Un tour che scende nelle profondità del deposito fotografico del MAXXI ci svelerà l’acquisizione più antica, quella più recente, quella più numerosa e l’immagine più datata.
A distanza di quasi tredici anni dall’inaugurazione, il 29 maggio 2010, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo attualmente si compone di quattro dipartimenti: MAXXI Architettura, MAXXI Arte, MAXXI Ricerca, Educazione, Formazione e MAXXI Sviluppo. Da una costola del dipartimento di architettura è nata, ancora prima che il Museo fosse inaugurato, la Collezione di Fotografia. Con la committenza Atlante Italiano 003, indagine sul paesaggio italiano e sui suoi cambiamenti, nel 2003 inizia, infatti, la vita di una collezione che nel tempo si è arricchita esponenzialmente fino ad arrivare ad un conto complessivo di quasi 2660 opere, raggruppate sia tramite commissioni dirette, sia attraverso acquisizioni di importanti ed ingenti fondi d’autore, come quello di Luigi Ghirri per la rivista LOTUS International.
fotocult.it nel cuore del MAXXI
Ci siamo fatti condurre da Simona Antonacci, responsabile della collezione, e Flavia Parisi nei meandri del deposito fotografico del MAXXI, per scoprirne i dettagli curiosi e quegli autori che per un motivo o per l’altro ne hanno fatto la storia: l’acquisizione più antica, appartenente alla primissima commissioni del MAXXI Atlante Italiano 003 (Letizia Battaglia); quella più recente, risalente al gennaio 2023 (Lisetta Carmi, con i suoi Travestiti); quella composta dal più grande numero di immagini (Luigi Ghirri); ed inoltre l’immagine più datata (Metamorfosi della terra di Mario Giacomelli del 1958).
Letizia Battaglia, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Lisetta Carmi: alcuni record della Collezione Fotografia del MAXXI
![Foto del porto di Palermo di Letizia Battaglia](https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/02/01-Battaglia-750x528.jpg)
Nicola Di Giorgio con Calcestruzzo: suo il Premio Graziadei 2022
La collezione del MAXXI continua a crescere, anche grazie all’apporto del Premio Graziadei, momento di riflessione e di ricerca sulla giovane fotografia contemporanea. Nella galleria, alcune immagini di Calcestruzzo di Nicola Di Giorgio, vincitore dell’ottava edizione del Premio nel 2022.
![Lorenzo Catena street photography](https://fotocult.it/wp-content/uploads/2024/07/Lorenzo-Catena-street-photography-360x504.jpg)
Luci, ombre, strati e flash: street photography tra Alex Webb e Martin Parr
Lo street photographer Lorenzo Catena parla dei suoi progetti e di come la tecnica diventi spesso contenuto dei suoi lavori.
![Barbara Zanon Al di là dello sguardo, intelligenza artificiale Midjourney](https://fotocult.it/wp-content/uploads/2024/07/Barbara-Zanon-Al-di-la-dello-sguardo-intelligenza-artificiale-Midjourney-360x504.jpg)
Dottor Jekyll e Mr. AI: la doppia personalità dell’intelligenza artificiale in relazione alla fotografia
Un finto reportage per analizzare la reazione del grande pubblico di fronte a immagini evidentemente prodotte con l’intelligenza artificiale.
![Atlante Umano Siciliano, Francesco Faraci, mostra Festival della Fotograifa Italiana](https://fotocult.it/wp-content/uploads/2024/07/Atlante-Umano-Siciliano-Francesco-Faraci-mostra-Festival-della-Fotograifa-Italiana-360x504.jpg)
Atlante Umano Siciliano: Francesco Faraci alla scoperta della sua isola
dal 14 giugno al 6 ottobre 2024
![Salve perché imperfette: Robin Schwartz fotografa la seconda vita delle volpi scartate dagli allevamenti da pelliccia](https://fotocult.it/wp-content/uploads/2024/07/Rescued-Foxes-Find-Refuge-in-Minnesota.-Mikayla-Reines-con-le-volpi-di-Save-A-Fox.-©-Robin-SchwartzNational-Geographic-360x504.jpg)
Salve perché imperfette: Robin Schwartz fotografa la seconda vita delle volpi scartate dagli allevamenti da pelliccia
La fotografa degli animali Robin Schwartz racconta per immagini l’appassionante realtà del rifugio per volpi di Mikayla Raines, in Minnesota.
![Alessandro Roncaglione fotografia di architettura](https://fotocult.it/wp-content/uploads/2024/07/Alessandro-Roncaglione-fotografia-di-architettura-360x504.jpg)
Fotografia di architettura pura: l’uomo c’è, ma non si vede
Alessandro Roncaglione racconta il suo approccio coerente e meticoloso alla fotografia di architettura, edilizia e paesaggio urbano.