Il gruppo del Nuvolau, la Via Lattea e una gelida notte invernale
Andrea Curzi è uno dei venticinque Milky Way Photographer of The Year 2024, riconoscimento assegnato agli specialisti della fotografia notturna con la fotocamera rivolta verso il cielo, e in particolare verso la Via Lattea. In questa intervista rilasciata in esclusiva per l’Italia a fotocult.it ci racconta come ha programmato, realizzato e postprodotto la fotografia grazie alla quale si è aggiudicato l’ambito riconoscimento: Road to Winter Paradise. Siamo al Passo Giau, valico alpino delle Dolomiti posto a 2.236m di altezza, nella notte del 15 dicembre dello scorso anno. La temperatura è di circa 8 gradi sotto lo zero, con molto vento che abbassa ulteriormente i gradi percepiti. Andrea è pronto a realizzare le riprese dopo una meticolosa preparazione da casa, ed è anche fortunato perché una abbondante nevicata nelle 24 ore precedenti ha imbiancato il paesaggio.
Le app preferite dagli astropaesaggisti per pianificare le loro sessioni di scatto
Per pianificare l’escursione e farsi trovare pronto al posto giusto nel momento giusto, Andrea si fa aiutare da un’app preziosa alleata degli astropaesaggisti: Sun Surveyor. Con questa apprende che la Via Lattea quel giorno sarebbe stata perfettamente visibile dal punto di ripresa stabilito grossomodo alle due di notte. Effettua così un ulteriore verifica con il software Stellarium per conoscere l’altezza dell’Arco due ore dopo la mezzanotte e, infine, geolocalizza il punto di ripresa con Google Earth. Giunto al punto panoramico nel pomeriggio, con largo anticipo, Andrea effettua un’ulteriore verifica con Photopills, simulando in realtà aumentata la posizione della Via Lattea a notte fonda.
Multiscatto e bracketing con la mirrorless per immortalare il paesaggio dolomitico
Andrea ha realizzato gli scatti al paesaggio dolomitico verso la fine dell’ora blu, affinché fossero ben visibili anche le scie delle automobili in transito tra i passi. La panoramica di circa 300° è stata confezionata fondendo insieme dieci scatti da 30” ciascuno, alcuni dei quali realizzati con un bracketing sull’esposizione per assicurarsi massima flessibilità di intervento nel recupero delle alteluci, in post produzione. Tutte le esposizione sono state effettuate con una Canon Eos R.
- mirrorless full frame Canon Eos R
- obiettivo Tamron 17-35mm f/2,8-4 a 24mm
- 30 secondi
- f/4
- ISO 800
- treppiedi Artcise AS85C, anello adattatore EF-Eos R
Una reflex modificata per fotografare il cielo
A notte inoltrata, invece, è stata la volta del cielo. Andrea ha piazzato la sua Canon Eos 6D con filtro IR modificato sull’astroinseguitore, ha allungato il tempo di scatto a 180 secondi e ripetuto la sequenza di 10 scatti, muovendosi da sud a nord, fino a coprire i 300° della precedente panoramica.
- reflex full frame Canon Eos 6D
- obiettivo Tamron 17-35mm f/2,8-4 a 24mm
- 180 secondi
- f/4
- ISO 800
- astroinseguitore Minitrack LX 2, treppiedi Artcise AS85C
20 e più scatti per comporre l'immagine finale
Archiviato il materiale necessario per confezionare lo scatto finale, Andrea passa alla post produzione. Per prima cosa apre in Photoshop le porzioni di panoramica dove ha realizzato il bracketing dell’esposizione e recupera le alteluci delle scie luminose e in prossimità dei rifugi. Successivamente, riequilibrati i contrasti, con PTGui fonde assieme tutte le esposizioni della catena montuosa fino a confezionare la panoramica finale da 300°. Con la stessa tecnica finalizza anche la panoramica del cielo, ottenendo così due distinte immagini che utilizzerà in Photoshop per ottenere lo scatto finale.
Chi è Andrea Curzi
Andrea Curzi nasce nelle Marche nel 1985 e coltiva la passione per la fotografia dal 2017. E solo nel 2018, però, che scopre la sua passione per i paesaggi notturni sotto cieli stellati, e da allora non ha ancora smesso di fotografarli. Per Andrea la Via Lattea è la fonte di ispirazione che alimenta la sua costante ricerca di bellezza. E per immortalarla con la sua macchina fotografica, il più delle volte è disposto ad aspettarla in tenda per tutta la notte. Con lo scatto Road to Winter Paradise, Andrea Curzi si è aggiudicato il titolo di Milky Way Photographer of The Year 2024 insieme ad altri 25 appassionati di tutto il mondo come lui. Qui sotto una piccola galleria con altre sue immagini.
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