Poppi (AR)
Dal 12 luglio al 6 ottobre 2024
Cosa accomuna la fotografa Eda Urbani (Livorno, 1908 – Torino, 2001) al magnetico personaggio di Bella Baxter? L’accostamento tra la reporter italiana e la protagonista del film Povere Creature! (2023) è suggerito da Denis Curti, curatore della mostra Eda Urbani. Scatti di libertà, visitabile presso il Castello dei Conti Guidi di Poppi (AR) dal 12 luglio al 6 ottobre.
“Quando ho visto per la prima volta le fotografie di Eda Urbani, non ho potuto fare a meno di collegarle al film ‘Povere Creature!’ di Yorgos Lanthimos”, ha raccontato Curti. “Eda Urbani – ha proseguito – mi ha subito ricordato l’incantevole e spregiudicata Bella Baxter. Entrambe portano a compimento la loro esistenza attraverso una sinfonia visiva incentrata sul mutamento dell’anima”.
Chi era Eda Urbani?
È doveroso, da parte nostra, fare un passo indietro per tracciare il profilo di una delle prime e più influenti donne fotoreporter italiane, il cui nome potrebbe non essere tra i più noti alle nuove generazioni, sebbene la sua produzione abbia esercitato un’influenza duratura sulla fotografia contemporanea.
Eda Urbani (Livorno, 1908 – Torino, 2001) ha avviato la sua carriera fotografica negli anni Trenta, collaborando con alcune testate giornalistiche internazionali, soprattutto in Spagna, dove è rimasta fino allo scoppio della Guerra Civile, nel 1936.
Nel 1937 si è stabilita a Torino, dove ha collaborato con la Gazzetta del Popolo, realizzando reportage di straordinaria bellezza storica e documentaristica.
Eda Urbani: fotografa eclettica e non convenzionale
Urbani ha saputo spaziare tra i più svariati soggetti e stili: bambini immortalati negli anni dell’innocenza, fotogrammi patinati, paesaggi plastici catturati con la medesima delicatezza che si riserva allo studio del corpo. E ancora, ritratti istrionici che si mischiano ad attente auto-indagini identitarie, il mondo animale ripreso in tutto il suo vigore evocativo.
Sensibile e innovativa, l’autrice ha sempre sfidato le convenzioni sociali e professionali del suo tempo, spinta da un incessante desiderio di esplorare e mettere in dubbio la bellezza, invitando lo spettatore a una riflessione profonda e coinvolgente.
Con un approccio del tutto simile Bella Baxter scalpita per abbandonare le mura di casa e – mossa dall’irrefrenabile impulso di conoscere – si avventura alla scoperta del mondo che la circonda, del tutto incurante delle regole sociali. La ‘creatura’ impara presto a dubitare, sviluppa una propria consapevolezza, si rende indipendente.
Bella Baxter sperimenta tante identità; allo stesso modo la vita di Eda Urbani sembra il concatenarsi di più esistenze. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’autrice cessò la sua attività di fotografa e divenne creatrice di moda, arredatrice, gallerista e designer. All’età di sessantanove anni aprì un’industria di mobili dal design innovativo a Rio de Janeiro.
La mostra Eda Urbani. Scatti di libertà è un omaggio alla sua straordinaria esperienza, nonché una rara occasione per ammirare le sue fotografie originali.
L’esposizione rientra nel programma ufficiale del Festival della Fotografia Italiana, la nuova manifestazione annuale voluta dalla FIAF dedicata esclusivamente alla cultura iconografica dell’Italia nella sua evoluzione storica e contemporanea.
Eda Urbani. Scatti di libertà
- A cura di Denis Curti
- Castello dei Conti Guidi, piazza della Repubblica, 1 – Poppi (AR)
- dal 12 luglio al 6 ottobre 2024
- orari su festivalfotografiaitaliana.it
- ingresso gratuito
- festivalfotografiaitaliana.it
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