Rovigo
Dal 22 settembre 2023 al 28 gennaio 2024
Tina Modotti. L’opera è il titolo della mostra presentata a Palazzo Roverella di Rovigo, che ripercorre il lavoro della leggendaria fotografa con oltre 300 scatti, molti dei quali mai visti in Italia. L’esposizione, a cura di Riccardo Costantini, è prodotta da Dario Cimorelli Editore con Cinemazero e sarà visitabile dal 22 settembre 2023 al 28 gennaio 2024.
Il pubblico potrà apprezzare un’ampia proposta di immagini, dalle fotografie che raccontano la società e il lavoro nel Messico degli anni Venti, alla ricostruzione dell’unica mostra organizzata dalla stessa Tina Modotti nel 1929, fino ai rari scatti che raccontano il suo errare in molti Paesi.
Riccardo Costantini racconta la mostra in un'intervista video per FOTO Cult ON AIR
Valutare Tina Modotti al di fuori della sua vicenda biografica
Riccardo Costantini, curatore della mostra, rimarca la discutibile tendenza della comunità fotografica a interessarsi alla vita privata della fotografa più che alla sua produzione e aggiunge: “Oggi però è il tempo di ripensarla nella totalità della sua produzione e riscoprirla fuori dalla biografia, partendo dalla sua fotografia, come artista autonoma e donna, libera, umana, armata di profondi valori sociali, attenta alla condizione degli ultimi, alle battaglie di riforma ed educazione, capace di istanze al femminile di rara forza e precoci per i tempi: tutti temi di assoluta attualità che attraversano da sempre i suoi scatti, ribaditi oggi nello scoprire e studiare quelli meno noti”.
La più nota fotografa sconosciuta del XX secolo ha conquistato grandi musei e aste prestigiose
Costantini racconta come Cinemazero negli anni, assieme a Gianni Pignat e Piero Colussi, abbia portato avanti l’ambizioso progetto di ricostruire la produzione fotografica della Modotti, con ricerche in ogni lato del pianeta, fra musei e collezionisti privati, arrivando a individuare oltre 500 fotografie da lei scattate, ben più di quelle note.
“Tina – prosegue il curatore – non è più, come bene diceva la grande ricercatrice che si è occupata della sua opera, Sarah M. Lowe, ‘la più nota fotografa sconosciuta del XX secolo’. Ora le sue foto sono acquisite, catalogate (anche se non sempre esibite) dai grandi musei del mondo e da diverse istituzioni culturali, nonché battute a prezzi da capogiro per la loro rarità nelle aste più prestigiose”.
L’approccio fotografico di Tina Modotti
La mostra rodigina approfondisce la varietà di approcci dell’artista rispetto al soggetto ripreso, dalle nature morte, dai lavori più grafici e astratti, alla documentazione sociale fino alla comunicazione politica. Un percorso che ricostruisce la sua abilità di utilizzare la metonimia più della metafora e del simbolo, con quella capacità tuttora commovente di raccontare il reale – fra leggera sfocatura e precisa attenzione al ‘cuore’ del soggetto – con assoluta forza comunicativa. Innegabilmente allieva di uno dei più grandi fotografi della storia, Edward Weston, ma capace fin da subito di attestare una sua autonomia stilistica.
“Ecco allora che se la mostra di Rovigo un centro doveva avere – conclude Costantini – non poteva che essere votato alla sua indipendenza: la sua unica mostra personale realizzata in vita (dicembre 1929), ricostruita per la prima volta nel modo più completo. Perché Tina Modotti, donna, fotografa e artista, sia prima di tutto la sua articolata opera e non certo una femme fatale, la compagna o solo l’allieva di qualcuno”.
Tina Modotti. L’opera
- A cura di Riccardo Costantini
- Palazzo Roverella, via Laurenti, 8/10 – Rovigo
- dal 22 settembre 2023 al 28 gennaio 2024
- lunedì-venerdì 9-19; sabato, domenica e festivi 9-20
- intero 10 euro, ridotto 8 euro
- palazzoroverella.com