Se tra le vostre conoscenze c’è ancora qualcuno convinto che per osservare in natura uccelli dai colori mozzafiato sia necessario lasciare l’Italia e spostarsi qualche parallelo più in là, ecco il giusto articolo per farlo ricredere. Gli scatti pubblicati in questa pagina web ritraggono degli splendidi esemplari di ghiandaia marina nella stagione dell’accoppiamento, immortalati da Maurizio Berni, esperto fotografo naturalista toscano già noto ai nostri lettori più fedeli.
Il viaggio delle ghiandaie marine
Va detto, in tutta onestà, che un viaggio di mezzo c’è: se ci è concesso ammirare questi meravigliosi esemplari senza allontanarci dalla nostra penisola, infatti, è solo grazie alla migrazione primaverile che li vede spostarsi dalle aree di svernamento dell’Africa tropicale all’Europa a scopo riproduttivo.
Chi è consapevole della presenza delle ghiandaie marine sul territorio italiano in un dato periodo dell’anno è già a buon punto e può tentare un “semplice” avvistamento con considerevoli possibilità di riuscita. Diverso il discorso per chi ambisce alla realizzazione di una fotografia degna del fascino di questi uccelli dal piumaggio pennellato di color acquamarina.
Ghiandaie marine: facile avvistarle, un po’ meno fotografarle
“Sebbene non sia difficile avvistare le ghiandaie marine sui cavi elettrici o in lontananza, riuscire a fotografarle può essere più complesso”, ha raccontato Berni, che nel suo cammino di fotografo naturalista ha cercato questi uccelli un po’ ovunque, fotografandoli dalla Maremma al litorale tirrenico e ultimamente, con soddisfazione, nelle colline senesi.
Come nasce una buona fotografia naturalistica
“Il mio approccio fotografico – ha proseguito – parte sempre da un periodo di monitoraggio e osservazione dei soggetti, possibilmente su base giornaliera. Valuto con attenzione l’eventuale possibilità di avvicinarmi senza arrecare disturbo. Durante un’osservazione sul campo, al mattino presto, mi è capitato di notare la coppia che ho poi ritratto nelle fotografie pubblicate in questo articolo. I due individui si posavano spesso su un rametto tra il bosco e il margine di alcuni campi di grano e, dopo una bella serie di alzatacce per tenere sotto controllo quel punto nei giorni successivi, mi è ricapitato di appurare con gioia la loro presenza”.
Appostamento e dati di scatto
Solo dopo numerosi tentativi il fotografo è riuscito a conquistate un punto di ripresa idoneo e, addentratosi tra gli arbusti, ha improvvisato una sorta di capanno estremamente angusto.
Risolta la questione relativa all’appostamento l’autore si è dedicato ai parametri della fotocamera: ha impostato un tempo di scatto di 1/1000sec, abbastanza rapido da congelare i movimenti dei soggetti, e ha chiuso il diaframma a f/9. Date le condizioni di scarsa luminosità tipiche delle prime luci del mattino, la scelta della coppia tempo/diaframma ha reso inevitabile un innalzamento del valore ISO a 6400.
Fotografia naturalistica: sempre pronti a cambiare orientamento
La prontezza di riflessi è uno dei requisiti basilari di un fotografo naturalista. Tra i tanti aspetti da valutare con sveltezza, c’è il rischio che un movimento repentino del soggetto ne provochi un parziale e sgradevole smarginamento dal fotogramma. Nel caso specifico degli uccelli è bene considerare la possibilità che spieghino le ali e comporre, di conseguenza, lasciando loro il giusto spazio di manovra nell’area inquadrata. In certi casi può rendersi necessario un repentino cambio di orientamento della fotocamera.
“Per mia abitudine fotografo sempre in orizzontale, ma in questa situazione – ha spiegato Berni – mi è capitato di avere difficoltà a far entrare sempre i soggetti nel fotogramma e per alcuni scatti ho scelto di girare con rapidità il corpo macchina in verticale per evitare spiacevoli tagli”.
L’intervento in post-produzione si è limitato a una leggerissima riduzione del rumore e a una lieve ottimizzazione di luci e e ombre.
- reflex full frame Canon Eos 5D Mark IV
- Canon EF 500mm f/4,5L USM con moltiplicatore di focale 1,4x
- 1/1000sec
- f/9
- 6400
- leggerissima riduzione del rumore e lieve ottimizzazione di luci e ombre in Adobe Photoshop
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