Mentre gran parte dell’industria fotografica è in guerra per la supremazia nel mondo mirrorless, c’è chi, come Pentax, resta a difesa del baluardo reflex. Il glorioso marchio giapponese, da tempo di proprietà di Ricoh, pur avendo lanciato solo tre fotocamere – tra nuove e aggiornate – negli ultimi cinque anni, non cessa di aggiungere nuove ottiche al proprio corredo. In realtà, nel 2022, l’obiettivo che ci accingiamo a descrivere è l’unico annunciato, ma nel 2021 ben cinque ottiche hanno ridestato l’attenzione dei tanti affezionati Pentaxiani.
Sotto i riflettori si presenta oggi il mediotele HD Pentax-D FA Macro 100mm f/2,8 ED AW. È una corposa rivisitazione dell’omologo uscito 13 anni fa ed è in vendita sul sito europeo di Pentax a 699 euro.
Si tratta del primo macro a sfoggiare l’acronimo AW, che sta per All Weather: dovrebbe essere quindi garantita la perfetta impermeabilità a polvere e umidità, che con le reflex dotate delle stesse caratteristiche configura un insieme a prova di acquazzone.
Pur mantenendo grosso modo le stesse caratteristiche fisiche del progenitore, a cominciare dalla costruzione in lega di alluminio di alta qualità, il nuovo macro è inedito al suo interno. Lo schema ottico è composto da 10 elementi in 8 gruppi, tra cui uno ED (a dispersione extra bassa) e due a dispersione anomala con il compito di contenere le aberrazioni cromatiche laterali al minimo. Ancora più interessante, a nostro avviso, l’adozione di un nuovo strato antiriflessi denominato HD (High Definition) che si aggiunge a quello SP (Super Protect) applicato alla lente frontale per ridurre il deposito di sporco e umido.
Da bravo “macro”, il nuovo 100mm Pentax raggiunge il rapporto di riproduzione 1:1 mantenendo ben 13cm di distanza tra soggetto e parte frontale dell’ottica, utile a non spaventare soggetti poco collaborativi…
La copertura di questo mediotele è studiata per reflex con sensori full frame, come la K-1 Mark II da 36 megapixel; ma nessuno vieta di impiegare l’ottica su fotocamere con sensore APS-C, come la recente K-3 Mark III da 26 MP, su cui equivale a 150mm.
Vista la focale da ritratto, Pentax non manca di rimarcare la qualità del bokeh, che dovrebbe mantenersi gradevole anche ai diaframmi medi grazie alla conformazione curva delle 8 lamelle che compongono l’iride.
Da notare che, a differenza della maggior parte delle moderne proposte, questo obiettivo autofocus non dispone di un proprio motore, ma si avvale di quello incorporato nella reflex, che agisce con una presa di forza sulle lenti adibite alla messa a fuoco. L’AF non avrà quindi la rapidità di un supertele con motore ultrasonico, ma in macrofotografia (e nel ritratto) ciò non costituisce un limite determinante. Più utile, invece, il Quick-Shift Focus System di cui dispone il macro Pentax: al termine della messa a fuoco operata dalla fotocamera, è sufficiente agire sulla ghiera dell’ottica per spostare manualmente il piano di massima nitidezza, senza agire su altri selettori e mantenendo quindi un assetto stabile.