Il nostro resoconto dello scorso anno, stilato in base ai dati di CIPA, aveva messo in luce il declino impressionante della fotografia digitale dall’avvento degli smartphone e di quelli fotografici in particolare. Cliccando sulla foto qui sotto potete leggere l’approfondimento.
L’età dell’oro è lontana, ma la tendenza è stata invertita
I dati dello scorso anno, sebbene “tragici” se comparati con quelli del triennio 2010/2012, lasciavano spazio a un cauto ottimismo che si è rivelato fondato. I dati appena diffusi da CIPA, relativi al 2024, mettono in luce proprio un aumento generalizzato della produzione e delle consegne di fotocamere, compatte e a ottica intercambiabile, e di obiettivi per tutte le taglie di sensori.
Fotocamere: crescono anche le compatte
Le consegne di fotocamere nel loro complesso sfiorano quota 8.500.000 con un incremento del 10% rispetto al 2023. Il controvalore aumenta del 15%, a conferma che l’avanzata degli smartphone spinge le compagnie a concentrare la produzione su modelli di maggior valore e con funzioni distintive rispetto ai telefoni.
Il minor potere d’acquisto della maggior parte del mondo occidentale ha però ridato vigore anche alle più abbordabili digitali con ottica incorporata, che chiamiamo volgarmente compatte: queste hanno fatto segnare un +9,2% nelle consegne (1.880.000 pezzi spediti).
Le reflex, come prevedibile, continuano nel loro declino: poco meno di un milione di unità spedite nel 2024.
Sono le mirrorless a far segnare il maggior incremento, pari al 16,1%, con un volume di 5.612.000 pezzi spediti.
La Cina è il mercato più promettente
È interessante notare però che l’aumento di spedizioni non si è distribuito equamente ai quattro angoli del mondo. A segnare il maggior incremento è la Cina, che ha visto aumentare i prodotti importati del 24,5%. Ben più lontano il continente americano con il 7,3% di aumento e ancor più l’Europa, con un +3,1%.
E a dimostrazione che il potere d’acquisto dei cinesi, in particolare delle giovani generazioni, è superiore a quello del mondo occidentale, analizziamo questo +24,5%: le reflex spedite in Cina sono diminuite del 28,4% e anche le compatte, globalmente in crescita, in Cina sono arrivate in minor misura: -7,8%. Sono le mirrorless, più moderne e con funzioni che non si trovano negli smartphone, a motivare la generazione Z ad acquisti “importanti” e proiettati nel tempo. Una tendenza che si tramuta in un +36,4% di mirrorless consegnate nella “terra del dragone”. In Europa queste fotocamere hanno fatto segnare +8,1%, e un +5,6% nel continente americano: bene, ma non benissimo.
L’Europa resta “modesta” anche sul fronte compatte, con un +7,2%, mentre in America queste hanno fatto segnare un notevolissimo +29,6%, in piena controtendenza rispetto alla Cina.
E gli obiettivi intercambiabili?
Le ottiche spedite nel 2024 sono aumentate del 7% rispetto al 2023, con un totale di poco superiore a 10.300.000 unità, di cui 4.900.000 per full frame e medioformato, 5.400.000 per i formati minori.
La Cina ha importato circa 2.180.000 unità, l’Europa 2,46 milioni e l’America 2,7 milioni. Una distribuzione apparentemente incoerente con il numero di fotocamere a ottica intercambiabile spedite nel 2024, che vede la Cina al primo posto.
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In realtà questo ha un senso: quello cinese è un mercato in via formazione, acerbo, che sta acquisendo una gran quantità di fotocamere il cui sistema verrà ampliato negli anni futuri dai nuovi appassionati di fotografia. I mercati occidentali (Europa e Americhe) sono invece maturi, se non saturi di fotocamere, e i consumatori sono più interessati ad ampliare i propri corredi di ottiche che a cambiare fotocamera, anche in considerazione del già citato mix esplosivo di prezzi in crescita e salari sempre più deboli. Il buon andamento delle vendite di fotocamere in Europa nel 2024, d’altro canto, lascia prevedere un ulteriore balzo delle ottiche nell’anno in corso. Ma che la Cina sia diventato il mercato trainante, oltre che la fabbrica del mondo, è un dato ormai incontrovertibile.
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