Milano
Dal 14 novembre 2025 al 15 febbraio 2026
I paesaggi di campagna, i gesti quotidiani delle persone, l’arte sacra: l’occhio fotografico di Elio Ciol (Casarsa della Delizia, Pordenone, 1929) è interessato da decenni a un’ampia gamma di soggetti.
Fino al 15 febbraio 2026 è possibile curiosare nella complessità della sua ricerca grazie alle cento immagini in mostra al Museo Diocesano, nell’esposizione Elio Ciol. Sguardi e silenzi, curata dal figlio Stefano Ciol.
Elio Ciol. Sguardi e silenzi: il percorso espositivo
Il percorso, suddiviso in undici sezioni, parte dalle fotografie del periodo del Neorealismo, figlie del rapporto di Ciol con la vita quotidiana, con il mondo del lavoro, con i bambini e con i volti degli anziani, sempre indagati con delicatezza e rispetto. Un capitolo della mostra è dedicato alla tragica vicenda del Vajont, raccontata da Ciol con empatia e partecipazione attraverso immagini che fanno emergere un dolore composto e profondamente umano senza alcuna esibizione cronachistica.
Elio Ciol incontra la fotografia
L’origine della cultura visiva di Elio Ciol va ricercata nell’entroterra friulano, luogo della sua infanzia e punto di riferimento per una carriera fotografica durata più di settantacinque anni.
Nato nel 1929 a Casarsa della Delizia (Pordenone) – dove vive tuttora – a quattordici anni già iniziava ad acquisire le prime competenze tecniche nel laboratorio fotografico del padre. Già allora era attratto dal mondo contadino. Negli stessi anni conobbe Pier Paolo Pasolini, che trascorreva le vacanze a Casarsa, paese d’origine della madre, e che Ciol ha ritratto più volte nel corso della sua carriera.
Sperimentazioni fotografiche
Nel 1945 il fotografo friulano acquistò una pellicola all’infrarosso e scoprì, attraverso l’utilizzo di un filtro, di poter realizzare delle immagini dagli intensi contrasti, che divennero presto una sua cifra stilistica. Nel tempo Ciol mise a punto un linguaggio originale, in particolare nella fotografia di paesaggio, grazie alla continua ricerca di nuove tecniche da sperimentare.
Dagli anni Cinquanta iniziò a scattare alcune tra le sue fotografie più note ai suoi soggetti preferiti: la campagna friulana e quella umbra, i canyon americani, la Libia, l’Armenia e la Terra Santa.
Fotografia neorealista
Ciol si mosse nell’ambito della fotografia neorealista degli anni Cinquanta scegliendo una strada originale, ossia concentrandosi sulla realtà piuttosto che sull’impegno politico: fotografava la natura, le architetture, il paesaggio, ma soprattutto l’uomo nella sua vita quotidiana fatta di gesti, incontri, affetti, sguardi.
A questi temi si è sempre avvicinato con un atteggiamento attento, lento, meditativo, alla ricerca della perfezione formale e di un’armonia che fosse specchio di una dimensione contemplativa e spirituale.
Una sezione della mostra a Milano è dedicata ad Assisi, dove Ciol si fermò a lungo per fotografare l’arte sacra, rimanendo affascinato dallo spirito del luogo e dall’inscindibile unione tra arte, uomo, natura. Elio Ciol ha condotto numerose campagne di documentazione di opere d’arte in Italia e in Europa, che lo hanno portato a collaborare con importanti case editrici.
L’autore dai mille interessi ha lavorato anche come fotografo di scena del film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e padre David Maria Turoldo. Nel 1963, a Milano, ha collaborato con Luigi Crocenzi alla costituzione della “Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e la sperimentazione sul linguaggio per immagini”.
Il percorso della mostra si chiude con una sezione dedicata ai paesaggi, che nel tempo Ciol ha imparato a contemplare con meraviglia e gratitudine, dichiarando: “Il paesaggio per me è un dono: lo ricevo, non l’ho fatto io”.
Nel corso della sua carriera Elio Ciol ha realizzato oltre centottanta mostre personali e pubblicato più di duecentotrenta libri. Le sue fotografie si trovano oggi in collezioni e in musei di tutto il mondo.
La mostra Elio Ciol. Sguardi e silenzi è realizzata con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia; con il sostegno di BPER, ICAM, SVS e Fondazione Grana Padano e il contributo di Fondazione Cariplo.
Accompagna la mostra un catalogo di Dario Cimorelli Editore (testi di Michele Smargiassi).
Titolo Elio Ciol. Sguardi e silenzi
A cura di Stefano Ciol
Fotografie di Elio Ciol
Formato 23x28cm
Pagine 160
Prezzo 35 euro
Lingua italiano
Editore Dario Cimorelli Editore
Data pubblicazione novembre 2025
ISBN 9791255611998
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Elio Ciol. Sguardi e silenzi
- A cura di Stefano Ciol
- Museo Diocesano di Milano, piazza Sant’Eustorgio, 3 – Milano
- dal 14 novembre 2025 al 15 febbraio 2026
- mar-dom 10-18. Lunedì chiuso. Consultare il sito per i giorni festivi
- intero 9 euro, ridotto 7 euro
- www.chiostrisanteustorgio.it
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