Dagli anni Sessanta a oggi il fotografo di scena Mimmo Cattarinich ha raccontato le icone del cinema internazionale riprendendole nei backstage. L’autore ha puntato spesso l’obiettivo sul rapporto e il confronto tra registi e attori, ritraendo ad esempio Fellini insieme a Roberto Benigni o Donald Sutherland, Pedro Almodovar con Victoria Abril o Marisa Paredes e Pasolini con Maria Callas sul set di Medea. Questi e moltri altri portagonisti del grande schermo sono i soggetti della mostra Backstage. Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena, visitabile fino al 16 giugno al Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme (PD).
Le doti del fotografo di scena
La figura del fotografo di scena è una figura particolare nel circuito della produzione cinematografica: senza farsi sentire, si insinua dietro le quinte mentre un film viene realizzato, per coglierne gli attimi più intensi e rappresentativi, svelarne le magie e i trucchi, ma anche gli umori e le relazioni interpersonali, oltre alle espressioni sui volti degli attori. Così Cattarinich ha fatto per decenni, seguendo la messa in scena di opere filmiche che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale. Ma oltre a saper cogliere il momento giusto, il fotografo di scena deve disporre di estro e pazienza, come ci racconta – in un file audio – Armando, figlio di Mimmo Cattarinich e suo assistente in molti set.
Guardare il cinema da un nuovo punto di vista
Si sa, il cinema fa sognare, è un catalizzatore emozionale, un grande atlante di storie di ogni genere, e grazie alla figura del fotografo di scena possiamo capire come i nostri film preferiti sono stati realizzati, come una scena è stata pensata, prodotta e come ha trovato, infine, la sua messa in scena, quella che in ultima battuta vediamo al cinema o in televisione.
Grazie alle immagini di Cattarinich capiamo, ad esempio, oltre al rapporto di Pedro Almodovar con Victoria Abril in Legami! del 1989, anche tutto ciò che nel frame cinematografico non sarebbe mai comparso: la vita del set, i trucchi del mestiere, le presenze abbarbicate sopra la scenografia. Una lettura critica di questa immagine ce la dà Dominique Lora, curatrice della mostra.
Una delle immagini in mostra che più emblematicamente rappresentano il modo di cogliere il dietro le quinte di una produzione cinematografica da parte di Mimmo Cattarinich è quella che vede Federico Fellini in dialogo con Donald Sutherland sul set del film Casanova, nel 1976. Dominique Lora ci rivela cosa questa immagine rappresenta.
Quello che fa il fotografo di scena genera la stessa emozione di quando vengono svelati i trucchi del mago. Lo stupore prodotto dalle sue immagini è, infatti, diverso rispetto a quello provato per l’opera finita, è uno stupore derivato dalla rivelazione, dalla scoperta di tutto ciò che prima era inaccessibile e che, invece, tramite il suo lavoro, diventa magicamente a portata di sguardo. In questo modo, forse, la storia del cinema diventa anche più completa.
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