Città Sant’Angelo (PE)
Dal 17 giugno al 6 agosto 2023
Fino al 6 agosto 2023 il Museolaboratorio – Ex manifattura Tabacchi di Città Sant’Angelo (PE) presenta il progetto La natura delle cose dell’artista Giuseppe Stampone, vincitore del “PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
L’esposizione, che è entrata ufficialmente a far parte delle Collezioni del Museo, si compone di una sessantina di opere – tra fotografie, disegni e una installazione video – pensate per stimolare una riflessione sul paesaggio e sul “posto” che l’uomo occupa rispetto al pianeta in cui vive.
Riflessioni sul posto dell’uomo nel mondo
Il titolo dell’opera, La natura delle cose, fa riferimento al poema filosofico in sei libri di Lucrezio – scritto nel 50 a.C. – in cui il poeta latino delinea la costituzione molecolare dell’universo, l’anima e il suo destino, la paura della morte e le caratteristiche individuali dell’essere umano (corpo, sensi, pensiero e amore). Gli ultimi due libri sono dedicati alla creazione del mondo, compresi i fenomeni naturali come i sistemi meteorologici e lo sviluppo della civiltà. In quest’opera Lucrezio cerca di collocare l’umanità in un contesto più ampio e universale, indagando il posto che l’uomo occupa nel mondo naturale, sia a livello molecolare che astrologico.
Archivi visivi delle montagne per le generazioni future
L’artista è tornato a frequentare due luoghi a lui molto cari, il Gran Sasso e la Maiella, in Abruzzo, e durante lunghe passeggiate ha scattato una serie di fotografie delle montagne per poi realizzarne dei disegni a grafite. L’intento del processo è stato quello di creare un archivio di immagini per le future generazioni, che a causa della scarsa attenzione dell’uomo nei confronti del pianeta, rischiano di vedere modificato per sempre l’habitat in cui vivono. È oramai scientificamente provato che il consumo di suolo, l’inquinamento e lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali stanno producendo effetti tragici e quasi irreversibili sui fragilissimi ecosistemi.
Il processo creativo di Giuseppe Stampone
Discostandosi dalle principali modalità operative dei lavori degli ultimi anni (l’artista ha spesso prelevato immagini da Internet per realizzare le sue opere), in questo nuovo progetto Stampone ha scelto di usare personalmente la fotocamera per poi disegnare a grafite le montagne riprese. L’intero processo è stato documentato nel video esposto in mostra, realizzato in collaborazione con l’artista Maria Crispal, compagna di vita e di lavoro dell’artista e intitolato Gran Sassa (sic).
La grafite è un materiale che implica un rapporto preciso – non ingannevole – con il tempo, e disegnare a grafite è un’azione che alimenta la riflessione. Lavorare con la matita non permette di accelerare il processo di realizzazione di un disegno; usare la grafite è quindi il modo in cui Stampone ha scelto di opporsi ai ritmi accelerati della vita di oggi.
Il Gran Sasso e la Maiella, “le montagne di Stampone”, sono sia autobiografiche che universali. Sono immagini che l’artista porta dentro di sé, legate alla sua identità e ai suoi ricordi, ma anche iconografie mitiche, figure che ispirano soggezione e monumentalità. In questo lavoro, le montagne hanno dato corpo alle riflessioni dell’artista, tornato nei suoi luoghi d’infanzia nel tentativo di rintracciare un legame più profondo con le cose; per gli osservatori, l’opera è un’occasione per ripensare al ruolo dell’uomo nel mondo attraverso l’arte, all’etica, e al senso di responsabilità verso l’ambiente.
Qualcosa in più su Giuseppe Stampone
Giuseppe Stampone è nato a Cluses, in Francia, nel 1974 e vive e lavora tra Teramo, Bruxelles e Roma. La sua produzione spazia da installazioni multimediali e video a disegni realizzati con la penna Bic, una tecnica comune a molti suoi progetti. Da una sua idea nasce Solstizio Project (www.solstizio.org), realizzato in collaborazione con l’Unione Europea e sviluppato in diversi Paesi. Dal 2002 collabora con l’artista e compagna di vita Maria Crispal, con cui condivide il progetto Global Education e Solstizio Project.
Stampone insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e collabora con università e accademie come IULM di Milano, Federico II di Napoli e con il McLuhan Program in Culture and Technology di Toronto. Elabora interventi di ricerca e sperimentazione d’arte e nuovi media con Alberto Abruzzese e Derrick De Kerckhove.
Ha vinto numerosi premi e i suoi lavori sono stati esposti in moltissime occasioni e in luoghi importanti, tra cui – solo per citarne alcuni – la 59ma Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia (2022); la Biennale di Disegno di Londra (2021); la 17ma Biennale di Architettura di Venezia; Villa Romana, Firenze (2021); il Museo CIAC di Foligno (2018); la Biennale di Architettura di Seoul (2017); Triennale di Ostenda (2017); Museo del Massachusetts Institute of Technology, Boston (2016)e la 56ma Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (2015) e il MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.
Giuseppe Stampone. La natura delle cose
- Museolaboratorio – Ex manifattura Tabacchi, vico Lupinato, 1 Città Sant’Angelo (PE)
- dal 17 giugno al 6 agosto 2023
- giovedì-sabato, 17-21 e domenica, 11-14
- ingresso gratuito
- museolaboratorio.org