La Casa di Vetro di Milano ospita in anteprima assoluta per l’Italia la mostra William P.Gottlieb. A Jazz Story. L’esposizione comprende 60 immagini scattate dal giornalista e fotografo americano tra il 1938 e il 1948, vale a dire durante la cosiddetta Golden Age of Jazz (l’età dell’oro del jazz), periodo corrispondente allo sviluppo del jazz moderno. Gottlieb, scomparso nel 2006 e poco conosciuto in Italia, è diventato una celebrità negli Stati Uniti grazie alle sue numerose fotografie che ritraggono i giganti della scena musicale di Washington e New York negli anni ’40. Sebbene il nome del fotografo risulti pressoché sconosciuto nel Belpaese, infatti, la lista dei grandi protagonisti dei suoi scatti suonerà familiare anche al pubblico italiano: in mostra, solo per citarne alcuni, Louis Armstrong, Billy Holiday, Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Miles Davis, Thelonious Monk, Frank Sinatra e Cab Calloway. Le immagini (riproduzioni digitali da stampe d’epoca e negativi) sono conservate dalla Library of Congress, e sono forse le più riprodotte nella storia della fotografia americana.
La mostra, curata da Alessandro Luigi Perna, è prodotta da Eff&Ci Facciamo Cose (centro d’arte di base a Milano) per History & Photography, un progetto che annovera, tra i suoi principali obiettivi, la realizzazione e la promozione di esposizioni che raccontano la Storia contemporanea attraverso la fotografia, ma anche la storia della fotografia stessa. History & Photography vuole riscoprire e rendere fruibili i numerosi archivi fotografici storici – italiani e stranieri, pubblici e privati – coinvolgendo un ampio pubblico, e rivolgendo una particolare attenzione ai giovani. La selezione delle immagini in mostra è visibile anche via internet in slideshow manuale grazie alle innovative proposte digitali di History & Photography.
William P. Gottlieb nasce a Brooklyn, New York, il 28 gennaio del 1917. Inizia la sua carriera di fotografo alla fine degli anni ‘30, durante l’ultimo anno di università. All’epoca è infatti, nel ruolo di giornalista, il curatore di una rubrica di jazz per il Washington Post. Quando il giornale non può più permettersi un fotografo per l’illustrazione degli articoli, Gottlieb acquista una macchina fotografica e comincia a scattare producendo autonomamente le immagini necessarie.
Dopo avere prestato servizio come aviere durante la Seconda Guerra Mondiale, Gottlieb lavora come giornalista e fotografo per la rivista Down Beat, la più importante tra le testate giornalistiche che si occupano di musica e in particolare di jazz. Anche altri periodici – come Record Changer, Saturday Review e Collier’s – accolgono le sue foto e i suoi servizi giornalistici. Nel 1948 Gottlieb lascia il giornalismo per poter seguire più da vicino la sua famiglia. Da allora indirizza la sua vita professionale verso il settore dell’illustrazione didattica, un’attività che gli vale l’attribuzione di numerosi premi. Muore il 23 aprile 2006 all’età di 89 anni.
William P. Gottlieb. A Jazz Story. I grandi protagonisti della musica nera negli anni ’40 del novecento nella collezione della Library of Congress
A cura di Alessandro Luigi Perna
- La Casa di Vetro, via Luisa Sanfelice, 3 (MI)
- dal 17 settembre al 3 dicembre 2022
- mercoledì-sabato, 16-19,30
- 5€
- lacasadivetro.com

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