Tesla ha deciso di basare il funzionamento dei sistemi di assistenza alla guida delle sue vetture esclusivamente su telecamere e software di intelligenza artificiale. Così, dopo aver abbandonato i radar circa un anno fa, da questo mese la Casa statunitense che fa capo a Elon Musk, nota soprattutto per la produzione di auto elettriche, avvia alla pensione anche i sensori a ultrasuoni. In altri termini, riconosce all’ottica un ruolo primario per raccogliere i dati analogici da dare in pasto all’elettronica di bordo.

I sistemi di assistenza di cui parliamo sono i cosiddetti ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), ossia “aiuti” al guidatore che innalzano la sicurezza attiva della vettura: per esempio la frenata automatica di emergenza, il regolatore di velocità che gestisce pure la distanza dal veicolo che precede, o i dispositivi che agiscono sullo sterzo per tenere la vettura in corsia o favorire l’evitamento di un ostacolo. Tutti sistemi che richiedono la costante mappatura dell’ambiente circostante, con rilevazione della posizione relativa di qualsiasi elemento (altri veicoli, persone, animali, ostacoli…) sul percorso.
Beninteso: gli ADAS non sono un’esclusiva di Tesla (ancorché le auto di Musk ne offrano fra i più avanzati), ma sono impiegati da tutti i costruttori a diversi livelli (anche perché alcuni sono obbligatori per legge); in questo campo, comunque, l’obiettivo dell’industria è l’auto a guida autonoma, per la quale sono già disponibili tecnologie che imporranno l’adeguamento delle normative sulla circolazione stradale.

La “rivoluzione ottica” di Tesla, annunciata circa un anno e mezzo fa, interessa inizialmente la Model 3 e la Model Y e i relativi sistemi di guida semiautonoma Autopilot, che perdono 12 sensori a ultrasuoni in favore di 8 telecamere: 3 sono sulla sommità del parabrezza (quella più grandangolare inquadra 120° e “legge” anche i semafori, mentre le altre lavorano su distanze maggiori, fino 250 metri), 2 laterali e 2 laterali posteriori; a queste si aggiunge una retrocamera.
L’anno prossimo la nuova tecnologia, denominata Tesla Vision, sarà estesa alle più grandi Model S e Model X. Interessante rilevare che quella di Tesla è una strategia controcorrente, dato che la concorrenza continua a sviluppare ADAS con sensori a ultrasuoni oppure radar/lidar, eventualmente anche combinati a telecamere.

I am Martin Parr: al cinema il film sul rivoluzionario fotografo “invisibile”
Dal 17 febbraio nelle sale italiane il documentario di Lee Shulman che coinvolge il pubblico nel processo creativo di Martin ...

Stop al tracollo delle fotocamere digitali: la ripresa nel 2024 è incoraggiante, ma va analizzata
Dopo un quadriennio stabile, il 2024 fa segnare un incremento in cui pochi speravano. Le consegne di fotocamere crescono del ...

Chi è il vero padre della “Napalm Girl”?
Nick Ut potrebbe non essere l’autore di "The Terror of War", la fotografia più famosa della guerra in Vietnam.

Adottare lo standard USB-C è diventato obbligatorio per vendere le fotocamere in Europa
La legge entrata in vigore il 28 dicembre del 2024 impone ai Costruttori di dispositivi elettronici, compresi quindi quelli di ...

L’insostenibile nitidezza dell’essere
Nell’eterna lotta tra iper-realismo e flou, lo sfocato ha da poco messo a segno un punto pesante. La nitidezza è ...