Parigi
Dal 28 febbraio al 26 maggio 2024
Tra gli anni Ottanta e Novanta entrò nell’uso comune l’espressione ‘top model’. Veniva adoperata per riferirsi a quelle modelle, da rivista o da passerella, che erano tanto famose e pagate quanto le dive del cinema o le cantanti pop. Tra le più note c’erano Carol Alt, Elle Macpherson, Cindy Crawford, Linda Evangelista, Christy Turlington, Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Helena Christensen, Carla Bruni, Eva Herzigová, Kate Moss. Non era raro che chi le vedeva sfilare o posare per qualche servizio di moda avesse più dimestichezza con il loro nome che con quello di chi i vestiti li aveva disegnati e confezionati.
Andando indietro nel tempo, di decade in decade, si incontrano altre modelle che nella loro epoca furono vere e proprie celebrità, ma più ci si inoltra nel passato meno sono i casi delle giovani indossatrici che uscirono dall’anonimato. Alla fine si arriva a un unico volto, quello di colei che fu la prima top model della storia: Lisa Fonssagrives.
Chi era Lisa Fonssagrives?
Lisa Fonssagrives nacque nel 1911 in Svezia e per circa un ventennio, tra gli anni Trenta e Cinquanta, fu la mannequin (come si diceva allora) più ricercata da Vogue, Harper’s Bazaar, Life, Time, Vanity Fair. Quando era all’apice del suo successo le riviste patinate le dedicarono grosso modo duecento copertine e le chiesero di posare per Horst P. Horst, George Hoyningen-Huene, Erwin Blumenfeld, Richard Avedon e Frances McLaughlin-Gill, la prima donna fotografa a essere messa sotto contratto da Vogue e oggi in procinto di essere riscoperta grazie a un libro in uscita il 5 Marzo. Infatti, oltreoceano è attesissimo l’arrivo in libreria di Double Click. Twin Photographers in the Golden Age of Magazines, la biografia che la giornalista Carol Kino ha scritto su Frances e la sua gemella di nome Kathryn, anch’essa tra le prime fotografe a farsi strada, a metà del Novecento, in un ambiente professionale dominato dagli uomini.
La mostra Lisa Fonssagrives-Penn. Icône de Mode in arrivo a Parigi
Probabilmente coloro con cui Fonssagrives preferiva collaborare erano Fernand Fonssagrives e Irving Penn. Infatti, li sposò entrambi: dal primo prese il cognome nel 1935 (il suo era Bernstone) e al secondo fu legata dal 1950 fino alla propria scomparsa, avvenuta nel 1992. Dai due matrimoni ebbe una figlia, Mia, e un figlio, Tom. Quest’ultimo è direttore della Irving Penn Foundation, che ha sede a New York e ha il compito di tutelare l’opera del grande fotografo morto nel 2009. Ma a lui fa capo anche la collezione di immagini che fu della madre e che da fine mese sarà esposta alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi, che in collaborazione con Skira pubblicherà un libro di cui non sono ancora noti i dettagli. Ovviamente Lisa Fonssagrives è il soggetto delle foto, mentre a firmarle furono alcuni tra i grandi maestri della fotografia non solo di moda del secolo scorso.
Oltre a quelli già menzionati, spiccano i nomi di James Abbe, Lillian Bassman, Louise Dahl-Wolfe, John Rawlings e George Platt Lynes. Nei loro scatti la modella talvolta interpreta il ruolo di femme fatale, talaltra assume posizioni che ricordano le figure geometriche disegnate dagli artisti e dagli stessi stilisti per tratteggiare una figura umana. Ritratti realizzati in studio, con qualche eccezione degna di nota come la foto scattata sulla torre Eiffel da Erwin Blumenfeld e pubblicata nel 1939 dall’edizione francese di Vogue. Quasi totalmente assenti gli oggetti e gli arredi di scena, dato che il volto e i gesti di Lisa Fossagrives, prima top model della storia, erano tutto ciò di cui c’era bisogno per produrre un memorabile servizio di moda.
Lisa Fonssagrives-Penn. Icône de Mode
- Maison Européenne de la Photographie, 5/7 Rue de Fourcy – Parigi
- 28 febbraio al 26 maggio 2024
- mercoledì e venerdì 11-20, giovedì 11-20, sabato e domenica 10-20. Lunedì e martedì chiuso
- intero 13 euro, ridotto 8 euro
- mep-fr.org