Ad arricchire la nostra prova sul campo arrivano le misurazioni eseguite nei laboratori di Image Engineering, azienda tedesca con oltre venti anni di esperienza collegata a TIPA, l’associazione di testate specializzate di cui FOTO Cult è membro dal 2017.
Se siete abbonati a fotocult.it o non avete ancora usufruito del mese di prova gratuito potete recuperare la lettura del test sul campo della Nikon Z6 III cliccando sulla call to action qui sotto. Se invece desiderate procedere più velocemente verso i grafici ottenuti in laboratorio da Image Engineering ecco, sommariamente, quello che c’è da sapere sulla Z6 III. La nuova mirrorless full frame di Nikon non muta nelle forme e, nonostante la riconferma dei 24MP di risoluzione, è comunque tutta nuova: il CMOS è ora di tipo parzialmente stacked e spinge la raffica da 14fps a 20fps, cadenza di scatto che può essere ulteriormente innalzata rinunciando al file RAW (60fps) e accettando anche il ritaglio DX (120fps). Cresce anche il numero di soggetti noti all’AI con l’inserimento nel database di automobili, cicli e motocicli, uccelli, treni e aerei, mentre la risoluzione video passa al 6K/60p con possibilità di attivare la registrazione RAW in camera. Insieme alle prestazioni lievita pure il prezzo: la Nikon Z6 III costa, di listino, 2.999 euro.
Nikon Z6 III: le caratteristiche tecniche principali
Elencate le caratteristiche tecniche principali, ecco anche un breve carrellata di immagini con alcuni dei punti chiave della Z6 III descritti in didascalia. A queste, prima di passare ai grafici, facciamo seguire anche una scheda tecnica sintetica della fotocamera.
- Struttura in magnesio, policarbonato e alluminio
- Risoluzione di 24MP o 96MP con Multishot Hi-Res
- Otturatore meccanico con tempi fino a 1/80.000 di secondo (1/16.000 elettronico)
- Sincro flash fino a 1/200sec
- Cadenza di scatto massima (RAW e piena risoluzione) a 20 fotogrammi al secondo
- Funzione Pre-Capture fino a 1 secondo
- Stabilizzatore fino a 8 stop
- Gamma ISO Std. 100-64.000
- Autofocus basato su AI con implementazione del numero di soggetti noti
- Video 6K/60p
- Slot per CFexpress Tipo B e SD
La tecnologia utilizzata dal laboratorio tedesco è di assoluto rilievo e altamente scientifici sono i protocolli utilizzati per i test, caratteristiche operative che assicurano comparabilità tra i risultati ottenuti su più fotocamere, da diversi operatori e in tempi differenti. È interessante notare che le analisi condotte da Image Engineering di cui daremo conto sono relative ai soli JPG generati dalle varie fotocamere con tutti i parametri standard, insomma così come escono dalla fabbrica. Ciò per due motivi fondamentali: mostrare anche i dati numerici relativi al RAW avrebbe poco senso per le infinite variabili applicabili in fase di sviluppo; puntare l’attenzione sul JPG standard è uno stimolo potentissimo verso le industrie fotografiche affinché i loro prodotti arrivino tra le mani dei fotografi nella loro configurazione ottimale, capaci di produrre immagini della migliore qualità, a prescindere dalle personalizzazioni che i singoli utilizzatori potranno apportare. L’analisi dei RAW, la loro malleabilità, il divario qualitativo con i JPG che un fotografo di medie capacità può evidenziare in fase di sviluppo restano orgogliosamente appannaggio della nostra redazione, la cui analisi verso la fotocamera, sia chiaro, non viene minimamente condizionata o anche solo alleggerita dall’integrazione degli iQ lab – Camera Test (questa la loro denominazione ufficiale).
Nikon Z6 III: il grafico della risoluzione
Il grafico della Risoluzione mostra la perdita del contrasto (sull’asse verticale y) in funzione della frequenza spaziale espressa in coppie di linee per altezza immagine, indicate dal rapporto LP/PH, ossia Line pairs/Picture height (asse orizzontale x). Più la curva si protende verso destra prima di piegare verso il basso, migliore è la risoluzione a quella data sensibilità. La risoluzione limite per ogni valore ISO può essere trovata laddove la curva attraversa la linea nera spessa, ossia dove il contrasto è pari a 0,1. La linea rosa verticale è un riferimento che rappresenta invece la “frequenza di Nyquist”, ossia il limite teorico massimo di risoluzione, pari alla metà dei pixel in altezza di ogni sensore. La risoluzione della Nikon Z6 III a 100 ISO raggiunge picchi del 99% del massimo teorico e 2001 coppie di linee per millimetro risolte.
Nikon Z6 III: come si comporta alle varie sensibilità
Alle risoluzioni superiori la texture viene riprodotta con precisione molto elevata fino a ISO 400, mentre le sensibilità superiori mostrano una riproduzione meno raffinata dei dettagli fini: si passa dal 93% del massimo teorico dei valori fino a 1600 ISO, all’82% (per 1655 linee per millimetro risolte) a 3200 e 6400 ISO.
Nikon Z6 III: rumore e fedeltà cromatica
Nella ragnatela qui sopra mostriamo il comportamento della Nikon Z6 III in termini di comparsa del rumore a varie sensibilità ISO (rappresentate nel grafico dalle linee colorate) in funzione della luminosità dell’immagine target, che è indicata dalla densità dei cerchi posizionati lungo la circonferenza. Quelli più scuri rappresentano le aree in ombra di un’immagine, mentre i più chiari indicano le alteluci. Maggiore è l’area circoscritta dalle linee colorate, maggiore è il rumore. Nel caso della Nikon Z6 III, il rumore quando l’immagine è osservata su un monitor da 96ppi, con ingrandimento al 100% e da 50cm di distanza, inizia a essere particolarmente visibile a partire da 6400 ISO.
La riproduzione del colore è mostrata nel grafico qui sopra in due modi. Con i tasselli colorati si confronta un colore di riferimento (la metà destra) con quello riprodotto dalla fotocamera (rappresentato della metà sinistra). Nella tabella inferiore, invece, sono riportati i valori numerici dello scostamento cromatico tra il target di riferimento e la riproduzione cromatica della fotocamera. I marcatori in rosso indicano forti deviazioni di colore, quelli in verde chiaro una deviazione evidente e in verde scuro sono invece evidenziate le deviazioni di entità moderata. La riproduzione del colore della Nikon Z6 III è dunque da considerarsi discreta, giacché a 100 ISO sono undici i colori che si discostano fortemente dall’originale.
Nikon Z6 III: come si piazza in classifica
Il punteggio finale assegnato a ciascuna fotocamera è differenziato per fotografia e video ed è determinato per il 60% dalle misurazioni oggettive effettuate in laboratorio in condizioni controllate (risoluzione e riproduzione dei dettagli, nitidezza e riproduzione del colore, rumore visivo). Pesano un ulteriore 20% le valutazioni soggettive espresse rispetto a una checklist di componenti e soluzioni (ergonomia, sistemi di mira, archiviazione, autonomia, organizzazione del menu…). L’ultimo quinto viene determinato dall’analisi comparativa dei dati espressi in scheda tecnica.
Test in laboratorio | Valutazioni soggettive | Analisi comparata scheda tecnica |
60% | 20% | 20% |
Modello | Punteggio (foto) |
Fujifilm GFX100 II | 81 |
Sony A7R V | 81 |
Sony A1 | 80 |
Fujifilm GFX100S | 79 |
Nikon Z9 | 79 |
Sony A7C II | 79 |
Canon Eos R3 | 78 |
Canon Eos R5 Mark II | 78 |
Canon Eos R6 Mark II | 78 |
Fujifilm X-H2 | 78 |
Nikon Z8 | 78 |
Sony A9 III | 78 |
Nikon Z6 III | 77 |
Nikon Z7 II | 77 |
Nikon Zf | 77 |
Sony A7 IV | 76 |
Fujifilm X-S20 | 75 |
OM OM-1 | 75 |
Panasonic Lumix S5 II | 75 |
Modello | Punteggio (video) |
Canon Eos R5 Mark II | 84 |
Nikon Z6 III | 84 |
Nikon Z8 | 84 |
Panasonic Lumix S5 II | 84 |
Sony A1 | 84 |
Sony A7R V | 84 |
Sony A9 III | 84 |
Fujifilm X-H2 | 83 |
Fujifilm GFX 100 II | 82 |
Nikon Z9 | 82 |
Sony A7 IV | 82 |
Nikon Z7 II | 81 |
Canon Eos R6 II | 80 |
Fujifilm X-S20 | 80 |
Sony A7C II | 80 |
Canon Eos R7 | 79 |
Fujifilm X-H2S | 79 |
Leica SL3 | 79 |
Nikon Zf | 79 |
Nikon Z6 III: il verdetto di fotocult.it, direttamente dal nostro test
La nuova Nikon Z6 III offre un mix di ergonomia e qualità d’immagine, sia foto che video, che la pone al vertice della categoria. Le concorrenti (…), prese singolarmente, vantano alcuni aspetti in cui primeggiano, ad esempio la raffica in RAW+JPG o il pre-scatto non limitato al JPG o ancora la risoluzione massima o l’autonomia. Ma nell’insieme la Z6 III appare su un gradino più alto. Il differenziale non è mostruoso e non dubitiamo che la concorrenza possa fare di meglio con le prossime generazioni: è nell’ordine delle cose.
Alla lunga lista di pregi non abbiamo comunque potuto aggiungere la voce “prezzo”: pur non potendolo etichettare come difetto, rileviamo come la dote prestazionale della Z6 III possa apparire “eccessiva”, portandola dal punto di vista dell’esborso economico abbastanza vicina alla Z8, e al tempo stesso lontana dalle aspettative dei fotografi puri, che nel conto trovano “portate” alle quali probabilmente avrebbero rinunciato. Non disperiamo, comunque, che Nikon lanci presto una Z5 II o una Z50 II (APS-C) per abbassare la soglia di ingresso al sistema mirrorless.
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