Barolo CN)
Dal 5 ottobre all’8 dicembre 2024
Nel 1842 l’instancabile astronomo, matematico e chimico britannico Sir John F.W. Erschel inventava la cianotipia, l’intramontabile tecnica fotografica (tutt’oggi molto in voga) che non richiede una fotocamera e produce delle suggestive immagini color bianco e blu di Prussia.
Anziché sui sali d’argento, la cianotipia si basa su due sali di ferro che una volta mescolati risultano particolarmente sensibili alla luce ultravioletta.
Ad Erschel la fotografia deve tante altre innovazioni, tra le quali la scoperta dell’iposolfito come fissante, o l’ideazione dei termini “positivo” e “negativo”. Oggi, a un giorno dall’inaugurazione della mostra fotografica Giancarlo Volpi. Architettura del vino: una lettura nel tempo, viene spontaneo domandarsi se la mente brillante dello scienziato inglese sia mai stata pungolata dall’idea di testare le potenzialità chimiche del vino rosso in camera oscura.
Se questo accadde o meno non è dato sapere, ma certo è che nel Ventunesimo secolo qualcun altro si è ingegnato per rivisitare la cianotipia utilizzando gli antociani e gli antiossidanti del vino nel processo fotografico di sviluppo e stampa.
Giancarlo Volpi: sviluppo e stampa a base di vino
L’idea è del giovane fotografo emergente Giancarlo Volpi (1997, Torino), che dal 5 all’8 dicembre espone le sue innovative stampe al vino rosso nel Castello Comunale Falletti di Barolo. I visitatori potranno apprezzare trenta immagini, frutto di sei mesi di lavoro insieme a dodici cantine vitivinicole di cui l’autore ha fotografato l’architettura utilizzando una fotocamera a pellicola di impostazione ottocentesca: un banco ottico 4×5” Horseman.
Le pellicole Ilford FP4 sono state processate con uno sviluppo composto principalmente da vino rosso, i cui antiossidanti agiscono sulla pellicola fotografica allo stesso modo dell’idrochinone, il più popolare principio attivo degli sviluppi fotografici. Alla classica sequenza di bagni di stop, fissaggio e lavaggio in acqua corrente, Volpi ha fatto seguire la stampa su carta washi, una carta di gelso da secoli prodotta a mano in Estremo Oriente.
Il fotografo ha trattato la carta con la soluzione generalmente utilizzata per realizzare la cianotipia e l’ha esposta all’azione della luce UV. Successivamente ha virato la stampa dalle tonalità blu di Prussia (colore della cianotipia) sfruttando il vino rosso e l’acido tannico, ottenendo immagini con dominante bruno-rossastra.
Questo procedimento di sviluppo e stampa è stato messo a punto da Volpi mediante una lunga serie di intuizioni e meticolose sperimentazioni.
Le pregiate stampe, infine, sono state racchiuse in cornici in legno di rovere, realizzate dall’autore stesso, per richiamare il materiale con cui sono composte le botti.
Qualcosa in più su Giancarlo Volpi
Nato nel 1997 a Chieri (TO), Giancarlo Volpi si è laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2024. Da sempre coltiva la passione per la fotografia, fil rouge della sua ricerca artistica, documentaristica e umana. I suoi lavori sono stati oggetto di varie mostre in Piemonte e sono stati pubblicati su riviste come Image Mag. Volpi ha realizzato il censimento fotografico Architetture chieresi contemporanee: 1945-2023, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Torino e Asti e da cinque anni si dedica al recupero di oltre 20.000 lastre fotografiche in vetro con il sostegno del Comune di Bra.
Architettura del Vino: una lettura nel tempo inaugura con un assaggio
Architettura del Vino: una lettura nel tempo inaugurerà domani, sabato 5 ottobre dalle ore 16 alle 19 nella sala Il Tempio dell’Enoturista del WiMu Museo del Vino. L’ingresso sarà libero e durante l’evento verrà offerta una degustazione di vini del territorio. L’esposizione è ideata e curata dall’autore in collaborazione con il Comune di Barolo e Barolo & Castles Foundation.
Giancarlo Volpi. Architettura del vino: una lettura nel tempo
- A cura Giancarlo Volpi
- Castello Comunale Falletti di Barolo, piazza Falletti – Barolo (CN)
- dal 5 ottobre all’8 dicembre 2024
- fino al 10/11 tutti i giorni 10.30-19. Dall’11/10 10.30-18
- intero 9 euro. Info su ingressi ridotti sul sito ufficiale
- www.wimubarolo.it
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