Quando uno dei più noti e apprezzati divulgatori al mondo nel campo della fotografia decide di pubblicare un libro sulla composizione è molto probabile che non si tratterà del classico manuale che si apre con l’intramontabile regola dei terzi.
In effetti, già nel titolo del suo libro – Reinventare la composizione – Scott Kelby si propone di svecchiare l’elenco di accorgimenti che la fotografia ha ereditato dai maestri della pittura dell’Ottocento e di rinnovare l’occhio e la mente del fotografo contemporaneo.
Scott Kelby: tutti gli elementi della composizione fotografica
Nell’atto di comporre, e cioè di mettere insieme gli elementi di una scena da fotografare, Kelby non trascura proprio nulla. Parte dal ruolo cruciale della scelta di un soggetto interessante, dopodiché dispensa suggerimenti relativi alla luce, alla lunghezza focale, ai tempi di esposizione, al taglio e a qualsiasi altro aspetto tecnico possa essere collegato alla realizzazione di un’immagine fotografica.
Gli argomenti sono numerosissimi, ciascuno trattato in modo piuttosto sintetico, ma estremamente chiaro. Tutti i testi sono affiancati da una fotografia esemplificativa, talvolta scattata secondo i criteri descritti, talvolta raffigurante gli errori da non commettere.
Reinventare la composizione (Apogeo Editore) parla di HDR, di panoramiche, di uso consapevole del bianco e nero e del bilanciamento del bianco, ma anche dei punti di ripresa ideali per ciascuna tipologia di soggetto.
Kelby specifica spesso il contesto di realizzazione delle fotografie che mostra al lettore, raccontando il suo approccio alla scena in ciascuna situazione. Non mancano dritte sull’utilizzo di alcuni accessori utili sul campo, come il Platypod ultra (una sorta di treppiedi piatto per le riprese dal basso), o sui metodi più semplici ed efficaci per affrontare la postproduzione degli scatti.
Meglio scattare con attenzione che postprodurre
Sebbene sia un vero e proprio guru dei software di elaborazione digitale delle immagini fotografiche, in questa sede Kelby si limita a fornire consigli pratici e veloci che non costringano il fotografo a trascorrere ore davanti a un monitor. Piuttosto, l’autore sprona l’utente del suo manuale a lavorare bene per ottenere foto soddisfacenti già in fase di ripresa.
Interessanti gli spunti per aggiungere profondità all’immagine o per ottimizzarne la nitidezza, ma attenzione a distinguere il concetto di mosso dal concetto di sfocato, che in qualche circostanza –probabilmente per via di una falla nella traduzione dall’inglese all’italiano – il libro tende a sovrapporre. Capita ad esempio a pagina 75, dove un tempo di esposizione lungo viene indicato come causa di una serie di scatti fuori fuoco anziché mossi.
Reinventare la composizione si sofferma anche sulla questione della valutazione e selezione dei propri scatti, con un capitolo che suggerisce al fotografo quali sono le domande da porsi per effettuare una critica costruttiva del lavoro svolto. Ce n’è per tutti i generi, dal ritratto alla fotografia di viaggio, dalla fotografia sportiva a quella naturalistica, con utilissimi richiami a concetti esposti nei capitoli precedenti.
Le regole tradizionali della composizione
Nel penultimo capitolo Kelby omaggia le tradizionali regole della composizione. Se è vero che per molti le “vecchie” regole sono fatte per essere infrante, è altrettanto vero che infrangerle in modo casuale non è affatto produttivo e che conoscerle aiuta a comprendere come reagisce il cervello di fronte a un dato stimolo visivo. Così, tra sezioni auree, pattern e linee guida si conclude si conclude il viaggio tra tutti i possibili volti della composizione fotografica.
Reinventare la composizione può rappresentare una lettura utile per qualsiasi fotografo, ma riteniamo sia il libro ideale per chi si è da poco avvicinato alla fotografia e vuole sperimentare una pratica fresca e dinamica, senza trascurare nessuno dei tantissimi aspetti che possono contribuire a esaltare o a danneggiare uno scatto. È un manuale completo e mai noioso in cui cercare lo spunto per qualsiasi percorso fotografico si abbia intenzione di intraprendere.
Il capitolo finale riporta i dati exif di tutte le fotografie pubblicate nel libro: il primo esercizio da fare, naturalmente, sarà quello di provare a fotografare soggetti simili, adattando le impostazioni alle condizioni di luce (e non solo) disponibili al momento dello scatto.
Titolo Reinventare la composizione
Sottotitolo Trasformare l’occhio del fotografo
Fotografie e testi di Scott Kelby
Formato 20×25,5cm
Pagine 288
Lingua italiano
Prezzo 35 euro
Editore Apogeo
Data di pubblicazione febbraio 2025
Copertina flessibile
ISBN 9788850337828
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