Brancaccio è un quartiere a nord di Palermo marchiato a fuoco da violenza, omertà e criminalità organizzata; un labirinto di cortili e vicoli che sommati misurano la distanza di appena un chilometro. Brancaccio è il luogo d’origine dei fratelli Graviano, noti boss implicati nelle più violente stragi della mafia degli anni Novanta; Brancaccio è il luogo in cui Don Pino Puglisi ha trovato la morte, assassinato dalla malavita che tentava di combattere in prima persona.
Brancaccio. Le viscere di Palermo è il titolo del più recente libro dello scrittore e fotografo Francesco Faraci, intervistato su fotocult.it lo scorso 16 luglio, a proposito di Atlante Umano Siciliano. Il libro, edito da Zolfo Editore, racconta un intenso spaccato di vita quotidiana a base di degrado e povertà, speranza e voglia di riscatto e lo fa attraverso un incisivo connubio di parole e fotografie in bianco e nero che tracciano la storia di S., il protagonista.
S. è un uomo nato e cresciuto nelle viscere del quartiere, che non fa che entrare e uscire dal carcere fin quando Don Pino Puglisi non gli prospetta l’alternativa di un’esistenza lontana dalla criminalità organizzata. Il 15 settembre del 1993, il brutale assassinio del parroco per mano della mafia annienta i sogni dei giovani del quartiere Brancaccio, acuendo rabbia e sdegno. S. precipita di nuovo nell’immorale stile di vita che aveva preceduto l’arrivo del prete e solo dopo aver toccato il fondo, riesce a dare inizio al suo personalissimo percorso di redenzione.
Brancaccio. Le viscere di Palermo: la quarta di copertina
“Un imbuto, ecco a cosa somiglia via Brancaccio. Un imbuto al contrario. Prima si stringe, poi, sul finire, si allarga per richiudersi, per isolarsi dal resto del mondo. Sembra non avere scampo questa borgata, che è rimasta imprigionata nel passato, che sta stagnando in un’acqua ormai putrida, piena di fango.
Se penso ai volti, ai corpi, costretti per mancanza di mezzi, per impossibilità di muoversi, a divenire stagno, sanguino. La mia città è terra straniera, ed è per questo, in ultimo, che la racconto. Per afferrare un senso, per accapigliarne una linea, un filo sia pure sottile. Però niente, per quanto provi ancora non riesco. Semplicemente è impossibile. Non si lascia scoprire, Palermo”.
Qualcosa in più su Francesco Faraci
Francesco Faraci è nato a Palermo nel 1983. Scrittore e fotografo, nel 2016 ha pubblicato Malacarne (Edizioni Crowdbooks), nel 2017 il romanzo Nella pelle sbagliata (Edizioni Leima), nel 2019 Jova Beach Party – cronache da una nuova era (Rizzoli). Ancora, ha pubblicato Atlante Umano Siciliano (Emuse Books) nel 2020 e Anima nomade – Da Pasolini alla fotografia povera (Mimesis Edizioni) nel 2022. Ha collaborato con importanti testate italiane e internazionali, tra le quali The Guardian, Time Magazine, Il Venerdì di Repubblica, Internazionale.
Titolo Brancaccio. Le viscere di Palermo
Fotografie di Francesco Faraci
Prefazione di Nello Trocchia
Formato 15x22cm
Pagine 208, 29 immagini
Prezzo 18 euro
Editore Zolfo Editore
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