilico, Giovanni Chiaramonte, Guido Guidi).
Nella tensione tra racconto dei luoghi ed esperienza estetica la fotografia arriva al nuovo millennio con stampe spettacolari di grandi dimensioni e nuovi linguaggi (Paola De Pietri, Fischli and Weiss, Francesco Jodice, Massimo Vitali, Thomas Struth), fino a espandere l’idea stessa di documentazione e – nelle ricerche degli autori più giovani – aprirsi a oggetti, pratiche e tecnologie proprie dell’universo visuale e artistico contemporaneo.
Interazioni inaspettate tra le due collezioni
Caratteristica peculiare dell’intero percorso espositivo è la presenza di una serie di scintille con cui questo è inframmezzato: momenti di dialogo diretto e inaspettato che creano una sorta di corto-circuito tra le due collezioni e che suggeriscono, nello spazio fisico della mostra, alcune delle questioni più attuali nel dibattito contemporaneo sul funzionamento, la fruizione, la produzione della fotografia e più in generale dell’immagine.
Lontana dall’idea di ricostruire una storia della fotografia italiana o del paesaggio italiano e delle sue trasformazioni, L’Italia è un desiderio offre al pubblico un’esperienza preziosa ed unica, animata da una continua tensione fra un passato straordinario, che ha visto nel paesaggio italiano un’eccezionale coincidenza tra natura e cultura e una storia più recente, segnata da strappi, accelerazioni selvagge ed interventi aggressivi, dettati dallo sviluppo economico e dalla globalizzazione, che rendono complesso il paesaggio e sollecitano la definizione di una nuova identità culturale italiana.
Iniziative collaterali
Le Collezioni Alinari e Mufoco e le Scuderie del Quirinale propongono ai visitatori un ricco programma di incontri collaterali: una serie di conferenze ed eventi speciali che vedono protagonisti storici dell’arte, antropologi, architetti ed esperti del patrimonio. Voci diverse messe volutamente a confronto sulla fotografia e l’arte di oggi e sul paesaggio.
Nell’ambito della mostra, inoltre, la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e il Museo di Fotografia Contemporanea con la collaborazione istituzionale di Scuderie del Quirinale e Fondazione Alinari, promuovono una Open Call per la selezione di dieci progetti realizzati da fotografi e artisti visivi con meno di quarant’anni sul tema del paesaggio italiano contemporaneo.
Il catalogo della mostra è edito da Electa.
L’Italia è un desiderio. Fotografie, paesaggi e visioni 1842-2022
- Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio, 16 – Roma
- dal 1° giugno al 3 settembre 2023
- tutti i giorni, 10-20
- intero 12 euro, ridotto 10 euro
- scuderiequirinale.it