È tarda sera qui in Italia, ma in Giappone, nel quartier generale di Panasonic, è già iniziato un nuovo giorno. Il giorno dell’annuncio della Lumix GH7.
La mirrorless QuattroTerzi riservata da Panasonic ai professionisti della ripresa video giunge alla sua nona iterazione, continuando a supportare – come la GH6 – lo standard 5,7K, ma in questo caso anche in formato ProRes 422 HQ su scheda di memoria. Viene proposta a 2.200 euro solo corpo (100 euro in più rispetto alla GH6 al lancio, nel 2022), 2.400 euro insieme allo zoom Lumix G 12-60mm f/3,5-5,6 e a 2.800 euro con il pari focale targato Leica DG f/2,8-4.
Le novità che riguardano la QuattroTerzi “video” di Panasonic ovviamente non finiscono qui: la GH7, infatti, permetterà la registrazione di file audio float a 32-bit (ma solo in abbinamento all’adattatore per microfono XLR DMW-XLR2), eliminando la necessità di regolare i livelli di registrazione audio durante le riprese. Data l’elevatissima risoluzione e il conseguente aumento delle dimensioni dei file, per facilitare la post-produzione video e la condivisione multiutente dei file di progetto sul cloud Frame.io di Adobe, sarà possibile attivare anche la registrazione proxy al fine di ottenere copie in bassa qualità delle clip originali.
A ciò si aggiunge la possibilità di impiegare la mirrorless per le dirette streaming semplicemente sfruttando una connessione di rete, mentre quanti avessero l’esigenza di modificare frequentemente il formato delle clip per adattarlo ai vari social media, sappiano di poter contare sulla flessibilità della registrazione Open Gate. La GH7, che continua a mantenere elevato il grado di tropicalizzazione e quindi di resistenza verso gli agenti esterni, presenta una rinnovata architettura per la dispersione del calore, che è sia attiva (con ventola di raffreddamento) sia passiva (tramite strutture lamellari, pad termici e feritoie). Per tale motivo, qualsiasi sia il formato di registrazione scelto, non si correrà il rischio di causare il blocco per surriscaldamento della fotocamera.
Per integrare la GH7 in un set cinematografico che utilizza cineprese professionali Alexa, sarà possibile scaricare la chiave di licenza a pagamento DMW-SFU3A per sfruttare il formato ARRI LogC3 a 10 bit certificato da ARRI e tutti gli 87 profili della ARRI Look Library. In questo modo sarà possibile rendere l’aspetto delle clip girate con la Lumix GH7 fedele a quello delle riprese realizzate con le videocamere professionali Alexa Mini LF, LF, SXT, Mini, 65, XT, Classic e Amira.
La Panasonic Lumix GH7 in fotografia
Pur nascendo specificamente per il video, la Lumix GH7 saprà accontentare senz’altro anche i fotografi grazie al suo sensore retroilluminato e stabilizzato da 25,2MP di risoluzione (la più alta nel panorama delle QuattroTerzi) e oltre 13EV di gamma dinamica dichiarati. A supporto della fotografia dinamica, così come pure, ovviamente, del video, c’è inoltre il rinnovato AF a rilevamento di fase con riconoscimento del soggetto basato su AI: ora è in grado di individuare musi, cofani e calandre di mezzi aerei e a motore per aggiornare la messa a fuoco durante gli “inseguimenti” con ancora più precisione.
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