La rinomata fotografa Magnum Susan Meiselas (Baltimora, 1948) ha conquistato il titolo di Outstanding Contribution to Photography dei Sony World Photography Awards 2025.
Da sempre impegnata in una fotografia documentaria particolarmente attenta agli esseri umani e ai loro diritti, Meiselas rientra tra i fotografi che hanno avuto e continuano ad avere un ruolo fondamentale nell’evoluzione della comunicazione fotografica.
Il nome della fotografa americana si aggiunge, dunque, alla lunga lista di leggende della fotografia che la World Photography Organisation ha scelto di premiare nel corso degli anni con un prestigioso riconoscimento internazionale. L’elenco include fotografi del calibro di Mary Ellen Mark (2014), Martin Parr (2017), Graciela Iturbide (2021), Edward Burtynsky (2022) e Sebastião Salgado, Outstanding Contribution to Photography “in carica”.
Susan Meiselas prima e dopo l’ingresso in Magnum Photos
Entrata a far parte di Magnum Photos nel 1976 – diventandone membro effettivo nel 1980 – Susan Meiselas ha esordito nel mondo della fotografia una manciata di anni prima, all’inizio degli anni Settanta, con 44 Irving Street (1971), Prince Street Girls (1975-1990) e Carnival Strippers (1972-1975). 44 Irving Street è un’interessante raccolta che unisce i ritratti dei vicini di casa di Meiselas, a testi scritti dai soggetti stessi su richiesta della fotografa. Il risultato fa riflettere sulla moltitudine di casi in cui i soggetti non si rispecchiano nell’immagine prodotta dal loro ritratto fotografico.
Prince Street Girls, invece, registra le dinamiche di un gruppo di ragazzine cresciute a Little Italy, seguendone la crescita fino all’età adulta.
Carnival Strippers – realizzato tra il 1972 e il 1975, nei periodi estivi – documenta a tutto tondo la vita delle spogliarelliste per i carnevali delle piccole città del New England con una meticolosa raccolta di fotografie e trascrizioni di interviste condotte dall’autrice stessa con le ballerine, i loro fidanzati, i manager degli spettacoli e alcuni membri del pubblico pagante.
La predilezione per i progetti a lungo termine e per la commistione di immagini e note scritte, appuntate sul campo, caratterizza l’intera carriera di Meiselas, così come l’attenzione per le storie al femminile, sebbene la fotografa sia conosciuta soprattutto per la sua copertura dell’insurrezione in Nicaragua alla fine degli anni Settanta e per la sua documentazione dei diritti umani in America Latina.
Susan Meiselas in mostra alla Somerset House di Londra
Dal 17 aprile al 5 maggio 2025 la tradizionale mostra dei Sony World Photography Awards presso la Somerset House di Londra ospiterà estratti di cinque progetti di Susan Meiselas, tra cui alcuni mai esposti prima nel Regno Unito. Oltre ai suoi primi lavori, 44 Irving Street, Prince Street Girls e Carnival Strippers, saranno esposti i progetti successivi Pandora’s Box (1995) e A Room of their Own (2015-2017), incentrati rispettivamente su un club sadomaso di New York e un rifugio per donne nell’area industriale di Black Country (Regno Unito).
A proposito del premio Susan Meiselas ha dichiarato: “Sono onorata di ricevere questo premio per il mio contributo al mondo in continua espansione della fotografia. Negli ultimi cinquant’anni, ho avuto il privilegio di assistere alla creazione della storia, condividendo le vite spesso invisibili di coloro che sono impegnati nella sua realizzazione”.
Meiselas riceverà il premio durante la cerimonia di gala annuale che si terrà a Londra il 16 aprile 2025, nel corso di una serata di celebrazioni per i vincitori assoluti dei Sony World Photography Awards 2025.
Qualcosa in più su Susan Meiselas
Le fotografie di Susan Meiselas sono presenti in collezioni nordamericane e internazionali. Nel 1992 la fotografa è stata nominata MacArthur Fellow e ha ricevuto una borsa di studio Guggenheim (2015). Di recente, ha ricevuto il primo premio Women in Motion da Kering e da Rencontres d’Arles (2019), il Premio della Deutsche Börse Photography Foundation (2019) e il premio Erich Salomon della German Society for Photography (2022). Mediations, una mostra sul suo lavoro dagli anni Settanta a oggi, è stata inaugurata dal Jeu de Paume di Parigi e ha fatto tappa, tra gli altri, alla Fundació Antoni Tàpies, al San Francisco Museum of Modern Art e all’Instituto Moreira Salles di San Paolo. Dal 2007 Meiselas è presidente della Magnum Foundations, con la missione di espandere la diversità e la creatività nella fotografia documentaria.
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