Los Angeles (Stati Uniti)
Dal 9 aprile al 7 luglio 2024
“A prima vista, le fotografie realizzate nel XIX secolo possono sembrare sbiadite reliquie di un’epoca sempre più lontana e dimenticata, eppure continuano a ispirare e sfidare gli artisti di oggi e riecheggiare nei loro lavori”. Con queste righe si apre il comunicato stampa di Nineteenth-Century Photography Now, la mostra visitabile fino al 7 luglio 2024 al Getty Center di Los Angeles.
L’esposizione punta a offrire nuove prospettive sugli albori della fotografia attraverso l’obiettivo e l’interpretazione di ventuno artisti contemporanei invitati a esplorare la complessità della fotografia nel periodo immediatamente successivo alla sua nascita. I visitatori della mostra avranno altresì l’opportunità di osservare da vicino alcune delle prime fotografie della collezione del Museo, risalenti quasi a due secoli fa.
Nineteenth-Century Photography Now: percorso in cinque tappe
Nineteenth-Century Photography Now è organizzata su cinque temi, riconducibili al primo periodo di utilizzo del mezzo fotografico: l’identità, il tempo, lo Spirito, il paesaggio e la diffusione.
Nelle loro opere, gli artisti Daido Moriyama, Hanako Murakami e Carrie Mae Weems guardano indietro all’invenzione della fotografia concentrandosi su come questa scoperta rivoluzionaria abbia cambiato la percezione delle persone, già da allora i soggetti più popolari delle sessioni fotografiche.
Nelle gallerie dedicate all’identità, Paul Mpagi Sepuya e Myra Greene affrontano la complessa storia del ritratto fotografico, mentre Laura Larson, Stephanie Solinas e Fiona Tan indagano sulle pseudoscienze del XIX secolo e sul modo in cui esse hanno rafforzato stereotipi e sistemi di identificazione che hanno avuto un impatto sulla nostra epoca.
La fotografia e il tempo sono stati inestricabilmente legati da quando i primi inventori si sono ingegnati per fissare in modo permanente un momento fugace su un foglio di carta. La sezione dedicata a questo tema comprende lavori di Lisa Oppenheim e Liz Deschenes, che esplorano le innovazioni tecniche dei fotografi del XIX secolo e i modi in cui il mezzo fotografico influenza la nostra percezione del tempo.
Il filone della fotografia spiritica, invece, è figlio dell’ossessione vittoriana per la morte in Europa e in Nord America. I primi fotografi hanno sfruttato la possibilità di manipolare le immagini, impiegando esposizioni multiple e messe in scena per creare scene ultraterrene o per richiamare i propri cari dalla morte. Nella sezione incentrata su questo argomento, Khadija Saye e Lieko Shiga si dedicano alle possibilità che la fotografia spiritica offre nel rappresentare l’invisibile.
Per quanto riguarda i paesaggi, sappiamo che furono uno dei principali soggetti rappresentati dai fotografi del XIX secolo. Il governo sponsorizzava spedizioni fotografiche nei luoghi più remoti per giustificare l’espansione e per registrare i conflitti militari che ne derivavano. Mark Ruwedel, Michelle Stuart e An-My Lê hanno rivisitato alcuni di questi paesaggi storici, proponendone di nuovi che accostano il passato al nostro presente.
A proposito del tema della diffusione, infine, vale la pena di ricordare che a metà del XIX secolo, migliaia di fotografie circolavano in tutto il mondo, grazie alla capacità dei fotografi di riprodurre più volte la stessa immagine. Le fotografie di eventi storici, destinazioni turistiche e spedizioni antropologiche facevano sembrare il mondo più accessibile, ma con il tempo e la distanza iniziarono a scollegarsi dai loro contesti originali. Fanno parte della sezione della mostra dedicata alla diffusione le opere di Wendy Red Star, Stephanie Syjuco, Ken Gonzales-Day e Andrea Chung, che recuperano ciò che è andato perduto, sottolineando gli effetti residui della fotografia del XIX secolo sulla nostra attuale conoscenza delle culture e delle storie globali.
Nineteenth-Century Photography Now è curata da Karen Hellman, ex curatrice associata del Dipartimento di Fotografia del J. Paul Getty Museum. La programmazione correlata comprende Who or What is Missing in Nineteenth-Century Photography? – una discussione con gli artisti Laura Larson, Wendy Red Star e Paul Mpagi Sepuya a proposito delle loro pratiche artistiche e del modo in cui si confrontano con la fotografia del XIX secolo – e Art Break: The Precarious Nature of Photography, Society, and Life, un incontro in cui l’artista Phil Chang parla con la curatrice Carolyn Peter della sua serie Unfixed, esposta in Nineteenth-Century Photography Now, e di come una crisi economica e una pandemia lo abbiano ispirato a creare fotografie che intenzionalmente svaniranno per esprimere la fragilità dei sistemi sociali e della vita.
Nineteenth-Century Photography Now
- A cura di Karen Hellman
- Getty Center, 1200 Getty Center Drive, Los Angeles, CA 90049
- dal 9 aprile al 7 luglio 2024
- ingresso gratuito su prenotazione
- getty.edu
Le mostre di fotografia da non perdere in primavera in Italia e dintorni
La mappa delle mostre di fotografia su fotocult.it
Scopri la mappa interattiva delle mostre fotografiche
Dal foro stenopeico ai fotografi Magnum: l’imperdibile appuntamento con Narnimmaginaria 2024
dal 19 ottobre al 3 novembre...
Vera Lutter: spettacolari negativi giganti nati in camere oscure grandi come stanze
dall’11 ottobre 2024 al 6 gennaio...
Le voci femminili della fotografia italiana: gli ultimi cinquant’anni in una collezione unica
dal 5 ottobre al 15 dicembre...
L’incubo del Vajont e altre catastrofi: quando la fotografia indaga cause ed effetti dei disastri ambientali
dal 25 settembre al 13 dicembre...
Egregio Sir John Herschel, mai provata la cianotipia col vino rosso?
dal 5 ottobre all’8 dicembre 2024