Tra le case colorate di rosa, arancio e giallo della frazione lacustre di Clusane (BS), sulle sponde del lago d’Iseo, c’è un angolo pittoresco che è valso a Fabio Pollio la selezione per il Palco Special photo4u.it di fotocult.it. “Si tratta di un passaggio che conduce a un ristorante – ha spiegato l’autore – e a un piccolo molo, un luogo per me autentico, nei pressi di un bel porticciolo di pescatori con suggestivi pontili. Agli occhi del pedone distratto potrebbe apparire un luogo un po’ anonimo, ma a un occhio più attento sa regalare sempre scorci bellissimi e, se percorso alla giusta ora, è illuminato di una splendida luce”.
È proprio grazie a quella luce che lo scatto di Fabio, che risale a gennaio 2021, si accende di tinte intense, incorniciando un fazzoletto di quiete con delle campiture vivaci.
Rivedere i propri scatti con una maggiore consapevolezza fotografica
Fabio, che ha lavorato con un obiettivo 18-135mm f/3,5-5,6 montato su una mirrorless APS-C Sony Alfa 6400, non ha esitato a esporre alla nostra redazione le scelte differenti che avrebbe compiuto col senno di poi: “Avrei usato un obiettivo diverso, più luminoso. Lo zoom utilizzato per questa foto, il tuttofare in dotazione base, non era molto performante in condizioni di scarsa luminosità. A quei tempi disponevo anche di un 23mm, Viltrox f/1,4, che a mio avviso avrebbe garantito una resa migliore. Inoltre, avrei certamente usato un treppiedi, sebbene la Sony Alfa 6400 consenta di scattare ottenendo ottimi risultati a mano libera anche con tempi di esposizione relativamente lunghi.
Data la capacità della macchina di tollerare le alte sensibilità, probabilmente avrei incrementato il valore ISO. In sostanza credo di non aver sfruttato a pieno le potenzialità di quella buona fotocamera.
Infine avrei trattato il file con Adobe Photoshop, che consente lavorazioni ben più complesse di Snapseed Smartphone (che è l’applicazione di cui si è servito Fabio per ottimizzare la sua fotografia, n.d.r.), provando a ridurre la chiazza di umidità visibile sulla colonna di destra, che mi piace davvero poco. La lavorazione di un file RAW avrebbe aumentato la possibilità di ottenere un miglior risultato finale”.
Non sempre l’inesperienza penalizza il fotografo
Sebbene l’autocritica sia un elemento basilare per la crescita in qualsiasi disciplina non riteniamo che la fotografia di Fabio sia stata particolarmente penalizzata dalle sue scelte “inesperte”. Certamente condividiamo con l’autore l’ipotesi secondo la quale l’utilizzo del treppiedi e di un software di fotoritocco più adeguato avrebbero migliorato l’intero processo creativo.
In merito all’obiettivo utilizzato, tuttavia, crediamo che il fotografo avrebbe potuto massimizzarne le prestazioni chiudendo il diaframma a non più di f/11 (anziché f/22), valore sufficiente per ottenere una profondità di campo soddisfacente e per mantenere la libertà di scattare con un tempo di esposizione di due stop più rapido rispetto a quello da lui impostato in sede di scatto, e dunque 1/200sec piuttosto che 1/50sec.
Ad ogni modo ci sentiamo di affermare che il rumore, percepibile perlopiù sulla parete di destra in primo piano, è decisamente contenuto e che nessuna delle scelte tecniche “immature” compiute da Fabio – eccezion fatta per il tentativo di intervenire con Snapseed sulla chiazza di umidità – ha giocato a sfavore dell’immagine, che risulta molto efficace sia sul piano compositivo, sia su quello esposimetrico. L’autore ha saputo individuare un soggetto fotografico tutt’altro che scontato e valorizzarlo sfruttando al meglio la luce naturale a sua disposizione.
- mirrorless APS-C Sony Alfa 6400
- Sony 18-135mm f/3,5-5,6 OSS
- 1/50sec
- f/22
- 250
- lieve ottimizzazione di taglio, luci e ombre, pulizia dell’immagine e riduzione del disturbo tramite Snapseed per smartphone