Un obiettivo relativamente compatto (appena 7,56cm di lunghezza) e leggero (370g) è il nuovo Fujinon XF 18mm f/1,4 R LM WR, grandangolare a focale fissa caratterizzato anche dall’ampia apertura f/1,4. Dotato di innesto X, è riservato alle fotocamere Fujifilm con sensore di taglia APS-C (sulle quali equivale a un 27mm montato su full frame). Realizzato completamente in metallo e resistente alle intemperie (lo si evince dall’acronimo WR, weather resistant), come tutti gli obiettivi di recente produzione Fujifilm è provvisto ovviamente anche della ghiera per la regolazione manuale dei diaframmi (R); regolata in posizione A (sulla quale è pure possibile bloccarla per impedirne rotazioni accidentali), il controllo dell’apertura passa alla fotocamera. Nell’ottica, costruita con 15 elementi raccolti in 9 gruppi, è largo l’utilizzo di vetri speciali: se ne contano ben 4, di cui 3 di tipo asferico e 1 a dispersione extra-bassa. Alla messa a fuoco è asservito invece un motore lineare dal funzionamento rapido e silenzioso, che consente alle X-T più sportive di agganciare un soggetto in appena 0,04sec. Indirizzato alla fotografia di architettura, alla street photography, ma arruolabile pure per una nottata all’aperto sotto cieli stellati, il Fujinon XF 18mm f/1,4 R LM WR (che mette a fuoco a partire da 20cm di distanza dal soggetto) ospita un diaframma circolare a 9 lamelle. Sarà disponibile tra fine maggio e inizio giugno a 1.049 euro.
Di euro ne bastano, invece, appena un centinaio per aggiudicarsi la Instax Mini 40, la nuova fotocamera a sviluppo istantaneo di Fujifilm. Rivestita da una ruvida texture di colore nero e impreziosita da diversi profili cromati, misura 104x121x65mm per 330g di peso senza batterie. La modalità di esposizione su questa fotocamera è automatica, quindi la velocità dell’otturatore e la potenza del flash vengono calcolate di volta in volta in base alla luce ambiente (sui vecchi modelli era necessario selezionare, ruotando la base dell’ottica, uno dei preset disponibili). Va attivata manualmente, invece, la modalità selfie, che limita la messa a fuoco (l’ottica è un 60mm equivalente con apertura f/12,7) entro il mezzo metro di distanza dal soggetto anziché tra 30cm e l’infinito. Al lancio della Instax Mini 40 segue anche quello della pellicola istantanea Contact Sheet. In omaggio alla classica fotografia analogica, Contact Sheet simula l’aspetto di un provino ottenuto per stampa a contatto. Come per tutte le pellicole Instax, anche quest’ultima nata sarà disponibile in pack da 10 pellicole da 86x54mm (62x46mm la superficie delle immagini, bordo escluso).