• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
venerdì, 31 Ottobre, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home MOSTRE & CONCORSI MOSTRE FOTOGRAFICHE RACCONTI D'AUTORE

Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

La prima mostra antologica in Italia di un colosso della fotografia contemporanea.

Jessica Barresi di Jessica Barresi
30 Maggio 2023
in RACCONTI D'AUTORE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Bologna

Dal 25 maggio 2023 al 7 gennaio 2024

Andreas Gursky (Lipsia, 1955) è un’icona dell’arte contemporanea, una spinta energica nella transizione della fotografia verso lo status di vero e proprio oggetto da collezione: nove delle sue opere rientrano tra le trenta fotografie più costose di sempre, per un valore totale che supera i 25 milioni di dollari.
L’artista tedesco – figlio della scuola di Otto Steinert prima e della Kunstakademie di Düsseldorf dei coniugi Becher poi – ha smosso con audacia il concetto di fotografia, ha abbracciato le possibilità della manipolazione digitale e ha elaborato uno stile personale estremamente riconoscibile. 

Andreas Gursky, Les Mées, 2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Les Mées, 2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

La firma di Gursky è sinonimo di perizia tecnica magistrale e, il più delle volte, di grandi formati gremiti di dettagli al contempo impetuosi e discreti. Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, la prima mostra antologica dell’autore in Italia, sarà visitabile presso la Fondazione MAST di Bologna da giovedì 25 maggio 2023 al 7 gennaio 2024.

Il dialogo tra Andreas Gursky e la Fondazione MAST

Diversi i punti di contatto tematici tra la produzione dell’artista e l’essenza del centro polifunzionale che per oltre sette mesi ne ospiterà più di quaranta opere: tra gli argomenti cari al MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia –, infatti, abbondano elementi nodali dell’opera di Gursky, quali il capitalismo, l’industrializzazione, il lavoro, l’economia, la globalizzazione.

Andreas Gursky, 99 Cent II, Diptychon, 2001 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth
Andreas Gursky, Amazon, 2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

La selezione di immagini scelte da Urs Stahel e Andreas Gursky – entrambi curatori dell’esposizione – proietta il visitatore in una serie di universi sospesi tra realtà e finzione, spazi visivi in cui Gursky esercita la sua inconfondibile pratica creativa. Tutt’altro che interessato alla mera registrazione della realtà, l’artista punta piuttosto a offrirne la propria lettura tramite una rappresentazione scevra da giudizi critici e a stimolare una riflessione nel fruitore delle sue immagini, senza proporre soluzioni esplicite.

Andreas Gursky è fotografo, un artista di successo nel campo della fotografia, che vive e lavora a Düsseldorf. Ha sessantotto anni. Senonché ‘Andreas Gursky’ significa molto di più, è una forma d’arte, un nome di fama mondiale, un marchio.
Urs Stahel
Curatore della mostra
Andreas Gursky, F1 Boxenstopp I, 2007 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, F1 Boxenstopp I, 2007 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Il metodo Gursky

Il metodo adottato da Gursky per creare queste immagini al confine tra realtà e finzione parte da fotografie di soggetti reali che l’autore scatta in prima persona per poi manipolare la scansione digitale della pellicola e generare situazioni fittizie, fatte di composizioni maniacali in cui nulla è casuale e ciascun elemento è connesso al resto dell’immagine. Il trionfo di nitidezza che caratterizza le opere di Gursky fa sì che tutto ciò che è compreso nei margini della scena abbia la stessa importanza, dal primo piano allo sfondo, spesso grazie a un punto di ripresa distante e sopraelevato rispetto al soggetto.
Nella maggior parte dei casi l’immagine finale è un montaggio di scatti, la somma di svariate scorpacciate di dettagli a fuoco che l’artista unisce secondo la prospettiva che ritiene più impattante.

Andreas Gursky, Bahrain I, 2005 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Bahrain I, 2005 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
banner vetrina libri fotocult.it
Bahrain I, 2005

Andreas Gursky ha fotografato il circuito del Bahrain da un elicottero, in linea con la sua predilezione per i punti di ripresa aerei. L’immagine finale, composta da diversi scatti, appare surreale per via della prospettiva. Tuttavia, sebbene l’artista sia intervenuto sulla composizione finale, ha sottolineato di aver impiegato fotografie reali scattate al circuito, che presenta un tracciato piuttosto bizzarro per via del fatto che viene spesso modificato tra una gara e l’altra.

Visual Spaces of Today

Il titolo della mostra, Visual Spaces of Today, è un’eloquente sintesi dei pilastri su cui Gursky poggia la sua visione creativa: gli spazi visivi e la contemporaneità.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra l’artista – da sempre affascinato dallo studio dei paesaggi naturali e architettonici – ha dichiarato: “Non sono mai stato interessato all’individuo, ma alla specie umana e al suo ambiente”.

Non a caso nelle fotografie di Gursky le figure umane non ci sono quasi mai e se ci sono, sono lontane, o seminascoste, mosse, o piccole, talvolta esageratamente piccole. Eppure, più le persone sono piccole più l’opera fotografica è intrisa dell’azione umana e del suo agire. Di fatto tutti gli ambienti su cui si concentra l’artista trasudano l’implacabile esigenza dell’essere umano di produrre, di costruire, di consumare, di conquistare: tutte attività che tracciano un esatto ritratto della società contemporanea.

Andreas Gursky, Tokyo Stock Exchange, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Tokyo Stock Exchange, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Gursky osserva con acume i nostri tempi, sempre pronto a captare situazioni stimolanti dalle fonti più disparate. Trova ispirazione osservando fotografie altrui, sfogliando giornali e riviste scientifiche, facendo jogging lungo le rive del Reno, e convoglia tali impulsi nella sua rigorosa estetica che ammanta la fotografia di un sapore pittorico, raccontando atmosfere surreali partendo sempre da inequivocabili frammenti di realtà.

Ancora oggi questa è la particolare forza di Gursky, la sua grande potenza visiva, che ogni volta rende l’ingresso nel suo universo di immagini un’esperienza e al tempo stesso un passo verso la conoscenza. La disposizione delle sue opere offre spazio e tempo per un'esperienza fisica, mentale ed emotiva, per afferrare, per capire.
Urs Stahel
Curatore della mostra
Andreas Gursky, Salinas, 2021 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Salinas, 2021 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Salinas, 2021

A Ibiza, di fronte alla bellezza di un paesaggio incontaminato, Gursky si è interrogato sul futuro degli scrigni di biodiversità del nostro Pianeta. Le due scie aeree visibili nella composizione sono state introdotte digitalmente dall’autore per stimolare una riflessione sull’impatto che le attività antropiche hanno sull’ambiente.

Lo spazio di Andreas Gursky

I grandi formati di Andreas Gursky sfidano l’osservatore, lo catturano da lontano, lo trascinano in prossimità dei dettagli che egli vorrà scrutare tenendo il naso a un palmo dalla stampa. Poi, le imponenti composizioni spingono lo spettatore ad allontanarsi di nuovo, per riassaporare la visione d’insieme, alla maniera dei grandi quadri impressionisti. “Nelle mostre di Gursky – ha rimarcato Urs Stahel – non ci si muove lungo le pareti, piuttosto ci si lascia guidare da forze di attrazione e repulsione. Le sue opere sono sintesi visive di innumerevoli singoli dettagli, delle mappature che collocano intere situazioni in singole immagini”.

Qui sopra una sequenza di fotografie che abbiamo scattato ad “Amazon” di Andreas Gursky avvicinandoci progressivamente all’immagine esposta al MAST di Bologna. La galleria ha lo scopo di mettere in risalto l’effetto visivo complessivo e, successivamente, l’enorme quantità di dettagli nitidi che caratterizzano l’immagine su tutti i piani.

Gli spazi espositivi del MAST si sono rivelati particolarmente congeniali all’artista, che ha dichiarato: “Ogni mia fotografia racconta un mondo a sé e solitamente mi viene difficile accostarne diverse sulla stessa parete. Gli spazi del MAST hanno le giuste proporzioni e questo mi ha consentito di dedicare una parete a ciascuna immagine”.

Di seguito un video dell’allestimento di Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, gentilmente concesso dall’organizzazione della mostra presso gli spazi della Fondazione MAST di Bologna. Il video, ancorché privo di audio per motivi legati ai diritti, aiuta a comprendere la complessità del lavoro di allestimento dell’esposizione.

Il percorso espositivo di Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

È in questi spazi “su misura” che si snoda la mostra, comprensiva di più di 40 immagini che abbracciano un ampio arco temporale. L’esposizione si apre con Salerno (1990), l’istantanea emblematica della cesura con la scuola dei Becher e dell’inizio di un percorso personale volto al grande formato e al colore a servizio di una visione elaborata e soggettiva della realtà contemporanea. La mostra include i primi lavori (Dolomiten, Seilbahn I, 1987), le opere più recenti (V&R II e V&R III, 2022) e, nel mezzo, un sostanzioso corpus di immagini che raccontano il mondo dell’industria, della finanza, del turismo, dell’agricoltura, dello sport.

Andreas Gursky, Salerno, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Salerno, 1990 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Salerno, 1990

“Salerno” è l’immagine che rappresenta la cesura di Gursky con la scuola di Berndt e Hilla Becher. Gursky ipotizza che il cliché del cielo azzurro e delle note di colore di questa sua istantanea scattata durante un viaggio in Italia con i sui genitori avrebbe fatto sorridere i membri dell’accademia. L’autore ha raccontato di aver avuto a disposizione pochissimi istanti prima del tramonto per realizzare una manciata di scatti. Affascinato dal paesaggio denso di particolari che raccontano l’attività umana Gursky ha deciso di abbandonare definitivamente le lastre per accostarsi al grande formato a colori e farne uno strumento con cui ritrarre scenari di questo tipo.

banner vetrina libri fotocult.it

Sebbene Visual Spaces of Today si concentri sulle opere più imponenti di Gursky, non mancano formati più piccoli ma altrettanto ragionati, che sposano perfettamente la linea concettuale dell’artista. “Di recente – ha dichiarato Gursky – mi sono dedicato anche a delle istantanee. Non voglio entrare in un circolo vizioso, e se capita l’occasione di realizzare una fotografia in pochi secondi anziché lavorando per mesi lascio che accada”.

La nascita dei grandi formati di Gursky

Nel discorso di conferenza stampa – riportato anche nel saggio critico contenuto nel catalogo della mostra – Urs Sthael ha contestualizzato i primi grandi formati di Andreas Gursky in un’esaustiva sintesi dell’approccio della società occidentale all’immagine fotografica tra gli anni Sessanta e Ottanta. Il curatore ha toccato le tappe principali di questo processo, ripercorrendo la curva che in prima battuta ha visto un crollo dell’interesse per l’immagine statica in favore della performance e dell’happening durante gli anni Sessanta e Settanta.

Andreas Gursky, Apple, 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Apple, 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

In un’incalzante successione di citazioni che prendono in prestito le parole di Louise Lawler, Richard Prince, John Szarkowski e Jean Baudrillard, Stahel ha poi tracciato la rapida risalita del prestigio dell’immagine intorno all’inizio degli anni Ottanta, individuando la ragione di tale ascesa nel “graduale spostamento dell’attenzione e della fascinazione dal reale all’immagine del reale”.
L’accettazione passiva della realtà veicolata dai media ha provocato un condizionamento della società moderna tale da rendere la rappresentazione del mondo di gran lunga più importante del mondo stesso.

Andreas Gursky, Kodak, 1995 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, Kodak, 1995 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

In questo preciso contesto, disinteressato alla distinzione tra il fatto storico e la sua simulazione, germoglia la nuova visione creativa di Andreas Gursky, fatta di quei coinvolgenti grandi formati al confine tra la realtà e la sua manipolazione finalizzati a suscitare una personale riflessione sulle bellezze del nostro mondo e, allo stesso tempo, sui temi più critici della società contemporanea.

Da allora Gursky continua a spronare il pubblico con opere che racchiudono magistralmente il suo background artistico, la sua preparazione tecnica e il suo acuto spirito d’osservazione. I suoi sofisticati paesaggi naturali, urbani, o umani sono piatti gourmet conditi di pittura e profondo senso estetico, elaborati con la pazienza di uno chef appassionato.

Andreas Gursky, Hong Kong Shanghai Bank III, 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
Andreas Gursky, V&R II, 2022 (2009) © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers
banner vetrina libri fotocult.it

La mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today è accompagnata da un catalogo pubblicato in occasione del decimo anniversario della Fondazione MAST di Bologna e del centesimo anniversario di G.D, impresa specializzata in soluzioni industriali. Legate dallo slogan “Fare del lavoro una cultura e della cultura un lavoro”, le due realtà condividono un’idea fondamentale: lavoro e cultura, componenti essenziali della società e della vita di ciascuno, si alimentano a vicenda in uno scambio continuo e prolifico.

La nostra visita della mostra

Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

  • A cura di Urs Stahel e Andreas Gursky
  • Fondazione MAST, via Speranza, 42 – Bologna
  • dal 25 maggio 2023 al 7 gennaio 2024
  • martedì-domenica, 10-19
  • ingresso gratuito
  • mast.org
banner home page fotocult
Potrebbero interessarti anche
Bird Photographer of the Year in mostra al Forte di Bard
IN PROGRAMMA

Gli uccelli del Bird Photographer of the Year volano per la prima volta in Italia

dal 25 ottobre 2025 al 1° marzo 2026

29 Ottobre 2025
Nan Goldin. This Will Not End Well. Mostra Milano
IN PROGRAMMA

Nel villaggio creativo della leggendaria Nan Goldin

dall’11 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026

26 Ottobre 2025
Malick Sidibé. La dolce vita africana. Mostra fotografica Roma
IN PROGRAMMA

Malick Sidibé. La dolce vita africana in mostra a due passi da via Veneto

dal 18 ottobre al 6 dicembre 2025

22 Ottobre 2025
Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960. Mostra fotografica Reggio Emilia
IN PROGRAMMA

Margaret Bourke-White: gli scatti e la vita estrosa di un’eccezionale fotoreporter

dal 25 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026

20 Ottobre 2025
Alfredo Regoli. Un fotoreporter in motocicletta mostra fotografia Palazzo Chigi Ariccia Roma
IN PROGRAMMA

A spasso nel tempo con Alfredo Regoli, il fotoreporter in motocicletta

dall’11 ottobre al 30 novembre 2025

19 Ottobre 2025
banner telegram fotocult.it
Tags: Andreas Gursky
Articolo precedente

Lina Pallotta. Volevo vedermi negli occhi

Articolo successivo

Phillip Prodger. An Alternative History of Photography

Articolo successivo
Phillip Prodger. An Alternative History of Photography

Phillip Prodger. An Alternative History of Photography

banner WhatsApp fotocult.it

Newsletter

*campo obbligatorio

Articoli recenti

Supertele a meno di 1 euro al millimetro: Canon RF 800mm a un prezzo mai visto

31 Ottobre 2025
Real-time Recognition AF+ (Plus) Sony Alpha 1 II e Alpha 9 III

Nuovo firmware per le Sony Alpha 1 II e Alpha 9 III: migliora ancora il riconoscimento delle persone

31 Ottobre 2025
Bubi Canal

La vivace mitologia ibrida delle fotografie di Bubi Canal

31 Ottobre 2025
Libri fotografici offerte Amazon

Libri fotografici dei grandi maestri: dieci golosissime offerte su Amazon

31 Ottobre 2025
Offerte Amazon 29-10-2025

Offerte di fine mese (ci sono alcuni prezzi più bassi di sempre)

30 Ottobre 2025
Insta360 Go Ultra

Test Insta360 GO Ultra: un doppio salto di qualità, tra versatilità e immagine

30 Ottobre 2025
Mimmo Jodice

Addio a Mimmo Jodice, il visionario fotografo fuori dal tempo

29 Ottobre 2025
Nikon Zf

Nikon Zf: c’è una grana con il nuovo firmware

29 Ottobre 2025
Bird Photographer of the Year in mostra al Forte di Bard

Gli uccelli del Bird Photographer of the Year volano per la prima volta in Italia

29 Ottobre 2025
Oppo X Find 9 e Oppo X Find 9 Pro: Hasselblad da taschino?

Oppo Find X9 e Oppo Find X9 Pro: Hasselblad da taschino?

28 Ottobre 2025
Insta360 X4 Air: action camera 360 8K super leggera

Nuova Insta360 X4 Air: meno grammi, poche rinunce

28 Ottobre 2025
Epson International Pano Awards 2025 vincitori concorso fotografia panoramica

Tre panoramiche Made in Italy vincono gli Epson International Pano Awards 2025

28 Ottobre 2025
Gianluca Damiani Storie di Lupi

Vi racconto “Storie di Lupi”

27 Ottobre 2025
Nan Goldin. This Will Not End Well. Mostra Milano

Nel villaggio creativo della leggendaria Nan Goldin

26 Ottobre 2025
András Zoltai Flood Me, I'll Be Here

Flood Me, I’ll Be Here: la storia dell’isola inghiottita dal fiume sacro

25 Ottobre 2025

Naviga per tag

Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografia Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame L-Mount Laowa Leica Libri Fotografici Lumix Macro Macrofotografia Maestri della fotografia Medioformato Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

Supertele a meno di 1 euro al millimetro: Canon RF 800mm a un prezzo mai visto

31 Ottobre 2025
Real-time Recognition AF+ (Plus) Sony Alpha 1 II e Alpha 9 III

Nuovo firmware per le Sony Alpha 1 II e Alpha 9 III: migliora ancora il riconoscimento delle persone

31 Ottobre 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map
  • VETRINA

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?