Sì, avete letto bene: i vincitori regionali del World Press Photo 2025 sono quarantadue.
Troppi? Dipende. Non facciamo che leggere o sentire che la nostra società è esposta a eccessivi stimoli visivi e che una sorta di bulimia fotografica sta anestetizzando le nostre coscienze, inducendoci a fruire la fotografia – anche quella impegnata – in modo sempre più superficiale. Così, per un pubblico pressoché saturo, quarantadue storie di fotogiornalismo potrebbero essere troppe e rischiare di non essere assimilate come meritano.
Sull’altra faccia della medaglia c’è un mondo problematico, devastato da situazioni politiche, economiche, sociali e ambientali sempre più perturbanti. In questo quadro disumano e allarmante, quarantadue storie di fotogiornalismo potrebbero essere davvero poche.
Di fronte a questo delicato binomio è certamente auspicabile che gli osservatori sensibili e responsabili restino numerosi e “in forze” e che non si lascino sopraffare dal pubblico meno vigile e quasi del tutto assuefatto persino alle immagini che tirano impietosi pugni allo stomaco.

La ragion d’essere del fotogiornalismo e della fotografia documentaria, in fin dei conti, sta tutta nelle mani – e negli occhi – di chi guarda gli scatti, di chi dedica tempo alla lettura delle didascalie e, soprattutto, di chi si sforza di trarne spunto per riflessioni, azioni e confronti costruttivi.
“Come giuria – ha dichiarato Lucy Conticello, presidente della giuria globale del concorso – abbiamo cercato immagini su cui le persone potessero avviare delle conversazioni”.
Secondo Joumana El Zein Khoury, direttrice esecutiva del World Press Photo, le immagini del concorso attraversano il rumore, ci costringono a riconoscere ciò che sta accadendo, anche quando questo risulta scomodo, o ci inducono a mettere in discussione il mondo in cui viviamo e il nostro stesso ruolo al suo interno”.
World Press Photo 2025: com’è aumentato il numero di vincitori?
Negli ultimi tre anni il concorso dedicato al miglior fotogiornalismo nel mondo aveva premiato una foto singola e una storia per ogni Regione, mentre la 68ª edizione, ha previsto un significativo aumento di riconoscimenti. Per ognuna delle sei aree geografiche della competizione, infatti, sono stati nominati vincitori ben tre fotografi per ciascuna delle sopracitate categorie (Singles e Stories), ai quali continua ad affiancarsi un vincitore per la categoria dedicata ai progetti a lungo termine.
Da questo cospicuo gruppo di reporter e professionisti della fotografia documentaria la giuria selezionerà il vincitore assoluto e i due finalisti, che saranno annunciati il 17 aprile 2025 in occasione dell’apertura alla stampa della mostra World Press Photo 2025 presso la Nieuwe Kerk ad Amsterdam (Paesi Bassi).
Temi e numeri del World Press Photo 2025
Come da consuetudine, le storie raccontate dai reporter premiati spaziano dalla politica alle questioni di genere, alle migrazioni, ai conflitti, all’emergenza climatica. Il fotogiornalismo e la fotografia documentaria del World Press Photo 2025 invitano il pubblico di tutto il mondo a prestare attenzione a storie rilevanti più o meno note perché più o meno diffuse tramite i comuni canali di comunicazione di massa.
Le fotografie premiate sono state selezionate tra 59.320 candidature ricevute da 3.778 fotografi di 141 Paesi. Le immagini sono state giudicate da sei giurie regionali e i vincitori sono stati scelti da una giuria globale indipendente composta dai presidenti delle giurie regionali e dal presidente della giuria globale.
Africa
Singles
-Tamale Safalu di Marijn Fidder, Paesi Bassi
-Life Won’t Stop di Mosab Abushama, Sudan
-Mother Moves, House Approves di Temiloluwa Johnson, Nigeria
Stories
-The Lake Has Fallen Silent di Aubin Mukoni, Repubblica Democratica del Congo
-Kenya’s Youth Uprising di Luis Tato, Spagna, Agence France-Presse
-The Elephant Whisperers of Livingstone di Tommy Trenchard, Regno Unito, Panos Pictures, per NPR
Long-Term Projects
Women’s Bodies as Battlefields di Cinzia Canneri, Italia, Association Camille Lepage
Asia-Pacific and Oceania
Singles
-Korea Adoption Fraud di Jae C. Hong, Corea del Sud, Associated Press
-Gabriel Medina During the Paris 2024 Olympic Games di Jerome Brouillet, Francia, Agence France-Presse
-The Impact of Nickel Mining on Halmehera Island di Mas Agung Wilis Yudha Baskoro, Indonesia, per China Global South Project
Stories
-No More Monkey Mania in Thai Town di Chalinee Thirasupa, Tailandia, Reuters
-Four Storms, 12 Days di Noel Celis, Filippine, Associated Press
-A Nation In Conflict di Ye Aung Thu, Myanmar
Long-Term Projects
Te Urewera – The Living Ancestor of Tūhoe People di Tatsiana Chypsanava, Bielorussia, Pulitzer Center, New Zealand Geographic
Europe
Singles
-Beyond the Trenches di Florian Bachmeier, Germania
-Underground Field Hospital di Nanna Heitmann, Germania, Magnum Photos
-Mika di Prins de Vos, Paesi Bassi, Queer Gallery
Stories
-MARIA di Maria Abranches, Portogallo
-Protests in Georgia di Mikhail Tereshchenko, Russia, TASS Agency
-Democracy Dies in Darkness di Rafael Heygster, Germania, per Der Spiegel
Long-Term Projects
It Smells of Smoke at Home di Aliona Kardash, Russia/Germania, DOCKS Collective, per Stern Magazine
North and Central America
Singles
-Attempted Assassination of Donald Trump di Jabin Botsford, Stati Uniti, for The Washington Post
-Night Crossing di John Moore, Stati Uniti, Getty Images
-Constance Wynn II, Wikes-Barre, Pennsylvania, 2025 di Philip Montgomery, Stati Uniti, per The New York Times Magazine
Stories
-A Place to Die di Oliver Farshi, Regno Unito
-A Town Derailed di Rebecca Kiger, Stati Uniti, Center for Contemporary Documentation, TIME
-Crisis in Haiti di Clarens Siffroy, Haiti, Agence France-Presse
Long-Term Projects
Life and Death in a Country Without Constitutional Rights di Carlos Barrera, El Salvador, El Faro, NPR
South America
Singles
-Botafogo Fans: Pride and Glory di André Coelho, Brasile, EFE
-Aircraft on Flooded Tarmac di Anselmo Cunha, Brasile, Agence France-Presse
-The Last Hope di Gabriela Oráa, Venezuela, Reuters
Stories
-Brazil’s Worst-Ever Floods di Amanda M. Perobelli, Brasile, Reuters
-Droughts in the Amazon di Musuk Nolte, Perù/Messico, Panos Pictures, Bertha Foundation
-Jaidë di Santiago Mesa, Colombia
Long-Term Projects
Paths of Desperate Hope di Frederico Ríos, Colombia
West, Central, and South Asia
Singles
-Drone Attacks in Beirut di Murat Şengül, Turchia, Anadolu Agency
-Mahmoud Ajjour, Aged Nine di Samar Abu Elouf, Palestina, per The New York Times
-The Canvas of Power di Suvra Kanti Das, Bangladesh, per The Daily Prothom Alo
Stories
-Gaza Under Israeli Attack di Ali Jadallah, Palestina, Anadolu Agency
-No Woman’s Land di Kiana Hayeri, Iran/Canada, Fondation Carmignac
-The Shadows Already Have Names di Samuel Nacar, Spagna, per Revista 5W
Long-Term Projects
Bullets Have No Borders di Ebrahim Alipoor, Iran
I premi del World Press Photo 2025
Al vincitore assoluto del World Press Photo 2025 spetta un premio in denaro di 10.000 euro e attrezzatura fotografica Fujifilm che sarà consegnata anche ai due finalisti. Tutti i vincitori riceveranno un premio in denaro di 1.000 euro e un trofeo e le loro fotografie saranno esposte nella mostra annuale itinerante in oltre sessanta località del mondo.
Tutte le fotografie vincitrici del World Presso Photo 2025 sono visibili sul sito ufficiale del concorso: worldpressphoto.org.







Stringe il cadavere della nipote di cinque anni: lo scatto di Mohammed Salem vince il World Press Photo 2024
Il drammatico scatto del fotoreporter palestinese...
“La Pietà di Gaza” non si intitola “La Pietà di Gaza”, la mamma non è una mamma
Quanto tempo abbiamo dedicato a capire...
Chi è il vero padre della “Napalm Girl”?
Nick Ut potrebbe non essere l’autore...
Creative Photo Awards, il vincitore assoluto
Con lo scatto The False Illusion,...
Aci Pistoia Photo Contest, i vincitori
Aci Pistoia Photo Contest, i vincitori Il...
Zeiss Microscopy Image Contest 2022, i vincitori
Lo scorso 23 agosto sono stati...