Brescia
Dal 25 febbraio al 21 maggio 2023
Il 25 febbraio il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana apre le danze della sesta edizione del Brescia Photo Festival con un’imperdibile anteprima: la mostra Cose mai viste. Fotografie inedite, che espone 120 fotografie in bianco e nero inedite firmate Gianni Berengo Gardin. Le immagini, tutte stampate per l’occasione in camera oscura e su carta ai sali d’argento, propongono la rilettura dello straordinario percorso dell’autore, dagli anni ’50 del secolo scorso fino a oggi, arricchendo il monumentale repertorio iconografico del Maestro con delle preziose novità.
Nuove letture d'archivio
Fotografo dal 1954, con settant’anni di carriera, Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, Genova, 1930) è uno degli interpreti più rappresentativi del panorama italiano e internazionale. Dopo un attento lavoro di selezione, coadiuvato dalla figlia Susanna, sono riemerse numerose immagini “nuove”, mai viste prima; fotografie passate inosservate nell’epoca in cui sono state scattate. Secondo Renato Corsini – curatore della mostra – rileggere gli archivi è un valore fondamentale per la fotografia di qualità, e solo la fotografia capace di storicizzarsi, mantenendo o accrescendo il proprio valore testimoniale e artistico nel tempo, può essere definita fotografia con la ‘f’ maiuscola.
Temi cari allo sguardo di Gianni Berengo Gardin
Il percorso espositivo della mostra, nata da un’idea di Gianni Berengo Gardin – con la ricerca iconografica di Susanna Berengo Gardin – tocca i tempi più caratteristici della ricerca del fotografo, che spazia dall’indagine sociale alla vita quotidiana, dal mondo del lavoro fino all’architettura e al paesaggio con scatti dal 1954 al 2019 che portano il visitatore a girare il mondo con alcuni sguardi inediti sulla realtà. Dalla Svezia a Mosca, con il fermo immagine della pesa pubblica al mercato, passando per l’immancabile Venezia, l’amata Parigi, un pellegrinaggio a El Rocío in Andalusia, si arriva fino al colpo d’occhio di un gruppo di operai che fanno ginnastica collettiva nel cantiere dell’Aeroporto di Osaka nel 1993.
Reportage umanista: un patrimonio in bianco e nero
La mostra, accompagnata da un libro edito da Contrasto, conferma ancora una volta Berengo Gardin come il maestro del bianco e nero, capace di costruire un patrimonio visivo unico dell’Italia dal dopoguerra a oggi (e non solo del nostro Paese), caratterizzato da un’assoluta coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio “artigianale” al lavoro. Nelle inchieste sociali, così come nei paesaggi, il soggetto principale della sua ricerca è sempre l’uomo, colto nella relazione emotiva, psicologica e profonda con l’ambiente che lo circonda.
Interprete sensibile e partecipe, Gianni Berengo Gardin ha osservato tante volte il mondo tornando e ritornando a visitare luoghi che col tempo sono diventati familiari al suo sguardo e alla nostra memoria.
Qualcosa in più su Gianni Berengo Gardin
Gianni Berengo Gardin è nato a Santa Margherita nel 1930, vive a Milano dal 1965. Ha collaborato con le principali testate della stampa nazionale e internazionale, ma si è principalmente dedicato alla realizzazione di libri fotografici, con oltre 260 volumi pubblicati. Per il Touring Club Italiano ha realizzato un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei. Ha lavorato per l’Olivetti e le maggiori industrie italiane con reportage e monografie aziendali. Il suo archivio contiene circa due milioni di scatti rigorosamente in bianco e nero che spaziano dal reportage umanista alla descrizione ambientale, dall’indagine sociale alla foto industriale, dall’architettura al paesaggio.
Ha tenuto oltre 350 mostre personali in Italia e all’estero e le sue immagini fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali internazionali, quali il MoMA di New York, la Bibliothèque Nationale de France e la Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Tra i numerosi premi ricevuti, il Leica Oskar Barnack nel 1995, nel 2008 il Lucie Award alla carriera, nel 2014 il Premio Kapuscinski per il reportage e nel 2017 il Leica Hall of Fame Award. Il suo archivio e la sua produzione sono gestiti in esclusiva da Fondazione Forma per la Fotografia.
Le pubblicazioni con Contrasto
Tra i diversi libri, con Contrasto ha pubblicato: Gianni Berengo Gardin (2005), Il racconto del riso (2013), Il libro dei libri (2014), Manicomi (2015), Venezia e le grandi navi (2015), Vera fotografia (2016), In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana (2017), La più gioconda veduta del mondo (2019), In parole povere (2020), L’occhio come mestiere (2022).
Brescia Photo Festival
La sesta edizione del Brescia Photo Festival, in programma dal 24 marzo al 23 luglio 2023, che quest’anno si sviluppa attorno al tema Capitale proporrà un programma ricco di eventi, diffuso nelle più prestigiose sedi espositive della città. La manifestazione è promossa da Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana.
Gianni Berengo Gardin. Cose mai viste
- A cura di Renato Corsini
- Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture, via Moretto, 78 (BS)
- dal 25 febbraio al 21 maggio 2023
- martedì-domenica, 15-19
- intero 5 euro, ridotto 4 euro
- morettocavour.com