I migliori scatti provenienti dai concorsi internazionali più prestigiosi, votati da voi lettori sui nostri canali Facebook e Instagram, raccontati direttamente dagli autori: un'avvincente galleria realizzata con il supporto di EIZO.
La galleria EIZO Top Shot continua ad arricchirsi di immagini suggestive. Per l’articolo che state leggendo, come da prassi, vi abbiamo invitato a votare una fotografia tramite i nostri canali social. Tra le cinque immagini da noi proposte avete scelto uno scatto di Mattia Ozbot, finalista dei World Sports Photography Awards 2024. Abbiamo contattato l’autore per curiosare con lui “dietro le quinte” della ripresa sportiva ad altissimi livelli.
Le cinque immagini selezionate dalla redazione di fotocult.it tra gli scatti vincitori e finalisti dei World Sports Photography Awards 2024.
Mattia Ozbot e la fotografia
Mattia Ozbot, classe 1995, è un versatile fotografo professionista italiano specializzato in reportage, moda, eventi, pubblicità, con una spiccata vocazione per la fotografia sportiva. All’età di sedici anni collaborava con riviste sportive, a venti aveva già fatto della sua passione la professione della sua vita.
“Il mio rapporto con la fotografia – ci ha raccontato – è una grande relazione di studio e passione. Vengo attratto dalla ricerca di immagini accattivanti, capaci di catturare l’attenzione di chi le guarda e suscitare stupore e ammirazione nei confronti del soggetto. Per riuscire a impressionare l’osservatore è fondamentale farsi guidare dalla perseveranza, cercare costantemente nuovi obiettivi da raggiungere e da superare, lasciandosi stimolare dalle più varie fonti di ispirazione”.
Atleti in azione nella fotografia sportiva
La fotografia pubblicata in apertura di questo articolo ritrae l’atleta cubana Leyanis Perez Hernandez in azione nella finale del salto triplo femminile del mondiale di atletica a Budapest nel 2023. Le finali rappresentano il momento di massima espressione della performance atletica e sono necessarie delle accortezze per riuscire a fotografarle al meglio. Nel caso di questa specifica disciplina, ad esempio, occorre tenere a mente che l’atleta compie tre salti, ma è nel primo che esprime al massimo la propria energia. Per il fotografo, dunque, è opportuno posizionare la fotocamera in un punto adatto a immortalare l’attimo più intenso.
Remote camera: preziosa alleata del fotografo sportivo
Per fotografare Leyanis Perez Hernandez, Mattia Ozbot ha raccontato di aver posizionato la fotocamera – che avrebbe poi comandato a distanza – nell’area adibita alle riprese con remote cameras. I fotografi accreditati, che non devono in alcun modo disturbare gli atleti, né ostacolare le riprese televisive durante le gare, sono obbligati a piazzare l’attrezzatura sul campo con largo anticipo, spesso molte ore prima dell’effettiva sessione di ripresa. Generalmente il posto privilegiato è assegnato ai fotografi delle agenzie, seguiti da chi si è prenotato per installare la fotocamera con scatto remoto. Trattandosi di una finale, Ozbot ha scelto di servirsi dello scatto a distanza per confezionare uno scatto dalla composizione suggestiva, che sfruttasse l’ovale e le luci dello stadio per incorniciare il gesto dinamico dell’atleta.
Composizione e impostazione dei parametri di scatto
Mattia Ozbot ha raccontato così la delicata fase di posizionamento e impostazione della sua attrezzatura: “Una delle sfide sul campo, in situazioni come questa, è trovare la giusta inquadratura inserendo la propria fotocamera tra quelle dei colleghi. Ci si deve accontentare dello spazio che si ha a disposizione e non sempre è facile comporre la scena in base al risultato desiderato. Oltretutto il soggetto non è presente al momento dell’inquadratura e se ne deve prevedere la posizione nell’attimo culminante, nel bel mezzo di un salto, per far sì che lo sfondo sia in equilibrio con il primo piano.
Naturalmente faccio delle prove di scatto immaginando i movimenti dell’atleta e quando sono soddisfatto blocco la messa a fuoco, rigorosamente manuale. Successivamente imposto l’apertura del diaframma, il tempo di esposizione, e la soglia massima degli ISO automatici, fissata in questo caso a 6400. Il motivo per cui lascio che sia la macchina a impostare la sensibilità ISO è da ricondurre alla grande distanza temporale, e dunque alla variazione di luminosità, tra il momento del settaggio della fotocamera e la sessione di ripresa”.
Inconvenienti e sorprese della fotografia con scatto a distanza
Abbiamo chiesto a Mattia Ozbot di indicarci i punti critici della ripresa fotografica con scatto a distanza. “Innanzi tutto – ha risposto il fotografo – bisogna ricordare di collegare la fotocamera a dei powerbank per accertarsi che la batteria sia ancora carica al momento dello scatto. Tra i possibili imprevisti ci sono anche la mancata comunicazione tra macchina e radiocomando e il surriscaldamento della fotocamera o della scheda di memoria. In occasione dei mondiali di atletica a Budapest, nel 2023, faceva molto caldo e la macchina si era bloccata più volte nelle sessioni precedenti alle finali. Così, ho dovuto ingegnarmi e ho coperto la mia Nikon Z8 con un panno bianco per mantenerla più fresca nelle ore di attesa.
D’altronde è questo il brivido della ripresa a distanza: si cerca di prevedere qualsiasi situazione, ma le sorprese positive o negative sono sempre dietro l’angolo.
Ci sono casi in cui la fotocamera con scatto remoto si può collegare a internet permettendone un controllo da computer, smartphone o tablet. La tecnologia fa passi da gigante, ci sono persino dei robot che lavorano all’interno degli stadi, soluzione fondamentale per la sperimentazione di nuovi punti di ripresa e fotografie diverse dal solito”.
Dati di scatto
- mirrorless full frame Nikon Z8
- Nikon AF-S Nikkor 8-15mm f/3.5-4.5 E ED a 13mm
- 1/2000sec
- f/5
- 5000
- power bank e scatto remoto
Ulteriori immagini e informazioni sulla fotografia di Mattia Ozbot sono disponibili sul sito dell’autore mattiaozbot.com.
Questo dedicato a Mattia Ozbot rientra nel piano di articoli realizzati da fotocult.it con il supporto di EIZO per la categoria Top Shot. L’iniziativa vede protagonisti appassionati o professionisti del settore dell’imaging nominati vincitori, finalisti o semifinalisti di concorsi fotografici internazionali. Le fotografie raccontate sono scelte dal pubblico di fotocult.it sui canali social ufficiali di Facebook e Instagram tramite votazione.
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