Non si è fatta attendere la nuova Lumix S1R II, l’ammiraglia di Panasonic chiamata a innalzare a un livello superiore la già ottima qualità fotografica e video offerta dalle recenti Lumix S5 II e S5 IIX. In molti la aspettavano con il sensore – e molte altre caratteristiche – della Leica SL3; arriva invece con una nuova unità da 44MP (circa 3MP in meno del modello del 2019), che promette prestazioni di riferimento per la categoria delle professionali ibride cui appartiene. Per aggiudicarsela servono 3.600 euro, ossia 600 euro in più rispetto alla S1R del 2019, al lancio. Come vedremo, però, il maggiore esborso richiesto è ampiamente giustificato da un restyling totale e da inedite funzioni fotografiche e video.

Lumix S1R II: un aggiornamento all'insegna dell'ibridazione
Benché alcune specifiche di questa Lumix S1R II ci inducano a pensare che arriverà anche una versione aggiornata della Lumix S1H, ancora più evoluta lato video, è importante iniziare a descrivere questa fotocamera partendo dall’enorme lavoro di ibridazione voluto dal Costruttore per rendere appetibile questa nuova mirrorless full frame tanto da chi scatta foto, quanto da chi realizza filmati. Il nuovo selettore foto/video/s&q coassiale alla ghiera delle modalità di scatto permette di passare rapidamente tra le tre impostazioni di ripresa e, di concerto, avvicendare le funzioni assegnate ai tasti Fn della fotocamera e alle posizioni C1, C2, C3, C4, C5 presenti sulla ghiera dei modi. Anche il menu principale presenta solo le funzioni dedicate alla fotografia o al video a seconda della modalità di utilizzo della fotocamera: una bella semplificazione a vantaggio della velocità operativa.




Un altro indizio che la Lumix S1R II sia pensata anche per il video ce lo fornisce la presenza di ben tre Tally Lamp: una è posta di fianco al monitor, una sulla calotta, l’ultima frontalmente, al lato destro dell’innesto. Qualora, inoltre, per archiviare il girato non dovessero bastare due schede di memoria (la S1R II ne accetta una di tipo SD e una di tipo CFexpress tipo B) si sappia che è possibile registrare direttamente su una memoria SSD esterna collegandola alla porta USB-C della fotocamera.



Lumix S1R Mark II: è più piccola, ma si controlla meglio
Prima di passare alle specifiche fotografiche e video, continuiamo ad analizzare gli aspetti strutturali di questa fotocamera, che muta sensibilmente nelle forme rispetto al modello di precedente generazione (è più piccola e leggera della S1R di un buon 20%) sposando l’estetica e l’ergonomia delle sorelle minori S5 II e S5 IIX, ma pure quelle delle QuattroTerzi GH7 e G9 II. Come quest’ultima, infatti, è dotata di un monitor (3″ e 1,84MP) incernierato su due lati e non solo su quello corto, fatto che favorisce la ripresa dall’alto e dal basso anche senza estrarre il pannello lateralmente. Vicino al tasto Play, che a nostro avviso è tra i pochi comandi fuori posto inserito così in alto vicino al mirino, troviamo un selettore di blocco per impedire di modificare accidentalmente alcuni parametri di ripresa personalizzabili via menu.


Le ghiere per il controllo dei parametri principali sono addirittura tre, alle quali si affiancano quella dei modi e delle modalità di scatto. Bilanciamento del bianco, ISO e compensazione dell’esposizione hanno invece il loro “spazio” dedicato sulla calotta, mentre l’intero comparto AF (modalità di funzionamento, rilevamento del soggetto, gestione dell’area) si regola con un selettore fisico coassiale a un comando dedicato, posto di fianco al joystick. Il tasto REC per l’avvio delle riprese è sia sulla calotta, sia frontalmente di fianco all’innesto: chi non realizza video, valuti di personalizzare o disattivare quest’ultimo, poiché molto facile da premere accidentalmente. Il mirino è un’unità OLED da 5,76MP con ingrandimento 0,78x e refresh a 60 o 120fps: per qualità, è simile a molti altri installati su fotocamere in questa stessa fascia di prezzo.


Lumix SR1 Mark II: 44MP tutti nuovi per la fotografia e il video 8K
Chi si aspettava il salto verso i 60MP potrebbe restare deluso, anche in considerazione del fatto che invece di guadagnare risoluzione, la Lumix S1R II ha perfino perso una manciata di pixel rispetto al modello del 2019. Ma su gamma dinamica, tenuta agli alti ISO e qualità video, il nuovo CMOS full frame da 44,3MP promette battaglia alla concorrenza. Intanto, va specificato che la S1R Mark II è la prima Lumix serie S a prevedere la chiusura dell’otturatore al cambio ottica o spegnendo la fotocamera; le tendine sono in carbonio, pertanto il Costruttore si raccomanda di non lasciare la fotocamera esposta ai raggi diretti del sole o in ambienti particolarmente caldi (come l’abitacolo di un’auto in piena estate). Sotto di esse si cela ovviamente il sensore e, subito dietro, il rinnovato sistema di stabilizzazione IBIS: compatibile con il sistema Dual IS 2 di Panasonic (la stabilizzazione del corpo macchina combinata con quella delle ottiche IS), arriva a compensare fino a 8 stop al centro del fotogramma, e 7 stop ai bordi.
L’elettronica, affidata a un rinnovato processore L², consente alla S1R II di lavorare lungo una scala di sensibilità compresa tra 80 e 51.200 ISO (40-102.400 in estensione) sia in foto sia in video (solo modalità Normale), ma pure di collezionare fino a 40 fotogrammi in AF-C con otturatore elettronico attivo, o 10fps con quello meccanico. Il buffer di memoria, tuttavia, non risulta particolarmente ampio, concedendo solo un’ottantina di scatti JPG a “piena velocità” prima di causare rallentamenti alla raffica. Gli appassionati di caccia fotografica e fotografia naturalistica sappiano infine che la Lumix S1R II permette sia di mantenere in memoria fino a 1,5 secondi antecedenti la pressione a fondo del pulsante di scatto (pre-burst), sia di realizzare lunghe esposizioni in modalità Live Composite: una modalità di ripresa multiscatto dove ogni nuova esposizione non aggiunge luminosità alle aree già esposte, ma registra solo la luce che appare in nuove aree del fotogramma.


Concludiamo questo primo e approfondito assaggio della Lumix S1R II con le caratteristiche video, pure queste decisamente interessanti. La fotocamera supporta la ripresa video 8K/30p, 4:2:0, 10bit, in formato 17:9 e 16:9, e raggiunge i 14EV di gamma dinamica in modalità V-Log. Un prossimo aggiornamento firmware gratuito abiliterà inoltre la registrazione Open Gate 8,1K. Abbassando la risoluzione al 5,8K/30p, come sulla GH7 è supportata la registrazione interna in formato Apple ProRes RAW HQ, Apple ProRes RAW e Apple ProRes. Il 4K (il primo formato in cui è disponibile anche il campionamento colore 4:2:2) viene invece realizzato sovracampionando dal 6K, ed è disponibile senza ritaglio sia a 120 o 60p. Ma le novità che riguardano questa full frame non finiscono qui: in abbinamento all’adattatore per microfono XLR DMW-XLR2 la Lumix S1R II supporta la registrazione di file audio float a 32-bit, eliminando la necessità di regolare i livelli di registrazione audio durante le riprese. Mentre per facilitare la post-produzione video e la condivisione multiutente dei file di progetto, sarà possibile attivare la registrazione proxy e ottenere copie in bassa qualità delle clip originali.
Lumix S1R Mark II: alcune immagini, aspettando il test
Qualche giorno fa abbiamo preso parte alla presentazione alla stampa della Lumix S1R II e in quell’occasione ne siamo entrati in possesso per condurne il test. Quelle che vedete qui in alto, dunque, sono solo alcune immagini di galleria che abbiamo scattato per prendere confidenza con la fotocamera. Se non siete già iscritti ai nostri canali Telegram e WhatsApp, vi invitiamo a farlo per non perdere tutti i prossimi aggiornamenti, compresa la pubblicazione online del test completo, che ultimeremo nei prossimi giorni.
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