Palau (SS)
Dal 7 settembre all’8 ottobre 2023
In occasione della ventisettesima edizione del festival internazionale Isole che Parlano – che si svolgerà dal 2 al 10 settembre 2023 in Sardegna tra Palau, La Maddalena, Arzachena e Luogosanto sotto la direzione di Paolo Angeli e Nanni Angeli – sarà presentata la mostra personale di Paola Agosti, intitolata Dal Piemonte al Rio de la Plata. L’autrice, riconosciuta come una delle fotografe italiane più significative del Novecento, ha ritratto leader politici, uomini di cultura e artisti di fama internazionale, si è occupata con particolare attenzione di volti e fatti del mondo femminile.
Agosti, nata nel 1947 a Torino e trasferitasi nel 1970 a Roma, ha indagato la fine della civiltà contadina del Piemonte più povero, le vicende dell’emigrazione piemontese in Argentina e ha fotografato i grandi protagonisti della cultura europea del ’900, realizzando su questi temi varie mostre e numerosi libri.
Dal Piemonte al Rio de la Plata: due progetti in una mostra
L’esposizione si compone di un’ampia selezione di scatti tratti da due differenti progetti: Immagine del “mondo dei vinti” e El Paraiso: entrada provisoria. La sintesi dei due progetti, raccolti sotto un unico titolo, Dal Piemonte al Rio de la Plata, oltre a testimoniare due diverse fasi della vita fotografica di Paola Agosti, pone in relazione il racconto sulle condizioni di due mondi apparentemente e geograficamente lontanissimi, ma fortemente legati dalla storica e imponente migrazione dal Piemonte verso l’Argentina.
Un lavoro che ci fa conoscere le condizioni di miseria – alle soglie degli anni Ottanta – del mondo rurale di una delle regioni più industrializzate d’Italia e contemporaneamente ci racconta della vita, in Argentina, dei discendenti di chi da quelle zone era partito moltissimi anni prima alla ricerca di una condizione di vita migliore.
Immagine del “mondo dei vinti”
Immagine del “mondo dei vinti”, realizzato alla fine degli anni ’70, è nato dalla lettura del celebre libro di Nuto Revelli, da cui prende anche il titolo: Agosti, nata e cresciuta in una grande città con pochi contatti con il mondo rurale, fu fortemente colpita dall’esistenza, a pochi chilometri dalla sua città, di quello che Revelli definisce “il Terzo mondo alle porte di Torino”. Decise, quindi, di ripercorrere quello stesso itinerario geografico e umano e – anche grazie alla collaborazione dello stesso Revelli – immortalò con la sua macchina fotografica i luoghi, i contadini e i montanari delle zone depresse del Cuneese.
I “vinti” appunto, gli emarginati, i dimenticati di sempre, ultimi testimoni viventi di storie di guerra, di lavoro e di disagio, furono i protagonisti delle sue storie visive, che documentavano la realtà quotidiana di un mondo contadino in via di estinzione.
Con questo lavoro (che si è concentrato soprattutto sulla montagna e l’Alta Langa) la fotografa lascia una testimonianza visiva di un patrimonio ricchissimo di saperi che le persone da lei incontrate possedevano e che non si sarebbe più tramandato alle generazioni successive.
El Paraiso: entrada provisoria
El Paraiso: entrada provisoria, che prese forma dallo stesso contesto storico e culturale, è un racconto dei luoghi e dei volti dell’emigrazione piemontese in Argentina, uno dei temi che hanno da sempre affascinato Agosti.
Grazie ai contatti con la storica dell’emigrazione Maria Rosaria Ostuni, che aveva terminato in quegli anni una ricerca storica sull’emigrazione biellese in Argentina, il lavoro prese il via nel 1987 con un primo viaggio di Paola Agosti a Buenos Aires sulle tracce delle persone indicate dalla Ostuni.
Due anni dopo, grazie alla Provincia di Torino e alla Fondazione Italiana per la Fotografia, Agosti riprese il progetto, tornò in Argentina più volte tra il 1989 e il 1991 e in questa nuova fase abbandonò la città per esplorare la “Pampa gringa”, l’immenso triangolo di pianura compreso tra le città di Cordoba, Rosario, Santa Fé, che i “gringos” piemontesi e altri italiani avevano iniziato ad abitare, coltivare e trasformare dalla seconda metà dell’Ottocento.
Paesi di pochi abitanti, nati per la maggior parte in Argentina da antenati piemontesi, dispersi ma numerosissimi (all’epoca tre milioni e mezzo, oltre un decimo dell’intera popolazione argentina).
Le fotografie di questo lavoro sono il resoconto di un personale viaggio sentimentale della fotografa alla scoperta di fisionomie, atteggiamenti, profili per noi così familiari da rendere i protagonisti di queste immagini nostri fratelli e farci ricordare, oggi più che mai, che anche gli italiani sono stati migranti.
Giovedì 7 settembre alle ore 22.30, in occasione dell’inaugurazione della mostra, si terrà uno speciale incontro con l’autrice intitolato Riflessioni sull’etica di un mestiere la fotografa si racconta.
La mostra resterà aperta a Palau, negli spazi delle Sale polivalenti del Cine Teatro Montiggia, fino a domenica 8 ottobre 2023 e dal 18 settembre saranno attive le speciali visite guidate per le scuole di I e II grado del territorio.
Paola Agosti. Dal Piemonte al Rio de la Plata
- Sale polivalenti del Cine Teatro Montiggia, via Nazionale, 111 – Palau (SS)
- dal 7 settembre all’8 ottobre 2023
- martedì-domenica, 10-12 e 17-20
- ingresso gratuito
- palau.it