Una fotocamera realizzata senza “strafare”, con un occhio al prezzo e rinunciando al superfluo. Se ne vedono poche in giro, di questi tempi, di mirrorless tutt’altro che essenziali, ma che mirano a non disorientare e a far sentire subito a proprio agio chi le utilizza.
Realizzata partendo dal “nucleo” della A6700, la Sony ZV-E10 II vi si distingue per diverse soluzioni studiate a misura di aspiranti cineasti e youtuber, come la leva dedicata allo zoom da utilizzare in presenza di obiettivi motorizzati, il selettore foto/video/S&Q, il comando Bokeh Switch per enfatizzare il bokeh tramite apertura del diaframma e il tasto REC maggiorato per una immediata riconoscibilità non solo alla vista. Al netto di queste caratteristiche e di ulteriori implementazioni rispetto alla ZV-E10, che vedremo di seguito, appare assai interessante il prezzo di listino stabilito dal costruttore: si parte da 1.100 euro per la versione solo corpo e si arriva a 1.200 euro per il kit con il nuovo zoom motorizzato 16-50mm (lo vedete qui in basso fotografato di fianco alla fotocamera).
Il nuovo obiettivo Sony E PZ 16-50MM F3.5-5.6 OSS II è il settantacinquesimo obiettivo con innesto E di Sony: equivale a un 24-75 mm su formato pieno ed è costruito facendo ricorso a vetri speciali (4 asferici, 1ED) raccolti un un barilotto lungo poco più di 3cm in posizione di trasporto e pesante appena 107g. La distanza minima di messa a fuoco è di 25cm dal soggetto in posizione grandangolare e 30cm alla massima focale.
Sony ZV-E10 II: la A6700 ci mette il sensore, il processore e l'AF, ma non l'AI
Partendo dal sensore, la rinnovata unità installata nella ZV-E10 II è l’EXMOR R di taglia APS-C da 26MP di risoluzione già visto in azione – e da noi particolarmente apprezzato – proprio nella A6700. È coadiuvato dal più recente processore di immagini Bionz XR e da un rinnovato sistema AF ibrido che passa da 425 a 759 punti di rilevazione distribuiti a copertura del 94% del sensore: la fotocamera è in grado di riconoscere e tracciare soggetti umani e animali (compresi gli uccelli) e di fotografarli fino a 11 volte in un secondo in modalità di scatto a raffica H+. Sono esclusi dalla lista dei soggetti facilmente identificabili dalla fotocamera, dunque, auto e moto, bici, treni e aerei, droni, come su altri modelli del Costruttore in cui il “comparto” IA è particolarmente ricco ed evoluto. La scala della sensibilità ISO passa a 100-32.000, con tutti i valori selezionabili indistintamente in foto e in video (100-6.400 l’intervallo disponibile filmando con EIS attivo).
Sony ZV-E10 Vs. Sony ZV-E10 II
Facendo un rapido confronto dimensionale con il modello di precedente generazione è intuibile come la Sony ZV-E10 II sia cresciuta sia negli ingombri, sia in termini di peso. E il motivo è presto detto: l’impugnatura della nuova fotocamera è stata conformata per ospitare l’accumulatore NP-FZ100, che rispetto all’NP-FW50 impiegato dalla ZV-E10 del 2021 porta da 440 a 610 gli scatti realizzabili con una ricarica e da 80 ad almeno 130 i minuti di ripresa video possibili prima di rimanere a secco di batteria. Pure il monitor sul dorso, ancorché immutato per diagonale e risoluzione (3” e 1,037MP) è più funzionale grazie all’implementazione del touch non solo a livello di messa a fuoco e scatto, ma anche per quanto riguarda la navigazione tra i menu e la selezione delle varie funzioni disponibili (a proposito, sulla ZV-E10 II troviamo anche il Time Lapse realizzabile direttamente in camera). L’interfaccia grafica della fotocamera si adatta, inoltre, anche al formato verticale, rendendo più facilmente consultabili le informazioni a chi predilige dare ai propri video il sempre più diffuso “taglio social”.
L’autonomia della Sony ZV-E10 Mark II cresce notevolmente sia in foto, sia in video, grazie all’accumulatore NP-FZ100. Rispetto al modello di precedente generazione, questa fotocamera ospita sulla calotta un selettore per passare rapidamente dalla modalità fotografica a quella video e alla S&Q, funzione utile per realizzare Slow Motion o video “accelerati”. Il microfono, a tre capsule auricolari, può essere protetto con un filtro antivento incluso nella confezione di vendita.
Sony ZV-E10 II: come migliora il comparto video
La ZV-E10 II abbandona l’otturatore meccanico, ma raddoppia la velocità di lettura del sensore: il rolling shutter, dunque, non dovrebbe essere più un problema né in foto, né in video. E a proposito di video, anche in questo senso le novità introdotte da Sony su questa ZV-E10 II sono diverse. Partiamo dalla risoluzione, che sale dal 4K/30p 4:2:0 8 bit al 4K/60p 4:2:2 10 bit realizzato sovracampionando dal 5,6K. Al formato XAVC S, la fotocamera aggiunge l’XAVC HS (alta efficienza di compressione e stesso volume di dati) e l’XAVC S-I (compressione Intra frame per velocizzare l’editing). Aumentano pure di numero le curve LOG per personalizzare l’aspetto del girato (sono 3 in tutto) e migliorano le capacità della fotocamera di compensare il focus breathing e il mosso, quest’ultimo solo tramite stabilizzazione elettronica. Come in fotografia, anche in video viene offerta la possibilità di modificare il timbro immagine selezionando una tra dieci opzioni Creative Look. Ciascuno di questi “modelli” è per giunta ulteriormente personalizzabile – agendo su otto diversi parametri – per consentire infinite possibilità creative.
Sony ZV-E10 II: tutto quello che c'è da sapere sulla stabilizzazione elettronica
In fatto di EIS è doveroso scendere più nel dettaglio: la ZV-E10 II può essere utilizzata in video con stabilizzatore elettronico attivato in modalità Standard o Active. Nel primo caso, alla massima qualità di registrazione 4K/60p l’EIS applica solo un leggero ritaglio, quantificato dal costruttore in 1,1x. In modalità Active, invece, a fronte della maggior stabilità garantita, il crop è pari a 1,5x. Passando al confronto con la ZV-E10, quindi scendendo alla risoluzione 4K/30p che hanno in comune, la nuova ZV-E10 II annulla il crop con EIS Std attivo (1,2x sulla ZV-E10), mentre conferma il ritaglio 1,4x del modello di precedente generazione se utilizzata con EIS Active attivo.
Anteprima test
Limitiamo l’analisi di nitidezza, fedeltà cromatica e tenuta agli alti ISO al JPG poiché il nostro software di riferimento (Adobe Camera RAW) non è ancora stato aggiornato per sviluppare i file grezzi generati da questa fotocamera. La Sony ZV-E10 II mostra immagini pulite (vale a dire che il rumore non è percettibile) almeno fino a 1600 ISO. Alle sensibilità superiori, soprattutto nei toni medi e nelle zone più scure, la perdita di dettaglio si fa man mano più evidente (si notino i chiodini del Pin Art). Percettibile a partire dai 3200 ISO (sempre in JPG) il rumore di crominanza, mentre per quanto riguarda la fedeltà cromatica, notiamo massima accuratezza nella riproduzione dei colori almeno fino a 12.800 ISO (soglia oltre la quale iniziano a farsi evidenti le sbavature di colore sullo Spider Checker).
Contenuto, ma non del tutto assente, il focus breathing in video filmando con la ZV-E10 II e l’ottica del kit Sony E PZ 16-50mm f/3,5-5,6 OSS II.
Sony ZV-E10 II: nei prossimi giorni il test completo su fotocult.it
Abbiamo appena ricevuto la nuova ZV-E10 Mark II in redazione, per cui nei prossimi giorni pubblicheremo il test completo approfondendo ulteriormente ogni aspetto. Come al solito, vi invitiamo a tornare sul nostro sito per non perdere tutti gli aggiornamenti e le novità sul mondo della fotografia.
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