Quand’è che decidiamo di fotografare le montagne? Di solito quando quello abbiamo intorno riempie gli occhi e rinfranca lo spirito, e ci viene voglia di partecipare attivamente a una bellezza che – diciamocelo – esiste anche senza il nostro apporto creativo… e se la cava egregiamente. La meraviglia è così travolgente che abbiamo bisogno di “rubarne” un pezzetto e di portarlo a casa con noi, di custodirlo gelosamente o di condividerlo con altre persone.
Che effetto avrà quel pezzetto rubato sulle altre persone, però, non possiamo saperlo. Non erano lì quel giorno, non hanno faticato insieme a noi, non hanno memoria del tocco del vento, né della sua voce, né della voce entusiasta dei nostri compagni di avventura, che tutti includiamo inconsapevolmente nel pacchetto di dettagli che rendono un momento indimenticabile.
Tuttavia, c’è sempre la certezza che un elemento farà un lavoro ineccepibile su qualsiasi osservatore: la luce.
La montagna e la luce sanno creare atmosfere magiche, e se dietro alla fotocamera c’è qualcuno che si è messo in testa di catturare fedelmente quelle atmosfere, allora verranno fuori fotografie capaci di emozionare chiunque, ovunque.
È così che va tra le pagine di Dreaming of the Dolomites: l’imponenza delle più magnetiche montagne d’Italia duetta con la vena poetica del sole, tirando fuori tinte e contrasti incredibili.
Il libro è frutto di un lavoro a sei mani e raccoglie 118 fotografie delle Dolomiti scattate da Rocco Bonfanti, Francesco Zecca ed Erik Concari.
Conosciutisi proprio mentre scattavano fotografie di paesaggio nelle loro zone d’origine, circa quindici anni fa, i tre fotografi parmigiani si sono subito scoperti “sognatori di Dolomiti”. Appassionati e affiatati hanno iniziato a viaggiare insieme per esplorare le suggestive montagne dei loro desideri con l’ambizione di immortalarne la bellezza.
Nessuna fotografia del libro è firmata, tre fotografi diventano uno solo, che studia la luce, compone e scatta per catturare l’essenza di un luogo di equilibrio e contemplazione.
Molte le immagini in cui l’ombra abbraccia la montagna mentre la luce si accaparra qualche vetta accendendo rocce e neve con i toni caldi dell’alba e del tramonto.
Quando il sole si aggrappa a qualche dettaglio lo sguardo ci si sofferma, come se ci si potesse aspettare di assistere dal vivo a uno dei repentini cambi di illuminazione tipici degli ambienti montani.
Di tanto in tanto nel libro compare qualche specchio d’acqua sapientemente integrato nel contesto; Bonfanti, Zecca e Concari giocano con i riflessi, con la vegetazione in primo piano, con le nuvole e talvolta con le lunghe esposizioni; i tre esperti fotografi sanno arricchire la composizione con una quinta, sanno trarre vantaggio dall’ampio “sguardo” di un grandangolare e dal respiro di una ripresa panoramica.
Dreaming of the Dolomites è fatto di quattro capitoli: luce, ombra, tempo e gratitudine. Il criterio di distribuzione degli scatti in suddetti capitoli ci è apparso poco chiaro; nello specifico ci siamo domandati perché siano state inserite nel capitolo “luce” fotografie che mostrano la splendida interazione tra luce e ombra, o come mai il capitolo “ombre” sia esclusivamente composto da immagini in bianco e nero.
A di là di questa piccola perplessità, è interessante notare lo spunto riflessivo che ciascuna delle quattro sezioni del volume offre ai fotografi. Ciascun capitolo, infatti, è introdotto da un pensiero che – esattamente come accade per il corpus di immagini – è il risultato di un lavoro corale.
I testi corrispondono a una sonora manifestazione di entusiasmo e gratitudine nei confronti dei vari volti delle montagne e delle emozioni che la natura è in grado di generare.
Non c’è dubbio che con una coinvolgente raccolta di fotografie di ottima qualità, Bonfanti, Zecca e Concari siano riusciti a infilare in un libro l’imponente bellezza delle Dolomiti, offrendola a tutti i “sognatori di montagne” in attesa della prossima escursione dal vivo.
Qualcosa in più sui fotografi di Dreaming of the Dolomites
Rocco Bonfanti, 36 anni di Parma, si è formato all’accademia di fotografia di Ivana Porta a Torino e, con diversi professionisti di fama nazionale ed internazionale, ha organizzato diverse esposizioni fotografiche personali sulla Val Trebbia, alla quale ha dedicato anche un volume fotografico. Ha ricevuto diverse menzioni d’onore a concorsi fotografici internazionali e si è aggiudicato il secondo posto al Berlin Photo Awards con l’immagine di copertina del libro Dreaming of the Dolomites.
Francesco Zecca, 43 anni, Valtarese di origine e Collecchiese di adozione, fotografa da tredici anni, è amante del paesaggio e della montagna, ha esposto in diverse mostre, ha ottenuto riconoscimenti internazionali, le sue foto sono state utilizzate per arricchire libri sul territorio oltre a supportare aziende nella comunicazione dei loro brand.
Erik Concari, 50 anni di Noceto, da diciotto anni vive con fotocamera e zaino in spalla.
Scatta da anni in Appennino parmense, ha pubblicato un volume fotografico e ha collaborato con il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano. Ha partecipato a mostre fotografiche internazionali, ha ottenuto riconoscimenti nell’ambito di concorsi internazionali e le sue fotografie sono state pubblicate su riviste nazionali come Focus.
Titolo Dreaming of the Dolomites
Fotografie e testi di Rocco Bonfanti, Francesco Zecca, Erik Concari
Formato 28,5×24 cm
Pagine 168
Immagini 118
Prezzo 48 euro
Lingua italiano, inglese
Editore Toscana Book
Data pubblicazione luglio 2025
ISBN 9791281864085
Quanti fotografi di paesaggio sanno rinunciare all’effetto Wow?
Stefano Balma scatta fotografie di paesaggio...
Programmazione, tecnica e un corredo medioformato: come nascono i raffinati paesaggi naturali di Isabella Tabacchi
Isabella Tabacchi è una cacciatrice di...
Orione protegge le Tre Cime: ecco come nasce un’eccezionale fotografia di paesaggio stellare
Stefano Pellegrini racconta le sue notti...
Fotografare l’alba, quella mezz’ora magica che trasforma il paesaggio e ripaga di ogni sacrificio
La luce dell'alba è sempre speciale...
Armand Sarlangue: maestosi paesaggi che non sembrano di questo mondo
Il francese Armande Sarlangue fotografa maestosi...
Droni spericolati su esplosioni di lava
Jeroen Van Nieuwenhove scatta fotografie e...
























