• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
martedì, 16 Settembre, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home MOSTRE & CONCORSI MOSTRE FOTOGRAFICHE RACCONTI D'AUTORE

Julia Margaret Cameron: Capturer La Beauté

Una mostra fotografica sulla straordinarietà senza tempo di una delle più memorabili esponenti del pittorialismo.

Giulio Piovesan di Giulio Piovesan
25 Settembre 2023
in RACCONTI D'AUTORE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
Julia Margaret Cameron

Quando Julia Margaret Cameron era in vita molti non volevano darle credito, un po’ perché portava la gonna e un po’ perché la fotografia non era stata ancora completamente accettata. Ma nonostante questo l’intraprendente vittoriana riuscì a produrre un corpus fotografico che resta tuttora uno dei più ammirati.

Parigi

Dal 10 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024

Un secolo fa una delle più grandi scrittrici in lingua inglese si cimentava per l’unica volta nella sua carriera nella produzione di un testo teatrale. Si chiamava Virginia Woolf e il titolo della sua pièce era Freshwater: A Comedy. Era il 1923, ma la prima rappresentazione dell’opera si sarebbe tenuta solo nel 1935. I personaggi e l’ambiente sociale in cui si muovevano erano stati ispirati dal circolo di intellettuali e scienziati che si incontravano in un paesino che si chiama appunto Freshwater e si trova all’estremità occidentale dell’Isola di Wight. Il loro luogo di ritrovo era la villa della prozia della scrittrice: nientemeno che Julia Margaret Cameron, la fotografa vittoriana che tutto il mondo celebra incessantemente ma a cui purtroppo l’Italia non ha ancora dedicato una mostra degna della sua importanza storica. 

Julia Margaret Cameron, The Rosebud Garden of Girls, 1868, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
Julia Margaret Cameron, The Rosebud Garden of Girls, 1868, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
banner DXO

Nemmeno la grande esposizione che sta per essere inaugurata a Parigi varcherà le Alpi, almeno in base a quanto comunicato dal museo Jeu De Paume della capitale francese e dal Victoria and Albert Museum di Londra, dalla cui collezione proviene la maggior parte delle cento opere di Julia Margaret Cameron: Capturer La Beauté.

A caccia di monografie dedicate a Julia Margaret Cameron

In attesa di vedere mostre simili anche in Italia, tuttavia, si può sfogliare una delle varie monografie dedicate alla fotografa; magari la prima edizione di quella curata proprio da Virginia Woolf assieme al critico e artista Roger Fry e pubblicata nel 1926 dalla Hogarth Press, la casa editrice cofondata dalla scrittrice. Di quando in quando se ne trova una copia tra i lotti di qualche asta di libri rari, ma talvolta è disponibile anche nei negozi online per qualche migliaio di euro.

Julia Margaret Cameron, The Mountain Nymph Sweet Liberty, 1866, Carbon print.
Julia Margaret Cameron, A Group of Kalutara Peasants, 1878, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
banner eizo corazza

Fotografare la famiglia, biologica e non solo

A ben guardare, tutta la produzione fotografica di Julia Margaret Cameron fu un affare di famiglia. Nata in India nel 1815 e rientrata in Gran Bretagna nel 1845 assieme al marito e ai figli, dimostrò fin da giovane un interesse per la fotografia, a cui venne introdotta già nel 1839 dall’astronomo e matematico John Herschel. Tuttavia iniziò a scattare solo all’età di 48 anni, quando la figlia maggiore le diede come regalo di compleanno il suo primo apparecchio fotografico. In poco più di un decennio, tra il 1864 e il 1875, produsse un numero consistente di opere, apprezzabilissimo se si tiene in considerazione che per ottenere i negativi utilizzava lastre di vetro che dovevano essere esposte quando la soluzione fotosensibile era ancora umida. 

Julia Margaret Cameron, A Sibyl after the manner of Michelangelo, 1864, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
Julia Margaret Cameron, The Astronomer John Frederick William Herschel, 1867, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
banner DXO

I suoi soggetti preferiti erano quelli della sua famiglia, sia quella propriamente detta (tra figli biologici e adottivi ne allevò undici) sia quella allargata, che comprendeva Charles Darwin, Robert Browning, Alfred Lord Tennyson e lo stesso Herschel. Vere e proprie star dell’alta società e del mondo delle lettere e della scienza dell’epoca, tanto che tracciando dei paragoni con il Ventesimo Secolo si potrebbe dire che Julia Margaret Cameron anticipò sia l’intimismo di Nan Goldin e Sally Mann, sia la ‘celebrity culture’ che tanto deve alla fotografia.

Non c’è distinzione tra il mio lavoro e la mia vita, e penso che ciò fosse vero anche per lei. Il suo lavoro celebra l’amore, che per quel che mi riguarda è la cosa più grande che possa fare l’arte.
Nan Goldin
Julia Margaret Cameron, Call, I Follow, I Follow, Let Me Die!, 1867, Carbon print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
Julia Margaret Cameron, Annie, 1864, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
banner eizo cg2400s

Cosa ispirava la fotografia di Julia Margaret Cameron?

Dato che nella seconda metà dell’Ottocento la fotografia era ancora giovane e quindi c’erano pochi punti di riferimento, Julia Margaret Cameron traeva ispirazione da altri campi della creatività umana. Le lettere sicuramente, da cui prendeva spunto per mettere in scena parabole bibliche, racconti della mitologia classica, estrapolazioni dalle opere di John Milton, William Shakespeare e Lord Tennyson. E poi l’arte rinascimentale italiana: in particolare l’iconografia religiosa e i dipinti di Michelangelo e Raffaello. Da quest’ultimo ereditò il gusto per lo sfumato o, come si dice in fotografia, lo sfocato.

Julia Margaret Cameron, The Whisper of the Muse, 1865, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
Julia Margaret Cameron, The Whisper of the Muse, 1865, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
banner eizo cg2400s

Certamente la tecnologia che aveva a disposizione non le avrebbe comunque permesso di produrre immagini dettagliate e nitide, tuttavia quell’effetto ‘velo da sposa’ che si nota in tutti i suoi ritratti faceva parte della sua ricerca artistica ed era quindi il frutto di una scelta consapevole. Così i volti sembrano prendere forma dentro all’inquadratura, uscire da una nebbia invisibile senza abbandonarla mai completamente. Oppure, al contrario, sembrano iniziare a dissolversi sotto gli occhi dell’osservatore, quasi che la geniale vittoriana avesse avuto l’intuizione di non utilizzare la fotografia per arrestare l’oblio che prima o poi avvolge chiunque, ma piuttosto di usarla come un mezzo per visualizzare l’evanescenza dei ricordi.

Julia Margaret Cameron, I Wait, 1872, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.
Julia Margaret Cameron, St. Agnes 1872, Albumen print. © The Royal Photographic Society Collection at the V&A, acquired with the generous assistance of the National Lottery Heritage Fund and Art Fund.

Julia Margaret Cameron: Capturer La Beauté

  • Jeu De Paume, 1 Place de la Concorde – Parigi
  • dal 10 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024
  • martedì-domenica, 11-19
  • intero 10 euro, ridotto 7,50 euro
  • jeudepaume.org
Scopri la mappa interattiva delle mostre fotografiche
banner home page fotocult
Potrebbero interessarti anche
Man Ray. Forme di luce mostra Palazzo Reale Milano
IN PROGRAMMA

Man Ray. Forme di luce: è a Milano la mostra da non perdere

dal 24 settembre 2025 all’11 gennaio 2026

15 Settembre 2025
Mostra fotografica Bernd & Hilla Becher – History of a Method
IN PROGRAMMA

Come dire “Bernd & Hilla Becher” senza dire “Bernd & Hilla Becher”

dal 5 settembre 2025 al 1° febbraio 2026

14 Settembre 2025
Inge Morath mostra fotografica Pordenone
IN PROGRAMMA

Inge Morath e le sue storie

dal 13 settembre al 16 novembre 2025

6 Settembre 2025
Bruno Barbey. Gli Italiani mostra Torino
IN PROGRAMMA

Maggiolino e fotocamera: “Gli Italiani” di Bruno Barbey in mostra a Torino

dal 12 settembre 2025 all’11 gennaio 2026

1 Settembre 2025
Paolo Ventura. Mostra L’oca gigante e altre meraviglie
IN PROGRAMMA

I mondi di Paolo Ventura: L’oca gigante e altre meraviglie

dal 18 settembre 2025 all’8 febbraio 2026

31 Agosto 2025
banner instagra fotocult.it
Tags: Julia Margaret CameronPittorialismo
Articolo precedente

Pierpaolo Salvatore. Focus stacking nella fotografia di paesaggio

Articolo successivo

Nikon Plena, sorgerà il 27 settembre

Articolo successivo
nikon plena

Nikon Plena, sorgerà il 27 settembre

banner DXOtarget=
banner instagram fotocult.it

Articoli recenti

Tether Tools AeroTrac: workstation modulare per il “campo base” digitale

Tether Tools AeroTrac: workstation modulare per il “campo base” digitale

16 Settembre 2025
samyang 24-60mm f2.8 evidenza

Un nuovo zoom per Sony Alpha dall’asse Germania-Corea: ecco l’AF 24-60mm F2.8 FE

15 Settembre 2025
Man Ray. Forme di luce mostra Palazzo Reale Milano

Man Ray. Forme di luce: è a Milano la mostra da non perdere

15 Settembre 2025
Mostra fotografica Bernd & Hilla Becher – History of a Method

Come dire “Bernd & Hilla Becher” senza dire “Bernd & Hilla Becher”

14 Settembre 2025
canon rf 85mm F1.4 L VCM evid

Nuovo Canon RF 85mm F1.4 L VCM, la voce del ritratto

13 Settembre 2025
La Fujifilm GFX Eterna 55 costa 16.409 euro. Un chiaro indizio di come questa macchina da presa sia riservata, principalmente, alle grandi produzioni cinematografiche.

L’Eterna sfida di Fujifilm: ecco la nuova GFX 55

12 Settembre 2025
Vincitori Astronomy Photographer of the Year 2025

Dritti al cuore di Andromeda con trentotto ore di esposizione: vincono l’Astronomy Photographer of the Year 2025

11 Settembre 2025
sigma 28-45mm closeup

Sigma 28-45mm F1.8 DG DN Art, il gigante buono migliora ancora

11 Settembre 2025
tamron 25-200mm evid

Tamron 25-200mm F/2.8-5.6 Di III VXD G2: in autunno la “rispostina” a Sigma

11 Settembre 2025
Nikon ZR_carosello

Nikon ZR: ecco la prima mirrorless cinematografica nata dall’unione con RED

10 Settembre 2025

Nuovo 50-200mm F2.8 IS Pro: OM System lancia finalmente il tanto atteso telezoom professionale

10 Settembre 2025
Canon EOS C50_5

Canon EOS C50: l’anti FX3 punta su risoluzione e Open Gate

10 Settembre 2025
Jeroen Van Nieuwenhove fotografo vulcani

Droni spericolati su esplosioni di lava

10 Settembre 2025
Semeru mountain andreflection in the morning

Prima o poi doveva accadere: ecco il Sigma 20-200mm, il primo zoom 10x con base a 20mm

9 Settembre 2025
Il rinnovato Sigma 35mm F1.2 DG II Art costa 1.499 euro.

Sigma, un’altra prova di forza: ecco il nuovo 35mm F1.2 DG II | Art

9 Settembre 2025
banner DXO

Naviga per tag

Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame Instax L-Mount Laowa Leica Libri Fotografici Lumix Macro Macrofotografia Maestri della fotografia Medioformato Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
banner DXO
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

Tether Tools AeroTrac: workstation modulare per il “campo base” digitale

Tether Tools AeroTrac: workstation modulare per il “campo base” digitale

16 Settembre 2025
samyang 24-60mm f2.8 evidenza

Un nuovo zoom per Sony Alpha dall’asse Germania-Corea: ecco l’AF 24-60mm F2.8 FE

15 Settembre 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map
  • VETRINA

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?