La Canon Eos R8 è il modello d'accesso più recente al sistema mirrorless full frame di Canon: sfrutta il sensore e il sistema AF della evoluta Eos R6 Mark II, che ospita in un corpo macchina più amatoriale ispirato alla RP del 2019. Le prestazioni fotografiche sono al top, ma l'ergonomia presta il fianco a qualche critica, anche in considerazione del prezzo di listino pari a 1.890 euro per il solo corpo.
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La Canon Eos R8 è l’ultima mirrorless full frame del sistema Eos R di Canon. Arriva in versione solo corpo a 1.890 euro, ma può essere acquistata anche in kit con lo zoom Canon RF 24-50mm F4.5-6.3 IS STM a 2.100 euro. La fotocamera adotta il sensore CMOS da 24,2MP della più evoluta Canon Eos R6 Mark II, mirrorless che mette a disposizione della nuova arrivata anche il suo formidabile Dual Pixel CMOS AF II. L’insieme delle due componenti permette alla Canon Eos R8 di raggiungere prestazioni non comuni sul fronte della ripresa dinamica, ma più in generale, di garantire una qualità d’immagine senza compromessi. Il corpo macchina, tuttavia, salvo alcune piccole modifiche è identico a quello della Eos RP, una mirrorless sul mercato dal 2019 ancora molto apprezzata per il rapporto prezzo/prestazioni, ma non certo osannata per la sua ergonomia. Questa scelta, insieme ad altre che vedremo nel corso del test, normalizza l’esperienza di ripresa offerta dalla Canon Eos R8, una fotocamera altrimenti formidabile e che a nostro avviso avrebbe meritato controlli fisici, se non evoluti come quelli dei modelli più costosi, quantomeno più completi rispetto alla Eos RP
Canon Eos R8: l'ergonomia e i punti di contatto con la Eos RP
Il corpo della Canon Eos R8, dunque, è stato solo leggermente modificato rispetto a quello della full frame più economica del sistema Eos R presentata nel 2019. Le dimensioni e il peso delle due fotocamere restano infatti pressoché identiche, con un leggero vantaggio alla pesa proprio a favore del modello più recente, che misura 132,5×86,1×70mm per 461g. I comandi fisici, ancorché finemente personalizzabili, sono essenziali: tra quelli più importanti mancano all’appello il joystick AF e l’iconica ghiera posteriore. Posto al centro di un anonimo selettore a quattro vie, mai azzardato finora da Canon su fotocamere in questa fascia di prezzo, troviamo invece il tasto SET che è pure quello Q per l’accesso al menu rapido. Sdoppiare i due comandi, in assenza del joystick AF cliccabile, avrebbe permesso quantomeno di sfruttare il tasto di conferma per centrare rapidamente il punto o l’area di rilevazione AF, operazione che sulla Canon Eos R8 così come uscita di fabbrica richiede invece un doppio click su altrettanti pulsanti (oppure interagendo con il monitor touch). A tal proposito noi suggeriamo di personalizzare la crociera posteriore per modificare rapidamente la posizione del punto AF e assegnare alla lente di ingrandimento la funzione per centrare rapidamente l’autofocus.
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