Dopo due anni di “silenzio” forzato a causa della situazione pandemica mondiale, i vincitori della quindicesima edizione dei Sony World Photography Awards tornano in mostra a Milano in una nuova e prestigiosa sede, la Fondazione Stelline.
Attraverso la solida partnership fra la World Photography Organisation e la Casa giapponese Sony, e con la collaborazione di Fondazione Stelline, Fondazione Progetto Arca e Fondazione Fiera Milano che hanno aderito all’iniziativa, i Sony Awards hanno coniugato quest’anno cultura, tecnologia e solidarietà, spingendosi in prospettive di ancora maggiore gittata per le edizioni future del premio.
Iniziamo dai numeri: quest’anno hanno concorso 340.000 immagini ricevute da professionisti ed emergenti, 18.400 invece il numero di candidati della sola sezione Professional; 211 i Paesi di provenienza.
La presenza degli italiani è sempre stata corposa in tutte le edizioni del concorso e questa non ha fatto eccezione. L’Italia è al terzo posto sia per numero di immagini inviate, sia per vincitori: sono quattro gli autori italiani premiati, due dei quali primi in una delle sezioni Professional e negli Open. Le opere in mostra, infine, sono ben 180, suddivise in due aree dedicate rispettivamente ai professionisti e alle altre categorie del premio: appassionati, donne, studenti e giovani.
Tra le opere esposte, non poteva mancare il progetto in bianconero di fotografia partecipativa Migrantes di Adam Ferguson, vincitore assoluto di questa edizione dei SWPA, le fotografie di Federico Borrella, secondo classificato nella categoria Professional – Wildlife and Nature, gli scatti di Giacomo Orlandi e Alessandro Gandolfi, che hanno ottenuto la terza posizione rispettivamente nelle categorie Environment e Still Life e il progetto Rise Up Again di Antonio Pellicano, vincitore del National Award.
Alcune fotografie dei vincitori italiani dei Sony World Photography Awards 2022.
Ci preme sottolineare che il vincitore dei Sony Awards 2022 non ha effettivamente scattato le immagini che hanno vinto, ma il processo partecipativo ha fatto sì che il momento del clic fosse definito direttamente dai soggetti fotografati. Questa vittoria, quindi, rappresenta l’ennesima testimonianza di una visione avanguardistica e moderna della giuria e del premio stesso. (A questo link l’approfondimento di FOTO Cult dedicato al concorso e al suo vincitore).
Abbiamo chiesto a Federico Cappone, Country Manager di Sony Italia, quali nuove strade percorrerà il premio, nato dalla collaborazione con WPO (World Photography Organisation). “La partnership nasce 15 anni fa”, spiega, “e sin da allora è stata una scommessa, ma anche un impegno che Sony ha voluto mantenere per rivolgersi a una platea sempre più grande. Questa responsabilità è stata poi tradotta nel sostegno al mondo della fotografia, e non solo in ambito tecnologico, dove Sony è leader. Nel prossimo futuro la strategia di sostegno di Sony alla cultura fotografica si articolerà in modo differenziato e sempre attuale. L’inclusività è sempre stata tra i valori fondanti di questo progetto e su questa linea procederà: abbiamo annunciato che già dall’anno prossimo il premio ospiterà due nuove sezioni, una dedicata al video, per dare voce a qualsiasi tipo di forma comunicativa che riguardi l’imaging, l’altra dedicata al tema della sostenibilità, un argomento di rilevanza sempre maggiore, e non solo per la fotografia”.
Abbiamo ascoltato anche la voce della Presidente di Fondazione Stelline, PierCarla Delpiano, che ha sottolineato il ruolo rilevante della cultura nel costruire una rete forte e interdisciplinare, capace, anche a distanza, di costruire la pace ed essere di esempio.
“Per la città di Milano accogliere adesso – e dopo Londra – la mostra dei vincitori dei Sony Awards”, commenta Delpiano, “è fondamentale, e lo è tanto di più per Fondazione Stelline che ha una lunga tradizione nel proporre nella sua sede autori della fotografia di livello internazionale. È importante accoglierla proprio in questo momento storico in cui ci troviamo con i postumi di una pandemia, ma soprattutto in un contesto bellico vicino a noi e ancora in corso. L’iniziativa ha uno scopo sociale: mira a tutelare i più deboli e gli sfollati dell’Ucraina, grazie alla collaborazione fra Fondazione Stelline, Fondazione Progetto Arca e Fondazione Fiera Milano. Grazie a questa iniziativa, stiamo facendo contaminazione culturale, una cosa che ci ha insegnato un ‘signore’ che in questi luoghi ha vissuto e creato i suoi capolavori più belli: sto parlando di Leonardo Da Vinci, che della contaminazione fra i saperi ha fatto un metodo dalla valenza universale”. Il ricavato della mostra sarà interamente devoluto alla Fondazione Arca per il sostegno al popolo ucraino.
Alcune fotografie realizzate il 13 settembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra Sony World Photography Awards 2022 presso la Fondazione Stelline di Milano.
Sony World Photography Awards 2022
- Fondazione Stelline, corso Magenta, 61 (MI)
- dal 14 settembre al 30 ottobre 2022
- martedì-domenica, 10-20
- intero 12€, ridotto 8€
- stelline.it